Da ragazzo a uomo: i segni della mascolinità (prima parte)

 

Quand’è che un ragazzo diventa uomo? Questa domanda interessante mi è stata posta di recente e solleva alcune delle questioni più importanti che i cristiani debbano affrontare oggi. Mentre il mondo sembra sempre più confuso su questioni basilari, come ad esempio cosa significhi essere maschio e femmina, noi cristiani siamo chiamati a formulare le nostre argomentazioni in termini distintamente biblici.

Tutto intorno a noi, gli sviluppi culturali e i messaggi dei media comunicano una marea di confusione sulle questioni di genere. In realtà, questi problemi si trovano proprio lungo le linee di faglia della guerra culturale di oggi e dei suoi punti di dibattito più controversi. Per molti anni questa società ha sperimentato con le realtà più basilari dell’esistenza umana. L’essenza della mascolinità e della femminilità è stata progressivamente scartata dalla società, infatuata invece di espressioni illimitate di sé e di affermazioni di autonomia personale.

Alle donne si aggiungono ora gli uomini, che si lamentano che le pretese tradizionali sui ruoli di genere siano oppressive, limitanti e intolleranti. Un’intera generazione di giovani donne sta cercando di trovare un modo verso la vera femminilità contro l’ondata di femminismo ideologico. Allo stesso modo, ragazzi e giovani uomini sono alla ricerca disperata di modelli di mascolinità e di trovare risposte alle loro domande urgenti sull’identità, la responsabilità e i ruoli maschili.

I cristiani sanno che Dio ha creato gli esseri umani come maschio e femmina, per la Sua gloria e per il nostro bene. Le differenze tra i sessi non sono questioni di casualità evolutiva, ma sono chiare indicazioni del sublime e perfetto disegno di Dio per la felicità umana. Come seguaci di Cristo, comprendiamo che è nostra responsabilità abbracciare, affermare e adempiere ai ruoli e alle responsabilità che Dio ci ha dato.

Nel contesto di questa confusione, i ragazzi sono particolarmente vulnerabili. La femminilizzazione della società, mescolata a segnali culturali confusionari, ha portato molti ragazzi e giovani uomini a essere incerti e inconsapevoli della loro mascolinità e del loro ruolo. Nella disperata ricerca di una solida identità maschile, alcuni sono attratti da grossolane distorsioni. Alcuni abbracciano un atteggiamento brutalizzante e arrogante, mentre altri si ritirano nell’insicurezza, senza mai comprendere cosa comporti la responsabilità di guidare.

Ora dobbiamo persino fare i conti con il fenomeno dell’adolescenza perpetua da parte di molti uomini. Rifiutandosi di crescere, questi giovani uomini si comportano da ragazzi fino ai vent’anni, alcuni fino ai trenta e oltre. Un’adolescenza prolungata segna gli stili di vita, le aspettative e il comportamento di troppi giovani maschi, la cui identità maschile è abbracciata in maniera maldestra o per niente.

Quand’è che un ragazzo diventa uomo? La risposta a questa domanda deve andare ben oltre la biologia e l’età cronologica. Come definito nella Bibbia, la mascolinità è una realtà funzionale, dimostrata nell’assolvimento della responsabilità e della leadership di un uomo. Con questo in mente, permettetemi di suggerire tredici segni di mascolinità biblica. Il raggiungimento di queste qualità vitali segna lo sviluppo di un uomo che dimostrerà la vera mascolinità biblica.

 

  1. Maturità spirituale sufficiente per guidare una moglie e dei figli. La Bibbia è chiara sulla responsabilità dell’uomo di esercitare la maturità e la guida spirituali. Naturalmente, questa maturità spirituale richiede tempo per svilupparsi ed è un dono dello Spirito Santo che opera nella vita del credente. Le discipline della vita cristiana, tra cui la preghiera e lo studio serio della Bibbia, sono mezzi che Dio usa per trasformare un ragazzo in un uomo e per portare maturità spirituale nella vita di chi è incaricato di guidare una moglie e una famiglia. Questa leadership spirituale è centrale nella visione cristiana del matrimonio e della vita familiare. La leadership spirituale di un uomo non è una questione di potere dittatoriale, ma di guida e influenza spirituale ferma e credibile. Un uomo deve essere pronto a guidare sua moglie e i suoi figli in un modo che onori Dio, dimostri compassione, instilli il carattere cristiano e conduca la sua famiglia a desiderare Cristo e a cercare la gloria di Dio. La maturità spirituale è un segno della vera mascolinità cristiana e un uomo spiritualmente immaturo è, almeno in questo senso cruciale, spiritualmente solo un ragazzo.

