Dio ama me?

Come facciamo a sapere se Dio ci ama, voglio dire come facciamo a capire che Egli ci ama davvero? Quell’amore si può dimostrare quando Egli ci provvede un nuovo lavoro? Oppure dandoci un lavoro migliore? Oppure aprendoci una porta che ci darà una maggiore indipendenza finanziaria? O forse facendoci trovare un coniuge. O anche liberandoci dal dolore cronico che sta consumando le nostre energie vitali. O magari liberandoci dalle richieste capricciose di un figlio viziato. Che cos’è l’amore di Dio per te? E se la risposta a questa domanda fosse qualcosa di completamente diverso da quello che ci aspettavamo? E se, invece di una qualsiasi di queste cose, Dio ci mostrasse il Suo amore lasciandoci morire di malattia? Pazzesco, vero? Totalmente contro le nostre aspettative. Eppure questo è esattamente ciò di cui leggiamo in Giovanni 11:1-44. Ascoltate questa porzione della Scrittura, perché in essa troviamo una lezione che cambia la vita, una lezione che Dio vuole che tutti noi impariamo. Ecco il pastore John che ci spiegherà questi concetti in uno dei suoi sermoni predicato nel 2001.

 

Leggeremo in Giovanni 11. Ho scelto questo testo per circa cinque predicazioni negli ultimi due mesi perché nessun altro testo mi ha colpito in questo modo trasmettendomi l’importanza di questo tema centrale.

 

Amore e Gloria

C’era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella. Maria era quella che unse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; Lazzaro, suo fratello, era malato.(Giovanni 11:1,2)

 

Questa è chiaramente un’immagine di dolcezza e amore. Maria amava Gesù e Gesù amava Maria. Fate attenzione alla parola amore. Essa comparirà molte volte in questo testo.

 

Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: “Signore, ecco, colui che tu ami è malato”. Gesù, udito ciò, disse: “Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato”. (Giovanni 11:3,4)

 

Così ora abbiamo due profonde realtà: l’amore e la gloria, l’amore di Cristo e la gloria di Cristo. La mia domanda è: come possono rapportarsi l’una con l’altra? Versetti 5 e 6:

Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro; com’ebbe udito che egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove si trovava.

“Fin quando Cristo non diventa il nostro tesoro, non sapremo mai cosa voglia dire essere amati da Dio”.

 

Notate tre cose: (1) Gesù scelse di lasciare morire Lazzaro. (2) Egli era motivato in questa decisione dal Suo zelo, affinché la gloria di Dio fosse manifestata. (3) Questa motivazione è spinta dall’amore.

Vedete la parola com’ebbe, o dunque, all’inizio del versetto 6? Vedete da cosa è preceduto e seguito? È preceduto dal fatto che Gesù amava Marta; Gesù amava Maria; Gesù amava l’uomo morente, Lazzaro. Dunque non andò a guarirlo, ma rimase due giorni in più dov’era e fece in modo che morisse.

 

Perché vuoi essere amato da Dio?

Ora, come mai si potrebbe dire che Lazzaro morì perché era amato? Versetto 4: “Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato”. 

Quindi ecco la mia definizione dell’amore di Dio basata su questo testo: l’amore di Dio è il suo fare tutto ciò che deve essere fatto, a qualsiasi costo, affinché possiamo vedere ed essere soddisfatti nella gloria di Dio in Gesù Cristo. Lasciatemelo dire ancora: l’amore di Dio è il suo fare tutto ciò che deve essere fatto, a qualunque costo per Sé stesso o per noi, affinché possiamo vedere ed essere soddisfatti nell’amore di Dio in Cristo nei secoli dei secoli.

Permettetemi di affermare questo concetto ulteriormente con Giovanni 17:24. Ecco Gesù che prega per noi, manifestando tutto il Suo amore in questa preghiera,(oh quanto ci ama il buon Gesù pregando cosi per noi…). Giovanni 17:24: “Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato; e io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro”.

