Apocalisse: enigma o stimolo?

 

 

Ogni anno come gruppo delle donne della Chiesa Sola Grazia (e oltre) studiamo un libro della Bibbia per intero. Iniziamo in autunno, ci troviamo fissando un calendario di incontri a cadenza trisettimanale e concludiamo prima dell’inizio dell’estate.

Durante questo ciclo, abbiamo affrontato l’ultimo libro della Bibbia che desta spesso sensazioni ambivalenti.

Pagina dopo pagina, il lettore si trova immerso in descrizioni che generano curiosità, perplessità, timore, ma anche meraviglia e stupore. Leggere Apocalisse provoca sicuramente qualche tipologia di reazione sia emotiva sia intellettiva; è un libro che difficilmente ci lascia imperturbati.

 

In genere in Italia abbiamo ricevuto una chiave di lettura di questo libro che ci ha portati a pensare che Apocalisse potesse essere compreso e spiegato solo da esperti studiosi e dai professionisti delle profezie. In molti locali di culto si sono esposti lunghi quadri rettangolari contenenti diagrammi con sequenze, date, calcoli … per aiutare il lettore a decodificare un libro ritenuto enigmatico, una scatola nera del futuro.

Il risultato era quello di orientare il lettore smarrito a posizionare il proprio localizzatore in qualche punto del diagramma come quando ci si perde in un posto ignoto e si è confortati dalla puntina rossa “Tu Sei Qui”.

 

È stata una vera sfida per me e per le donne della chiesa, affrontare la lettura testuale di Apocalisse rispettando la chiave di lettura data dal genere letterario utilizzato dall’autore: Giovanni. Questo libro è stato scritto in stile apocalittico-profetico e molte delle descrizioni sono simboliche, riportano visioni di realtà soprannaturali per cui l’autore si sforza di trovare dei corrispondenti e referenti linguistici noti.

 

Il flusso narrante delle visioni non è sempre lineare e cronologico, ma somiglia piuttosto ad una spirale in cui l’autore descrive una serie di scene ponendosi in punti di osservazione diversi.

La sensazione risultante è quella di spostarsi velocemente e di vedere scene che si arricchiscono di particolari come se le angolazioni della visione ci fornissero inquadrature complementari della stessa scena descritta in precedenza.

 

L’effetto è simile alla visione di una rappresentazione teatrale nell’arena di Verona: se siamo seduti su una poltrona in platea, abbiamo un’angolazione privilegiata, ma non è la stessa di chi è seduto dall’altro lato del grande teatro all’aperto o di chi è seduto in gradinata. Se riguardiamo la stessa rappresentazione in televisione, le varie telecamere ci forniscono una visione da più prospettive e multidimensionale.

 

Adottando questa chiave di lettura, consona allo stile letterario del testo, abbiamo scoperto come la struttura generale della lettera (Apocalisse è una lettera riportante le visioni di Giovanni da trasmettere alle chiese), mira a far conoscere ai credenti come avrebbero dovuto vivere con costanza e speranza nel 1° sec. D.C. fino al ritorno del Signore.

 

Cosa avrebbero dovuto sapere per perseverare nella loro fede?

Non necessariamente la successione degli eventi che molti hanno cercato di decodificare, bensì tramite queste visioni avrebbero potuto penetrare l’orizzonte che separa la terra dal cielo vedendo immagini e sentendo suoni appartenenti a quella realtà presente e futura che i sensi umani non possono percepire.

 

Apocalisse è una rivelazione, uno squarcio sulla realtà soprannaturale che non appartiene solo al cielo, ma che è anche qui in terra. Le creature che animano il libro sono spesso bizzarre e improbabili per la nostra realtà, ma comunicano verità per cui il nostro linguaggio non ha sufficienti parole e descrittori.

 

Le metafore e le similitudini si affollano in Apocalisse e ci richiamano ad accendere la nostra immaginazione mentre il volume dell’audio, in sincrono con ogni scena, ci accompagna in una lettura travolgente.

 

È proprio vero che Apocalisse andrebbe letta prima di tutto con “occhi e orecchie da bambino” per essere toccati e colpiti dall’insieme di colori, bagliori, personaggi e oggetti, rumori e suoni, canti, invocazioni e lodi, battaglie e vittorie.

Solo in seguito andrebbe letta in modo più analitico, sezione per sezione, alla luce di tutto il canone biblico e soprattutto dell’Antico Testamento perché la storia che inizia in Genesi è una storia coesa, ben intrecciata che giunge al suo completamento in Apocalisse.

 

Chi è la star di Apocalisse?

Dai 22 capitoli emerge il protagonista indiscusso che è Gesù Cristo, l’Agnello immolato, il Leone trionfante, l’eroe guerriero, vittorioso sul serpente antico e su tutti i suoi agenti malefici. Apocalisse esalta Cristo che risorto ed asceso in cielo, seduto sul suo trono è anche presente tra i candelabri delle chiese. Veglia su di loro, ritornerà, attuerà il giudizio conclusivo su Satana e sugli empi, compresa la morte, per regnare coi suoi figli nei nuovi cieli e nella nuova terra.

 

Apocalisse è un libro stupefacente che ci porta a conoscere Cristo nella sua maestà e ci dona la certezza fiduciosa che il nostro Salvatore trionfante è con noi in ogni periodo storico, tutti i giorni fino alla fine dei tempi. Non siamo risparmiati dalla tribolazione, ma attraversandola contiamo sulla Sua fedele perseveranza che ci rende perseveranti.

Vi ho detto queste cose,
affinché abbiate pace in me.
Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio,
io ho vinto il mondo.
Giovanni 16:33

È grazie all’amore costante di Cristo che diventiamo costanti e resisteremo perché Lui ci ha uniti a sé, fino al Suo ritorno. Non è un messaggio favoloso?

 

Se sei ancora reticente e in fondo in fondo avverti ancora un po’ di timore, ti incoraggio ad ascoltare la serie realizzata negli scorsi mesi nella Chiesa Sola Grazia di Porto Mantovano, disponibile qui:https://on.soundcloud.com/p2qWHaghRiXHxbHZ7

Questi audio ti aiuteranno pian piano a procedere in una lettura responsabile e ci auguriamo ti siano di stimolo per comprendere meglio tutte le Scritture.

 

Inoltre, il libro BEATI di Nancy Guthrie è un meraviglioso compagno di viaggio nella lettura e comprensione di Apocalisse: mostra come vivere le promesse di Dio per il presente e non solo per il futuro.

Spero di averti comunicato fiducia, sciolto i timori e azzerato ogni scusa per non avere più soggezione di Apocalisse: sarà il prossimo libro che leggi?

 

 

 

Coram Deo ti consiglia la lettura del libro Beati, di Nancy Guthrie.

Beati

Tematiche: Bibbia, Studio e disciplina

Emanuela Quattrini Artioli

Emanuela Quattrini Artioli

 

Lavora con il ministero di Coram Deo e serve nella Chiesa “Sola Grazia” di Porto Mantovano, Mantova come insegnante per le donne. È sposata con Andrea da 30 anni e madre di tre figli.

© Coram Deo

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