“Dove due o tre sono riuniti”: la realtà

 

 

“Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” Matteo 18:20

 

La tua chiesa è piccola? Ti sembra che tutto sia incredibilmente faticoso? Le notizie di nuove iniziative per piantare nuove chiese ti suscitano sentimenti contrastanti, tra gioia e tristezza?

 

Se ti riconosci in questa descrizione, allora puoi trovare grande incoraggiamento nella promessa del Signore Gesù Cristo riportata in Matteo 18. Spesso intesa come una promessa valida ogni volta che un piccolo gruppo di cristiani si incontra in modo informale, in realtà questa dichiarazione viene fatta nel contesto della comunità radunata, dopotutto, Dio è onnipresente ed è sempre con il suo popolo.

Riflettiamo insieme su due realtà intrecciate: l’essere una chiesa piccola e la presenza di Cristo in mezzo a noi. Ho svolto il ministero pastorale per quasi un decennio in una piccola chiesa del Nord-Est dell’Inghilterra. Per gran parte di quel periodo ho predicato due volte ogni domenica a un piccolo, ma fedele gruppo di credenti. Se si arrivava a due cifre era già una buona giornata. Più di venti persone era un evento raro, soprattutto durante le vacanze o nei periodi in cui giravano malattie.

Vivere questa realtà espone a diverse tentazioni e sfide: ci sono poche conversioni, la comunità è in età avanzata. Ci si chiede, talvolta, se dovremmo continuare. È giusto porci queste domande, purché lo facciamo con il desiderio sincero di vedere avanzare il Vangelo. D’altro canto, dobbiamo riconoscere che molte di queste piccole chiese si trovano in contesti dove la testimonianza evangelica è pressoché assente. Il duro lavoro di perseverare e sostenere queste comunità dovrebbe almeno essere considerato come un’alternativa alla chiusura o alla ripartenza in un altro luogo. Nel frattempo, il più vasto panorama delle chiese evangeliche potrebbe essere tentato di sminuire o trascurare queste opere. Le nuove chiese appena piantate sembrano entusiasmare (e spesso è così), ma anche lì le sfide non mancano. Le chiese già esistenti, per quanto piccole, possono offrire vantaggi: sono conosciute nella comunità locale e spesso hanno un luogo di culto proprio.

Soprattutto, dobbiamo considerare il cuore di Cristo per la sua Chiesa, sia universale sia locale. In un altro passo del Vangelo, in Matteo 16:18, Gesù dice: “Io edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.” Egli ha dato la sua vita per acquistare la Chiesa col proprio sangue. È risorto, è asceso al cielo, regna, ha effuso il suo Spirito ed è presente in mezzo a noi mediante lo Spirito Santo. Ogni luogo in cui il Vangelo viene annunciato e dove Cristo è amato e adorato, è prezioso ai suoi occhi.

Numeri molto piccoli sono una realtà per tanti, ma c’è una realtà ancora più grande. Gesù ha detto: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.” Egli promette di edificare la sua Chiesa, promette di essere con ogni chiesa locale. Alla luce di queste verità supreme, possiamo trovare pace nella sua sovranità anche per le nostre comunità locali. La nostra responsabilità è rimanere fedeli e confidare in Lui per ogni frutto.

 

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Tematiche: Chiesa, Vita Cristiana

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