I cristiani e la masturbazione
Il sesso è un atto di unione dato da Dio
per benedire la creazione
nel contesto del matrimonio
Questa settimana, nel nostro podcast, stiamo affrontando un tema con cui molti cristiani si trovano a confrontarsi, ma che troppo pochi sono disposti a discutere apertamente. Il tema della masturbazione può generare un forte senso di disagio tra i credenti, persino solo nel parlarne. Tuttavia, la realtà è che la Bibbia si esprime su questo argomento, molte persone lottano con questa questione e, per questo motivo, abbiamo deciso di affrontarla nel nostro podcast di questa settimana. Voglio esaminare questo tema attraverso tre prospettive diverse e nella prima voglio andare dritto al punto: i cristiani non dovrebbero praticare la masturbazione. So che questa affermazione può risultare controversa in alcuni contesti. Ci sono persone che ritengono che la masturbazione sia una pratica accettabile e altre che pensano addirittura che possa essere un beneficio per gli adolescenti, ad esempio, che non hanno ancora la possibilità di esprimere la sessualità nel contesto del matrimonio. Altri ancora cercano di trovare delle giustificazioni per questa pratica. Tuttavia, io affermo con convinzione che i cristiani non dovrebbero praticare la masturbazione e voglio presentarvi cinque motivi per cui credo sia così.
Prima di tutto, c’è il comandamento biblico alla purezza (Matteo 5:27-28). Gesù Cristo dice che avete udito che fu detto di non commettere adulterio. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Gesù sta insegnando che la purezza sessuale non riguarda solo le azioni esteriori, ma anche ciò che accade nel cuore. Non è permesso coltivare desideri sessuali per una persona che non sia il proprio coniuge. In altre parole, la purezza non è solo un fatto comportamentale, ma è anche una questione interiore; ha origine nell’anima.
La realtà è che è impossibile praticare la masturbazione senza alimentare desideri impuri nel proprio cuore. Nel mio ministero ho parlato con molte persone che hanno affrontato questo tema e, in tutti questi anni, ho incontrato solo una persona che ha affermato seriamente di poter praticare la masturbazione senza pensieri lussuriosi. Tutti sappiamo che uno degli elementi necessari affinché la masturbazione abbia effetto è proprio il desiderio. Poiché Gesù comanda di fuggire dalla lussuria e di perseguire la purezza sessuale, la masturbazione non è compatibile con questo insegnamento.
Una seconda ragione per cui i cristiani non dovrebbero masturbarsi è il comandamento biblico di fuggire dall’immoralità sessuale. In 1 Corinzi 6:18, l’apostolo Paolo afferma con chiarezza che si deve fuggire l’immoralità sessuale. Ogni altro peccato che l’uomo commette è fuori dal corpo; ma chi si dà alla immoralità sessuale, pecca contro il proprio corpo. Il comando di Paolo è che, quando ci troviamo di fronte al peccato sessuale, dobbiamo fuggire nella direzione opposta. La masturbazione, invece di allontanare i cristiani dall’immoralità sessuale, li porta sempre più vicini ad essa. La Bibbia ci esorta a correre lontano dal peccato, non ad avvicinarci ad esso attraverso pratiche come la masturbazione.
Un terzo motivo per i cristiani di evitare la masturbazione è l’idea biblica che il sesso è un atto di unione. Ora voglio spiegare cosa significa questo concetto. Nella Bibbia, il sesso è presentato come un atto che esiste all’interno del matrimonio tra un uomo e una donna, con lo scopo di rafforzare la loro unione. In 1 Corinzi 7:5, l’apostolo Paolo scrive di smettere di privarsi l’uno dell’altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarsi alla preghiera; poi tornate di nuovo insieme, affinché Satana non vi tenti a motivo della vostra mancanza di autocontrollo.
Questo versetto è interessante perché la Bibbia spesso utilizza espressioni figurative per parlare della sessualità. Ad esempio, a volte dice che “Adamo conobbe sua moglie Eva”. Queste espressioni non indicano pudore da parte degli autori biblici, ma servono a trasmettere verità teologiche sul significato del rapporto sessuale. L’eufemismo che Paolo usa in 1 Corinzi 7:5 è “tornare di nuovo insieme”. Sta parlando di coniugi che, per un periodo di tempo e di comune accordo, si sono astenuti dai rapporti sessuali per dedicarsi alla preghiera. Alla fine di quel tempo, egli dice: “Ora potete tornare di nuovo insieme”. Qui, il sesso è descritto come un atto che unisce profondamente marito e moglie. Questo è il motivo per cui anche le coppie sposate non dovrebbero praticare la masturbazione, nemmeno se, nel farlo, pensano al proprio coniuge. Il sesso è un atto unitivo, il che significa che ogni pratica sessuale che favorisce la distanza o l’isolamento individuale non è in linea con la prospettiva biblica. La masturbazione è, per sua natura, un atto solitario che non favorisce l’unità con il proprio coniuge, ma permette all’individuo di vivere la sessualità in modo indipendente. Questo è in contrasto con il disegno biblico per la sessualità.
