Riempi i nostri cuori fino a romperli

 

Abbiamo comprato la casa per una finestra.

Eravamo stanchi di guardare, e il sole stava tramontando sul mercato immobiliare prima dell’arrivo di un altro inverno in Minnesota. Le foto online erano così scarse che non avevo voglia di guidare neanche per due brevi miglia (3 km) per vedere. Ma mia moglie ebbe la meglio e così andammo.

Quando si varca la soglia di casa nostra si è subito attirati da ciò che si vede dall’altra parte della stanza. Una cornice alta quattro piedi e lunga cinque (1m x 1,5m circa), nel nostro cortile, che racchiude cinque alberi massicci, ciascuno alto un metro e mezzo. Non avevamo ancora visto una camera da letto o un bagno, ma eravamo convinti. Guardando fuori da quella finestra grande e bella, abbiamo visto un Dio più grande e più bello. Vedere così tanto di lui ci ha fatto sentire in quella casa come a casa nostra prima ancora di trasferirci.

 

  1. Tracce dell’Altissimo

Più guardavamo fuori da quella finestra, più sperimentavamo il piacere e la bellezza di Dio stesso nella sua creazione. Come scrive John Piper, Dio significa per noi guardare alla sua creazione e dire: Se la mera opera delle sue dita è così piena di saggezza e potenza, grandezza, maestà e bellezza, come deve essere questo Dio in se stesso! Questi non sono che la parte posteriore della sua gloria, per così dire, vista attraverso un vetro oscurato. Cosa sarà vedere il Creatore stesso e non solo le sue opere!! Un miliardo di galassie non potrebbe soddisfare l’anima umana. Dio e Dio solo è la fine dell’anima. (I piaceri di Dio, Ed Passaggio)

La cornice bianca attorno alla nostra finestra inquadra un grande e bellissimo grido: Come sarà Dio!

Se il cielo può essere questo blu, e gli alberi possono crescere così alti, e gli uccellini possono mostrare questo colore intenso, quanto grande e potente, creativo e soddisfacente deve essere Dio! Piper continua, “Il messaggio della creazione è questo: c’è un grande Dio di gloria, potenza e generosità dietro tutto questo fantastico universo; tu appartieni a lui; è paziente con te nel sostenere la tua vita ribelle; cambia e riponi la tua speranza su di lui e deliziati in lui, non nella sua opera d’arte.”

Quanto disperato bisogno abbiamo di sentire quel messaggio in mezzo alle sollecitazioni e alle sfide della vita quotidiana. Eppure lo possiamo sentire soltanto se rallentiamo e guardiamo. Dove guardi, ascolti, odori, gusti o senti la creazione che ti parla della Gloria di Dio?

 

  1. L’acqua sale

Dopo 6 mesi dal nostro trasloco, lo scaldabagno si rompe e scarica 30 galloni (oltre 100 litri) di acqua nel nostro seminterrato. Proprio quando avevamo quasi finito di dipingere le pareti, mettere la moquette e sistemare i mobili, eravamo di nuovo lì a togliere la moquette, rompere i muri e a buttare fuori i mobili. La finestra sembrò improvvisamente più piccola per alcuni giorni.

In piedi sul tappeto morbido, circondati da mucchi di oggetti bagnati e detriti dalle pareti, subentrò l’ansia sebbene l’acqua stesse iniziando ad asciugarsi. Mesi di lavoro rovinato. Spese e disagi imprevisti. Periti di assicurazioni, specialisti della mediazione, vari appaltatori e (inevitabilmente) scadenze mancate o ritardate. Avevamo davanti settimane o mesi di lavoro. Come riusciremo a fare tutto? E i nostri impegni del mese? Come faremo a sostenere le spese per i danni?

Poi lo Spirito ci sospinse, come molte altre volte prima, ma ora in un modo nuovo e inaspettato, “Non siate in ansia per la vostra vita” (Matteo 6:25).

 

  1. Osserva i gigli

Era ottobre quando vedemmo per la prima volta la casa, dopo che la maggior parte delle foglie era già caduta. Ora, nell’ultimo mese, stiamo scoprendo l’amore pluridecennale che il vecchio proprietario aveva per i fiori. Prima spuntarono dalla cassetta della posta i narcisi gialli brillanti, poi un paio di dozzine di tulipani sulla parte anteriore della casa, poi le peonie bianche che esplodevano sul retro, nel cortile. E il nostro vicino ci dice che in agosto fiorirà altro.

Mentre fissavamo la nostra finestra preferita, tentati di cedere all’ansia per l’acqua, per la perdita e per la costruzione, la creazione fiorì con le parole di Gesù, “Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone con tutta la sua gloria, si vestì come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede?” (Matteo 6:28–30)

“Io ti dico, non essere in ansia per la tua vita.” Osserva i narcisi, i tulipani, le peonie, e sappi che mi prenderò cura del tuo seminterrato allagato. Sappi che mi prenderò cura di te.

 

  1. Riempi i nostri cuori fino a romperli

Appena dopo qualche settimana, anzi giorno, dall’apertura, non c’è più neanche un tulipano. I narcisi sono spariti. Anche le peonie hanno iniziato ad appassire. Altri fiori cresceranno, ma anche loro moriranno tanto velocemente quanto sono cresciuti. Il messaggio in ogni petalo della terra è profondo tanto quanto il più grande e più brillante fiore, “Alla fine non saranno i mari o le montagne o i canyon o i ragni d’acqua o le nuvole o le grandi galassie che riempiono i nostri cuori fino a rompersi di meraviglia e a riempire le nostre bocche di elogio eterno. Sarà Dio stesso” (Pleasures of God, 94).

Non saranno i tulipani o le peonie, i seminterrati riparati o le bollette pagate, o la svolta nel lavoro o la relazione ricucita che riempiono i nostri cuori fino romperli di meraviglia. Ognuno di questi è una finestra verso Dio stesso, un altro angolo di creazione che urla che solo lui ci soddisferà, un’altra chiara eco della voce di Gesù, “Cercate prima il regno {di Dio} e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più.” (Matteo 6:33).

Se l’ansia minaccia di soffocare la tua gioia in Dio o di minare la tua fiducia in lui, alza gli occhi dai tuoi problemi e guarda più da vicino ciò che ha fatto.

 

 

Traduzione a cura di Maddalena Bennardo

 

 

Tematiche: Adorazione, Crescita spirituale, Santificazione, Vita Cristiana

Marshall Segal

Marshall Segal

 

E’  il caporedattore di desiringGod.org, per il quale scrive anche articoli. Si è laureato presso il Bethlehem College & Seminary ed è l’autore del libro Non ancora sposati: trovare la vera gioia nelle relazioni sentimentali. Marshall e sua moglie Faye hanno un figlio e vivono a Minneapolis.

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