La tua anima ha bisogno del Cantico dei Cantici
Desidero che tu possa riconsiderare il Cantico dei Cantici (spesso chiamato Cantico di Salomone), o quantomeno ampliare la tua comprensione, applicazione e apprezzamento di questo libro nella tua spiritualità. La tua anima, e non solo il tuo corpo, ha bisogno di questo libro.
Sebbene il Cantico contenga certamente saggezza riguardo alle gioie intime del matrimonio, questo non è il messaggio principale del poema di Salomone. Come tutto il resto dell’Antico Testamento, il Cantico prefigura e manifesta l’amore di Dio in Cristo Gesù, nostro Signore. Come l’apostolo Paolo ha rivelato in Efesini 5, il matrimonio è un veicolo del ministero di Cristo e della chiesa. Il Cantico testimonia insieme a Efesini che “Questo mistero è grande” (Efesini 5:32).
Nel corso dei secoli, il Cantico è stato sottovalutato, come se non avesse alcuna corrispondenza con Cristo e la sua Sposa, oppure è stato eccessivamente allegorizzato, con ogni parola e immagine decodificata e distorta, e per evitare il secondo errore, molti sono caduti nel primo, cioè nel pensare che Cristo sia assente. Dobbiamo recuperare la lettura spirituale e cristocentrica del Cantico; possiamo trovarla nell’eredità teologica della spiritualità riformata.
I tuoi autori preferiti amavano il Cantico
Il puritano Richard Sibbes (1577–1635) afferma in un sermone sul Cantico 5:1: “Questo libro contiene le gioie reciproche e le lodi reciproche tra Cristo e la sua chiesa.”Allo stesso modo, John Owen (1616–1683) scrive in The Glory of Christ: “L’intero libro del Cantico non è altro che una dichiarazione mistica dell’amore reciproco tra Cristo e la chiesa.” Jonathan Edwards praticava l’interpretazione cristocentrica del Cantico, scrivendo nei suoi Miscellanies:“ L’unione tra Cristo e i credenti è molto spesso rappresentata come un matrimonio. Questa similitudine è molto presente nella Scrittura — ed è descritta in modo dolcissimo nel Cantico dei Cantici!”
Robert Murray M’Cheyne (1813–1843), in un sermone su Cantico 2:8–17, mostra quanto sia importante il Cantico per la nostra spiritualità quando afferma:“ Non c’è libro nella Bibbia che offra una prova migliore della profondità della cristianità di un uomo come il Cantico dei Cantici. Charles Spurgeon (1834–1892), oggetto della mia tesi di dottorato sul Cantico dei Cantici, predicò più di 80 sermoni su questo libro; credo fosse il suo libro preferito della Bibbia e su di esso dice:
“Il Cantico dei Cantici è il libro centrale della Bibbia; è il santuario più interno della rivelazione divina, il luogo santissimo della Scrittura; e se vivi in comunione con Dio, amerai questo libro, ne coglierai lo spirito, e sarai incline a gridare con la sposa: “Affrettati, amato mio”.
Perché non apprezziamo il Cantico come loro? Perché ci sembra così estraneo? Cosa ci manca? Loro sapevano chiaramente come leggere Cristo da Genesi ad Apocalisse.
Leggi nella giusta tonalità
Contemplare Cristo nel Cantico non richiede gli esempi stereotipati di allegorie forzate, richiede un ricalibramento delle nostre abitudini e presupposti di lettura; dobbiamo leggere nella giusta tonalità.
Primo, dobbiamo credere e praticare l’ermeneutica di Cristo in Giovanni 5 e Luca 24. Il nostro Signore ci mostra che leggiamo male l’Antico Testamento se non vediamo come ci conduce a Lui. Perciò, dobbiamo considerare in che modo il Cantico canta di Cristo. Douglas Sean O’Donnell scrive:
“Il Cantico è un canto sull’amore umano nel contesto del matrimonio, che si trova nella Bibbia, e il punto di riferimento ultimo della Bibbia è Gesù: la sua nascita, vita, gli insegnamenti, miracoli, sofferenze, morte, risurrezione, ascensione, intercessione e il suo ritorno.”
Leggiamo ogni libro della Scrittura in modo incompleto se non crediamo e comprendiamo che, in qualche modo, testimoniano di Gesù.
Secondo, invece di affidarci alle nostre impressioni sul Cantico dei Cantici, leggiamolo alla luce dell’intera Bibbia.
Terzo, andiamo oltre la nostra recente storia interpretativa, condizionata dall’atmosfera ipersessualizzata della cultura occidentale moderna, torniamo indietro di secoli, ascoltiamo la storia della chiesa con più discernimento.
Quarto, leggiamo il Cantico nel suo genere: poesia. Lasciamoci guidare dalle immagini e dai simboli, interpretando il Cantico letteralmente (cosa dice?) e letterariamente (come funziona ciò che dice in questo genere?). Interpretiamolo come un canto, seguiamo metafore, similitudini e analogie che ci portano all’amore del Messia e all’amore nel matrimonio. Questo ci conduce a una lettura alfabetizzata del Cantico — una lettura ben versata nelle sue caratteristiche poetiche alla luce dei versetti del resto della Bibbia. Sii un lettore alfabetizzato, capace di leggere questo tipo di letteratura e comprendere il Sostantivo dei sostantivi della Bibbia: Cristo.