 

  1. Maturità personale sufficiente per essere un marito e un padre responsabile. I cristiani parlano spesso di educare i ragazzi a essere uomini. Di fronte all’assalto culturale di oggi, questo è un obiettivo importante. Tuttavia, non è abbastanza. La mascolinità biblica è sempre definita in termini di funzioni, ruoli e responsabilità. La vera mascolinità non consiste nell’esibire caratteristiche presumibilmente maschili prive del contesto di responsabilità. Nella Bibbia, un uomo è chiamato a svolgere il suo ruolo di marito e padre. A meno che non venga concesso il dono del celibato per il servizio evangelico, il ragazzo cristiano deve mirare al matrimonio e alla paternità. Questa è sicuramente un’affermazione contro-culturale, ma il ruolo di marito e padre è centrale per la mascolinità. I ragazzi devono essere cresciuti per vedersi come futuri mariti e padri. Bisogna insegnare loro cosa cercare in una moglie e come adempiere a tutte le responsabilità che la Scrittura attribuiscea un marito e a un padre. Il matrimonio è ineguagliabile nel suo effetto sugli uomini, poiché incanala le loro energie e dirige le loro responsabilità verso il patto devoto del matrimonio e la civiltà della famiglia segnata dalla grazia. Ai ragazzi deve essere insegnato cosa significhi essere un marito, come rispettare e onorare il matrimonio e come guadagnarsi il rispetto e la fiducia di una moglie. Allo stesso modo, ai ragazzi devono essere insegnate le responsabilità della paternità. I cristiani devono recuperare generazioni di disattenzione parlando direttamente e chiaramente ai ragazzi delle loro responsabilità future, tra cui la cura, la formazione, l’educazione, la protezione e la disciplina dei bambini. Devono aspirare a essere il tipo di uomo che una donna cristiana sposerebbe e i cui bambini si fideranno, rispetteranno e obbediranno.

 

  1. Maturità economica sufficiente per mantenere un lavoro e per gestire il denaro. Gli inserzionisti e gli analisti di mercato sanno dove indirizzare i loro messaggi: direttamente ai ragazzi adolescenti e ai giovani uomini. Questa particolare fascia della popolazione è eccessivamente attratta da beni materiali, intrattenimento popolare, eventi sportivi e altre opzioni di consumo. Il ritratto della mascolinità reso popolare nei media e presentato come normale è caratterizzato da disattenzione economica, egocentrismo e pigrizia. Un vero uomo sa come mantenere un lavoro, gestire il denaro con responsabilità e prendersi cura dei bisogni di sua moglie e della sua famiglia. Il mancato sviluppo della maturità economica porta spesso i giovani a passare da un lavoro all’altro e a impiegare diversi anni per “ritrovarsi” in termini di carriera e vocazione. Ancora una volta, un’adolescenza prolungata impatta un’enorme fascia della popolazione maschile di oggi. A un ragazzo deve essere insegnato come lavorare, risparmiare, investire e spendere soldi con cura. Gli deve essere insegnato a rispettare il lavoro e a provare la soddisfazione che deriva da un lavoro ben fatto e da un centesimo guadagnato con onestà. Troppi ragazzi sono viziati e in cerca di divertimenti, dimostrando una pigrizia che sarà altamente dannosa per le loro future prospettive di marito e padre. La svogliatezza, la pigrizia e l’incuria economica sono segni di immaturità. Un vero uomo sa come guadagnare, gestire e rispettare il denaro. Un uomo cristiano comprende il pericolo che deriva dall’amore per il denaro e adempie alla sua responsabilità di amministratore cristiano.