Quarto è il comandamento biblico dell’autocontrollo. Uno dei frutti dello Spirito menzionati in Galati 5:22 è l’autocontrollo. Purtroppo, capita di sentire alcuni leader cristiani dare consigli discutibili a uomini d’affari o a soldati, dicendo loro: “Se sei lontano da tua moglie per un po’ di tempo, puoi ricorrere alla masturbazione”. Ho persino sentito ministri cristiani dare suggerimenti sorprendenti su come praticare la masturbazione quando si è lontani dalla propria moglie. Il problema di questo tipo di consiglio è molteplice, ma una delle questioni principali è proprio l’autocontrollo. La Bibbia ci chiama a vivere con un atteggiamento di dominio di sé, un’attitudine resa possibile dalla grazia di Gesù Cristo. Egli ci ha donato la capacità di esercitare l’autocontrollo e non siamo costretti a soddisfare ogni desiderio che proviamo. Al contrario, dobbiamo imparare a dire di no a certe cose. Per questo motivo, il comandamento biblico dell’autocontrollo implica che i cristiani non dovrebbero praticare la masturbazione.
Infine, l’ultima ragione è la realtà biblica delle conseguenze. La Bibbia insegna che quando permettiamo all’immoralità sessuale di entrare nella nostra vita, inevitabilmente ne subiamo le conseguenze. A tal proposito, nel libro dei Proverbi 6:25-28 leggiamo che la Bibbia dice di non desiderare in cuor tuo la sua bellezza e non lasciarti sedurre dalle sue palpebre; perché per una prostituta uno si riduce a un pezzo di pane, e la donna adultera caccia la vita preziosa. Può un uomo portare il fuoco sul petto senza che i suoi vestiti si brucino? O camminare sui carboni ardenti senza scottarsi i piedi? La risposta implicita a queste domande retoriche è un chiaro “no”. L’autore vuole farci comprendere che quando si intraprende la strada del peccato sessuale, si va incontro a delle conseguenze inevitabili. Non si può giocare con il fuoco senza scottarsi, né intrattenersi con il peccato sessuale senza subirne le ripercussioni. Gesù stesso parla di questo in termini ancora più forti in Matteo 5, il capitolo che abbiamo già citato. Nel versetto 29 dice:“Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella geenna.” Qui Gesù parla chiaramente delle conseguenze eterne della lussuria: essa porta alla perdizione. Questo è l’effetto ultimo del peccato sessuale lasciato incontrollato.
I cristiani devono fuggire dall’immoralità sessuale perché la conseguenza ultima di abbracciare il peccato sessuale non è altro che il giudizio eterno. Si tratta quindi di un tema estremamente serio per chi segue Cristo. Non credo che ci sia una posizione intermedia su questo argomento: i cristiani devono essere completamente dedicati a combattere il peccato sessuale, a estirparlo dal proprio cuore e ad evitare la pratica della masturbazione.
Dopo aver detto che i cristiani non dovrebbero masturbarsi, dobbiamo riconoscere anche una seconda realtà: molti cristiani lo fanno. Alcuni di voi che stanno ascoltando o leggendo questo contenuto lottano con questo problema, altri conoscono persone che affrontano questa stessa battaglia. La vera domanda è la terza: come rispondiamo a questa sfida? Cosa possiamo dire per aiutare chi sta lottando? Lasciatemi dire due cose. Prima di tutto, i cristiani non dovrebbero masturbarsi: è peccato. Proprio per questo, dobbiamo ricordare sempre il Vangelo di Gesù Cristo. Gesù ha vissuto in perfetta obbedienza al Padre, ha pagato il prezzo che noi non potevamo pagare ed è risorto, ascendendo al cielo per donarci la sua stessa vita di resurrezione. Quindi, per ogni cristiano che lotta con questo peccato, c’è perdono attraverso il sangue di Gesù Cristo. La Bibbia ci dice che dove il peccato aumenta, la grazia è ancora più sovrabbondante. C’è sempre grazia per coprire il nostro peccato quando ci rivolgiamo a Cristo con cuore pentito.
