Le nostre testimonianze in un mondo fortemente anticristiano
Il concetto di testimonianza cristiana racchiude i tanti modi con cui la chiesa di Dio è alimentata dallo Spirito di Dio per testimoniare al mondo la redenzione di Dio in Cristo.
La testimonianza cristiana come presenza del Vangelo
Come dovrebbe essere concretamente la testimonianza cristiana? I ministeri di evangelizzazione, sia a livello locale sia a livello globale, sono forse gli esempi più evidenti di testimonianza cristiana, infatti oggi nelle chiese si riscontrano numerosi altri esempi: il sostegno alle famiglie missionarie e alle organizzazioni evangeliche internazionali; varie attività quali la fondazione di nuove chiese, la formazione e il discepolato dei membri della chiesa e l’evangelizzazione della comunità attraverso la chiesa; una serie di ministeri apologetici in diverse forme; e una serie di altre attività efficaci svolte da cristiani fedeli sia all’interno della chiesa sia al suo fianco. La testimonianza cristiana, tuttavia, è molto di più della semplice somma di tutte queste attività ministeriali distinte, è quindi facile pensare che le nostre chiese siano fedeli nella testimonianza quando la nostra comunità di fedeli nel suo insieme è impegnata in alcune di queste attività in momenti specifici e in luoghi particolari, tuttavia la stessa testimonianza come semplice attività ministeriale non è sufficiente. La testimonianza della chiesa è più profonda e più completa in quanto la testimonianza dei cristiani è essenziale per l’identità e la chiamata della chiesa. Una discussione consapevole sui metodi e sui principi attuali per la testimonianza nel mondo di oggi ci aiuterà a fare domande pertinenti per le nostre chiese e i nostri ministeri. Iniziamo concentrandoci in modo specifico sull’identità e la chiamata della chiesa nella società, partendo da una definizione più completa della testimonianza dei cristiani.
Aspetti della testimonianza della Chiesa
La testimonianza cristiana[i] è un concetto biblico esaustivo, come la nuova alleanza o la storia della redenzione, che rende impossibile definirla con diversi studi esegetici o pochi esempi biblici. Il ruolo della chiesa dopo la Pentecoste è quello di rendere testimonianza a Cristo partecipando alla missione di Dio attraverso l’evangelizzazione, l’apologetica, le unioni evangeliche mondiali, la fondazione di nuove chiese, i ministeri di cura, l’impegno spirituale, l’adorazione evangelica, la sofferenza evangelica e molti altri aspetti correlati alla testimonianza cristiana. Dopo aver esaminato brevemente i più comuni metodi di testimonianza nella storia della chiesa, propongo ora una definizione più precisa.
Il concetto di testimonianza cristiana racchiude in sé i molteplici modi con cui la chiesa di Dio è resa capace dallo Spirito di Dio di rendere testimonianza nel mondo riguardo la redenzione operata da Dio in Cristo. Esso comprende una varietà molteplice dei diversi aspetti biblici e storici del rendere testimonianza di Cristo. Nell’Antico Testamento, il suo popolo partecipò alla missione divina attraverso una vita comunitaria esemplare, attraverso l’amorevole contestazione dell’errore e attraverso l’adorazione dell’unico vero Dio. Nel Nuovo Testamento, invece, il popolo di Dio ha reso testimonianza a Cristo vivendo, predicando, difendendo, diffondendo il Vangelo e soffrendo per il Vangelo. Dal giorno della Pentecoste, la Chiesa ha portato testimonianza di Cristo mettendo in pratica questi dieci aspetti della presenza in diversi contesti e impegnandosi con diversi metodi e strategie. La nostra definizione di testimonianza cristiana, quindi, è determinata dalla Scrittura e guidata dalla storia della chiesa; diverse considerazioni ci vengono in aiuto per chiarire questa visione. In primo luogo, la testimonianza della chiesa è definita e praticata all’interno della missione di Dio. Questo è il motivo per cui abbiamo iniziato il nostro studio con il racconto biblico della redenzione operata da Dio. La testimonianza della chiesa è al servizio della missione del Padre ed è una prosecuzione dell’opera di Cristo. La testimonianza della Chiesa, costruita sulle fondamenta della testimonianza dell’Antico Testamento, è proseguita e ampliata nel Nuovo Testamento. Questa attestazione è rafforzata dalla missione dello Spirito nel glorificare Cristo e collaborando con essa, pertanto, la Chiesa deve cercare di partecipare e promuovere la missione di Dio, altrimenti non è affatto una missione, ma, nella migliore delle ipotesi, un post scriptum del piano di Dio. Rendere testimonianza alla promessa di Dio in Cristo continua ad essere il ruolo della Chiesa nel mondo. In secondo luogo, la testimonianza cristiana non è tutto. [ii] La testimonianza è distinta dalla dossologia del popolo di Dio: «Le missioni esistono perché l’adorazione non esiste. L’adorazione è il fine ultimo, non le missioni…»[iii]; la testimonianza è anche distinta dal compito, affidato al popolo di Dio, di coltivare e preservare la creazione, anche se spesso l’ambiente di lavoro è un modo meraviglioso per testimoniare come Cristo sta trasformando il nostro intero essere (Genesi 2:15; Rom. 12:1‒2). Inoltre, dobbiamo fare una distinzione tra il ministero della chiesa, rivolto verso l’interno e la testimonianza della chiesa rivolta verso l’esterno, riconoscendo che le chiese con ministeri interni più maturi sono più adatte a essere testimoni maturi nella società.
La testimonianza della chiesa, sebbene essenziale e di ampia portata, è solo una parte del piano di Dio, anche se è un concetto esaustivo nella Scrittura, che abbraccia tutta la storia della redenzione di Dio. Inoltre, come parte dell’identità della chiesa, non deve essere separata dalle altre caratteristiche essenziali della chiesa, relegata in un piccolo compartimento della vita cristiana o menzionata brevemente alla fine dell’enciclopedia teologica.
[i]Come indicato nell’introduzione, uso i termini testimonianza cristiana e testimonianza della chiesa in modo piuttosto intercambiabile. Tuttavia, il primo termine spesso accentua la pratica personale di tutti i credenti, mentre il secondo termine di solito evidenzia la testimonianza collettiva del popolo di Dio riunito in un gruppo.
[ii]Questa affermazione fa eco alle discussioni in ambito missiologico: Stephen Neill (1964) ha affermato che «se tutto è missione, nulla è missione», anche se nella pratica ha limitato il concetto a un ampio spettro di attività cristiane. David Bosch (1991) ha scritto che «in definitiva, la missione rimane indefinibile», il che è la conclusione logica se si considera la Scrittura come meramente contenutistica. John Stott (1975) è più cauto, affermando che la missione è «tutto ciò che la chiesa è mandata a fare nel mondo», citazioni tratte da DeYoung e Gilbert che approfondiscono la discussione ma non danno una risposta esauriente. Kevin DeYoung e Greg Gilbert, What Is the Mission of the Church? (Wheaton, IL: Crossway, 2011), 15‒27.
[iii]John Piper, Let the Nations Be Glad (Grand Rapids, MI: Baker, 1993), 11.
Traduzione a cura di Yuni Akermi
Tematiche: Evangelizzazione, Gloria di Dio, Testimonianza
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