Possiamo leggere il Cantico trovando connessioni di genere, grammaticali e canoniche alla persona e all’opera di Cristo.
Collegamenti canonici e melodie
Il Cantico è pieno di teologia biblica. Considera questi esempi:
- Salomone, figlio di Davide (1:1)
- Chi è pastore e re a Gerusalemme (1:5, 7)
- Dove gode latte e miele con la sua sposa (5:1)
Chi altri conosciamo che è Figlio di Davide, Buon Pastore e Re dei re, che condurrà la sua Sposa nella nuova Gerusalemme e nella terra promessa eterna di latte e miele?
G-E-S-Ù!
Salomone, sotto ispirazione dello Spirito Santo, scrisse un canto di musica messianica.
Il tema di Dio sposato al suo popolo — che si trova nei Salmi, in Isaia, Osea, Efesini, Apocalisse e altrove — offre ampi motivi per la medesima applicazione del Cantico. Cristo raccontò una parabola presentandosi come lo Sposo (Matteo 9:15; Marco 2:19–20; Luca 5:34–35), Giovanni il Battista si rallegrò nel sentire la voce dello Sposo (Giovanni 3:29), noi ci dirigiamo verso le nozze dell’Agnello (Apocalisse 19). Il Cantico termina nella stessa tonalità dell’Apocalisse, con un desiderio e una preghiera per il rapido ritorno dello Sposo (Cantico 8:14; Apocalisse 22:17, 20).
Il matrimonio è una melodia che attraversa tutta la Bibbia, come sottolinea Ray Ortlund:
“Il matrimonio è il concetto che avvolge l’intera Bibbia, dentro cui trovano posto tutti gli altri temi.”
Il Cantico ci mostra una prospettiva dell’amore del Messia che nutre e cura la sua Sposa (Efesini 5:29).
Dolci piaceri e armonie
Nella spiritualità ebraica, il Cantico veniva letto a Pasqua, tuttavia, questo potrebbe sembrare strano, a meno che non si comprenda che ha qualcosa da dire sull’amore incrollabile di Dio per un popolo che cade. Ecco perché il padre della chiesa Ippolito (ca. 170–235) predicava dal libro del Cantico dei Cantici a Pasqua, e Spurgeon lo predicava il Venerdì Santo; avevano compreso la teologia lirica e armonica dell’amore reciproco tra Cristo e la sua Sposa, come dice Spurgeon:
“Vediamo il volto del nostro Salvatore in quasi ogni pagina della Bibbia, ma qui vediamo il suo cuore e sentiamo il suo amore per noi.”
Il Cantico ci ricorda in tempo reale l’amore di Cristo che irradia dal cielo, il cuore del Cristo vivente batte per te. La teologia poetica ci aiuta a sentire l’amore di Cristo attraverso immagini, simboli, figure e i modelli ispirati dalla Scrittura. Il Cantico ci offre la grammatica per comprendere l’amore di Cristo e per rispondere a Lui con amore. L’opera di Salomone ci fornisce un’altra dimensione per comprendere Colui che è più grande di Salomone; Cristo è il Re, il Saggio e l’Amato delle nostre anime.
- “Perché il tuo amore è più dolce del vino” (Cantico 1:2). Non c’è nulla di male nell’abbeverarsi profondamente del suo amore! L’amore di Cristo non si guasta mai. «L’amore non avrà mai fine» (1 Corinzi 13:8).
- “L’amato mio è mio, e io sono sua” (Cantico 2:16). C’è grande conforto nel sapere che “apparteniamo a… colui che è stato risuscitato dai morti” ( Romani 7:4 ).
- “Tu sei tutta bella, amica mia, e in te non c’è difetto” (Cantico 4:7). Siamo giustificati con cuori aspersi e purificati (Ebrei 10:22), mediante il lavacro della rigenerazione (Tito 3:5–7), e Cristo ci presenterà a sé senza macchia, né ruga, né alcunché di simile (Efesini 5:26–27).
- “Il mio diletto è eccelso tra diecimila” (Cantico 5:10).
Cristo è supremo: Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui (Colossesi 1:17).
Non abbiamo bisogno di acrobazie allegoriche per cantare di Cristo nel Cantico. Dobbiamo solo connettere i testi.
Hai bisogno di questo libro
Hai bisogno di questo libro, esso ti aiuterà a comunicare con Cristo, a combattere il tuo cuore indifferente, a correggere i tuoi dubbi sul suo amore e a prepararti alla retta via (2 Timoteo 3:16). Non privare la tua anima del canto più bello della Bibbia. Come “Re dei re”, “Santo dei santi” e “Signore dei signori”, questo è il “Cantico dei Cantici” (Cantico 1:1). È il canto principale perché parla del romanticismo nel matrimonio? No, esso è il canto più grande perché parla di un amore più grande, Colui che ha dato la sua vita per i suoi amici, uno Sposo che ha dato la sua vita per la sua Sposa (Gv 15:13; Ef 5:25).
Tradotto da Yuni Akermi
Foto di Lucas George Wendt su Unsplash
Tematiche: Bibbia, Chiesa, Matrimonio
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