 

Vuoi essere amato da Dio? Sì, per non perire. Sì, per non andare all’inferno. Sì, per non avere più la coscienza sporca. Sì, per recuperare il mio matrimonio fallito. Se queste sono le tue risposte e se questo è tutto ciò che vuoi, allora tu non conosci Gesù. Non Lo conosci affatto. È per la vita. E cos’è la vita? È conoscere Dio e Suo Figlio Gesù. È per dimorare in Lui. È per vederlo. È per essere soddisfatti di Lui. È per gioire in Lui. Finché Cristo non diventa il nostro tesoro, non sapremo mai cosa significhi essere amati da Dio.

Oggi sei grato per l’amore di Dio? Spero, prima di concludere la predicazione, che Dio operi nei vostri cuori in modo che voi possiate vedere ed essere soddisfatti in Dio Padre e vedere ed essere soddisfatti in Dio Figlio, Gesù Cristo, in modo che ognuno di voi abbia la consapevolezza che l’amore di Dio non ha come obbiettivo l’appagamento della nostra coscienza, non è finalizzato per sfuggire all’inferno, non è nemmeno finalizzato per la salute dei nostri corpi,  o per la riconciliazione dei nostri familiari divisi; ma il Suo obbiettivo è finalizzato per riportarti a casa da Dio stesso, affinché ognuno di voi possa contemplarLo e goderLo per l’eternità e nei secoli dei secoli.

 

Vedere e gustare per l’eternità

Voglio sapere: vuoi questo? Vuoi questo? Vuoi essere amato da Dio per la gloria di Dio? Vuoi essere amato da Dio per amore di Dio? O vuoi solo essere amato da Dio perché ti fa sentire bene e perché tu possa guadagnarci molto? Hai preso la definizione umanistica di amore “ricevere e guadagnarci” e hai così distorto Dio per adattarlo a quella definizione, e l’unico modo in cui ti sentiresti amato da Dio è se Egli fa tutto ciò che desideri, quando, in realtà, l’amore di Dio sta operando in modo da cambiarti, affinché tu possa trovare piacere nel fare di Dio il tuo tutto per l’eternità delle eternità? E questo è il fine della vita. Non c’è niente al di questo.

“Sarai soddisfatto quando ti dimenticherai di te stesso e sarai assorbito completamente

dalla persona di Gesù Cristo, ed Egli diventerà il tuo tesoro più prezioso”.

 

Credo che questo sia in ogni cuore in questa stanza. Siamo tutti caduti, siamo tutti peccatori. So che ogni persona in questa stanza ha un desiderio distorto nei confronti di Dio (che è sulla strada per essere purificato). Siamo ingannati. Siete stati ingannati, molti di voi, nel pensare che la cosa più soddisfacente nella vita sia ricevere e guadagnare: “Se solo potessi convincere alcune persone ad applaudire per me, a piacergli, ad approvarmi, a darmi un aumento o a darmi un incentivo. Se solo potessi convincere qualcuno a prestarmi attenzione, sarei soddisfatto”. Non lo saresti per nulla. Vi garantisco che, nel nome di Gesù Cristo Onnipotente, non lo sarete.

Sarai soddisfatto quando ti dimenticherai di te stesso e sarai assorbito completamente dalla persona di Gesù Cristo, ed egli diventerà il tuo tesoro più prezioso, e diventerà la tua delizia, e diventerà ciò che ami e ciò che desideri di più, e trascorrerai il resto della tua eternità crescendo nella Sua conoscenza, vedendo e assaporando, gustando e rallegrandoti in Lui per l’eternità delle eternità e ciò sarà una gioia sempre più grande

 

 

Traduzione di Ismaele Vacca

 

Tematiche: Amore di Dio, Domande dei lettori al pastore John Piper

John Piper

John Piper

È il fondatore di Desiring God, per il quale ricopre anche il ministero di insegnante, inoltre, è il rettore del Bethlehem College & Seminary. Ha servito per trentatré anni come pastore presso la chiesa battista Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, in Minnesota e ha scritto più di cinquanta libri, tra cui e Non sprecare la tua vita (Ed Coram Deo), Rischiare è giusto (Ed Coram Deo), Coronavirus e Cristo (Ed Coram Deo), Stupefatto da Dio (Ed Coram Deo) e Desiderare Dio.

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