 

  1. Maturità fisica sufficiente per lavorare e proteggere una famiglia. A meno che non sia afflitto da condizioni fisiche o malattie, un ragazzo dovrebbe sviluppare la corporatura che, per statura e forza, segna visibilmente la mascolinità. Certamente, ogni uomo è fisicamente diverso e possiede vari livelli di forza fisica, ma comune a tutti gli uomini vi è una maturità fisica, attraverso la quale un uomo dimostra la sua mascolinità con il movimento, la fiducia in sé e la forza. Un uomo deve essere pronto a mettere in gioco la sua forza fisica per proteggere sua moglie e i suoi figli e per adempiere ai compiti che gli sono stati assegnati da Dio. Bisogna insegnare al ragazzo a incanalare la sua forza in via di sviluppo e le sue dimensioni emergenti in una consapevolezza di responsabilità, riconoscendo che la forza acquisita deve essere combinata con una responsabilità adulta e una vera maturità.

 

  1. Maturità sessuale sufficiente per sposarsi e realizzare i propositi di Dio. Quando un ragazzo si trasforma in un uomo, diventa consapevole del potenziale sessuale che Dio ha messo dentro di sé. In un’epoca satura di sessualità distorta, bombardata da stimoli sessuali e confusa da passioni sessuali sfrenate, ai ragazzi deve essere insegnato a conservare le loro energie sessuali in previsione del matrimonio. Anche se la società celebra il sesso in ogni forma e a ogni età, il vero uomo cristiano pratica l’integrità sessuale evitando la pornografia, la fornicazione, tutte le forme di promiscuità sessuale e la corruzione. Egli capisce il pericolo della concupiscenza, ma gioisce della capacità sessuale e del potenziale riproduttivo che Dio ha messo dentro di sé, impegnandosi a trovare una donna, a guadagnarsi il suo amore, la sua fiducia e la sua ammirazione al fine di conquistarla per il matrimonio. Ai ragazzi deve essere insegnato a rispettare e a proteggere questo incredibile dono fino a quando, nel contesto del santo matrimonio, non saranno in grado di adempiere a questo ruolo, amando le loro mogli e godendo del dono di Dio rappresentato dai figli. La sessualità maschile separata dal contesto e dall’integrità del matrimonio è una realtà esplosiva e pericolosa. Il ragazzo deve capire, anche mentre percorre la strada della pubertà e della sessualità in via di sviluppo, che è responsabile davanti a Dio per la gestione di questo grande dono.

 

  1. Maturità morale sufficiente per guidare come un esempio di rettitudine. Il comportamento stereotipico dei giovani maschi è, nella maggior parte dei casi, caratterizzato da imprudenza, irresponsabilità e altri tratti negativi. Man mano che un ragazzo cresce nella sua mascolinità, egli deve sviluppare la sua maturità morale aspirando alla rettitudine, imparando a pensare come un cristiano, ad agire come un cristiano e a mostrare agli altri a fare lo stesso. L’uomo cristiano deve essere un esempio per gli altri, insegnando sia con il parlare sia con l’agire. Naturalmente, ciò richiede l’esercizio di un ragionamento morale responsabile. I ragazzi non imparano questo da soli, ma devono essere istruiti. La vera istruzione morale inizia con una chiara comprensione degli standard morali, ma deve passare al livello superiore imparando come i principi biblici siano messi in pratica  attraverso una vita devota e come le sfide morali del presente debbano essere affrontate con le verità rivelate nella Parola infallibile di Dio.

 

La mascolinità biblica non si sviluppa dal nulla. L’insegnante più importante di un ragazzo è suo padre e una delle principali responsabilità di un padre è quella di istruire e ispirare suo figlio alla vera mascolinità.

 

 

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Tematiche: Adolescenza, Educazione dei figli, Mascolinità, Uomini

Albert Mohler

Albert Mohler Jr

 

Il dott. Mohler è presidente del Southern Baptist Theological Seminary (fiore all’occhiello della Southern Baptist Convention e uno dei più grandi seminari del mondo). Ha scritto nove libri e migliaia di articoli su una vasta gamma di argomenti. Lo puoi seguire su Twitter @albertmohler.

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