La seconda cosa che voglio dire riguarda coloro che stanno davvero lottando con questo problema. E sottolineo la parola “lottando”. Esiste un momento e un modo per affrontare coloro che peccano con arroganza, camminando deliberatamente in una direzione pericolosa, ma ora voglio rivolgermi a chi sta sinceramente cercando di combattere questa battaglia. Voglio parlare a voi adolescenti e giovani adulti che sentite nel vostro cuore il peso del desiderio sessuale. Voglio parlare a voi che siete magari single in età adulta e avvertite la solitudine e la lotta interiore. Voglio parlare a voi, uomini d’affari cristiani o soldati cristiani, che vi trovate lontani dalla vostra famiglia per lunghi periodi e sentite una tensione sessuale costante dentro di voi.
Se vi trovate in questa categoria, potreste essere tentati di credere che la masturbazione possa darvi un po’ di sollievo o portarvi un po’ di pace rispetto a questa tensione interiore, ma voglio dirvi chiaramente che questa è un’illusione. Se state pensando che il riposo e il sollievo vengano dalla masturbazione, vi invito a cambiare prospettiva, perché non è così. Non si può ricevere la grazia di Dio facendo qualcosa di contrario alla sua volontà. Al contrario, la grazia e la benedizione di Dio arrivano quando, con la potenza di Cristo, scegliamo di essere fedeli nella nostra obbedienza. La Bibbia lo afferma chiaramente in Giacomo 1:25 dove dice che chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, quella della libertà, e le rimane fedele, non come ascoltatore smemorato, ma come operatore instancabile, questi sarà beato nel suo agire. Quando obbedisci a Dio confidando in Suo figlio e appoggiandoti sul potere dello Spirito, quando obbedisci a Dio nella grazia che ti dà, sei benedetto nel compiere l’obbedienza, vale a dire, la grazia di Dio si manifesta nella tua vita quando conformi la tua vita al testo delle Scritture.
Questa è davvero una buona notizia, perché significa qualcosa di profondamente importante. Significa che quando senti il peso del desiderio sessuale e ricorri alla masturbazione per alleviarlo, quel sollievo momentaneo – perché è davvero solo momentaneo – non è ciò che si può definire esperienza della grazia. La vera esperienza della grazia è invece Gesù che si manifesta nella tua vita e ti dona la forza di essere fedele, anche quando il tuo corpo arde di desiderio, anche quando brami qualcosa di buono che però, per il momento, Dio non ti ha concesso di vivere. La grazia di Dio, la sua benedizione sulla tua vita, si trova nella fedeltà, nel mezzo di quel dolore che, per qualche motivo, ora non puoi soddisfare. E questo non è facile. Anzi, a volte può essere estremamente difficile. Ma è proprio lì che si trova la grazia di Dio: non nella disobbedienza, ma nell’obbedienza.
Se in questo momento fai fatica a sperimentare questa benedizione, voglio invitarti a chiedere aiuto subito. Per prima cosa, rivolgiti a Gesù Cristo. Lui è presente. Ti ascolta. Ha il potere di aiutarti, ha una misericordia reale e concreta che proviene dal suo trono, ed è pronto ad aiutarti ogni volta che lo invochi. Se ti avvicini a Lui con fede, ti aiuterà. Poi, rivolgiti a qualcuno di fiducia. In questo stesso momento, potresti prendere il telefono, mandare un messaggio o fare una chiamata dicendo: “Ehi, sto lottando. Sono tentato di reagire alla tentazione nel modo sbagliato. Puoi aiutarmi? Puoi camminare con me in questo percorso? Puoi entrare nella mia vita, farmi domande scomode e renderti disponibile quando sto lottando, affinché io possa rispondere alla tentazione con rettitudine? So di non poter farcela da solo, perciò ti chiedo aiuto.” Potresti contattare subito un fratello o una sorella in Cristo, qualcuno saggio e di fiducia. Se stai affrontando questa battaglia, voglio dirti che sto pregando per te affinché tu possa fare proprio questo passo.
Infine, voglio consigliarti il mio libro Finally Free: Fighting for Purity with the power of God’s grace. È un libro che affronta in modo specifico il problema della pornografia, che spesso è legato alla masturbazione. Tuttavia, anche se la tua lotta con la masturbazione non è connessa alla pornografia, questo libro può comunque esserti di grande aiuto.
Sul tema della purezza, in italiano, consigliamo Finalmente liberi di John Piper, Ed. Coram Deo
Foto di Zhuojun Yu su Unsplash
Tematiche: Fidanzamento, Matrimonio, Purezza, Sesso
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