Grandi preghiere per la maternità quotidiana

 

La missione di salvataggio della maternità fuori dalle porte dell’inferno sarebbe dovuta sembrare più ordinata.

Eppure, eccoci qua.

Un bambino ha appena preso per i capelli un altro. Le mani appiccicose e i sederini sporchi (di due bambini diversi) sono stati puliti, ma qualcuno ha appena fatto una capriola nello spazio di disegno di un altro. Immagine rovinata, la tristezza abbonda. Un altro bambino è affamato ma –fiu!– è distratto, sta rovistando cinque cesti della biancheria senza fondo in cerca di biancheria intima. Cerchiamo frettolosamente le scarpe per correre a lezioni di ogni tipo. Ma il ritardo non fa che accumularsi perché un bambino scalzo si infuria dopo che uno mezzo vestito si impossessa di una penna identica ad altre dieci in bella vista.

Come possono le mamme intercedere per i propri figli nei piccoli momenti di caos?

 

Dio, in piccoli spazi caotici

Così come la sua vita è “nascosta con Cristo” (Col. 3:2), la gloria della missione di salvataggio di una madre si nasconde nei piccoli momenti. Anche se nessun altro vede e si compiace nelle fatiche d’amore di una madre, Dio lo fa. In effetti, nessuno vede o si compiace più di lui. Ciò che è terreno, tuttavia, non durerà per sempre: Dio “ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo”. Sebbene le madri ora desiderino ardentemente assicurazioni eterne per i loro figli, non spetta a noi sapere “l’opera che DIO ha fatto dal principio alla fine” (Ec. 3:11–12).

Le ansie si accumulano perché il peso dell’eternità pesa su di noi. Come si tradurrà il disordine di oggi nella gioia eterna con i nostri figli alla presenza del Re? I piccoli momenti offrono occasioni per grandi preghiere, non come un obbligo opprimente, ma come un modo per gettare le ansie sul Dio che ha cura di noi (1 Pt. 5:7).

Dio ha promesso che la nostra fatica non è vana nel Signore (1 Cor. 15:58), quindi gettiamo le nostre ansie sul trono nei momenti in cui sembra che il suo regno non sia ancora entrato nelle nostre case. Pregando rinunciamo al nostro desiderio di certezza della loro salvezza e questo ci rende libere di condividere la speranza del Vangelo con i nostri figli senza misurare i risultati.

Le grandi preghiere sono più che un semplice invito a Dio ad ascoltare le nostre suppliche; lo invitano anche a risponderci. Quando preghiamo, lo Spirito, che dimora dentro di loro, consiglia le mamme secondo le gloriose promesse della Scrittura per noi e per i nostri figli (Giov. 14:26). Scambia la nostra propensione a svelare ogni cosa con occhi eterni, potere e gioia per lavorare e confidare in lui mentre continuiamo a intercedere per i piccoli cuori a noi affidati.

 

Viviamo in un mondo oscuro. Le grandi preghiere che facciamo ora per ricevere più Gesù possono preparare i nostri figli e le generazioni a venire per la persecuzione, o per un tempo in cui potranno essere spogliati di tutte le cose tranne di colui che non va mai via. 

 

 

Grandi preghiere per piccoli momenti

Un giorno le madri vedranno ciò che ora rimane nascosto in cielo: coppe d’oro di profumo piene delle grandi preghiere di intercessione delle madri che gridano a Dio in favore dei loro figli (Ap. 5:8). Considera queste tre enormi preghiere per i tuoi piccoli momenti banali e caotici.

  1. “Signore, salva i miei figli!”

Le preghiere per la salvezza di un bambino sono così grandi e ridondanti che forse tendiamo col tempo a non voler più disturbare Dio presentandogliele.

Il peso e il valore dei destini eterni dei nostri figli fanno capolino nei piccoli momenti. Egli “non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia”, ma è paziente verso di loro, “non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento”(2 Pt 3:8–9). Quindi preghiamo: “Signore, togli il cuore di pietra di mio figlio e dagli un cuore di carne (Ez. 36:26)!” I momenti di caos non devono ostacolare le madri. Sono brevi finestre in cui possiamo implorare la salvezza e alimentare la paziente e tenera predicazione del Vangelo agli esseri eterni che pasciamo. “Signore, vedo il peccato in loro (e in me!), e so che non posso salvarli. Entra e cattura i loro cuori. Aiutali a vedere!”

Quando noi madri preghiamo, invitiamo i nostri figli, nella nostra disperazione, davanti al Dio della salvezza. Charles Spurgeon non ha mai dimenticato l’incrollabile supplica di sua madre: “Oh, che mio figlio possa vivere davanti a te!” (Devoted, p91). Con costanza e fervore, possiamo invitare i nostri figli ad avvicinarsi con noi a Dio mentre apriamo a Lui i nostri cuori.

 

  1. “Gesù, riempici del tuo Spirito Santo”

Se c’è una cosa che ho imparato sulla preghiera durante la maternità: è che spesso non so come pregare.

“Quando noi madri preghiamo, invitiamo i nostri figli nella nostra disperazione davanti al Dio della salvezza”.

Gesù non è ostacolato dalle mamme che bramano la comunione con lui ma vacillano o abbandonano queste speranze in alcuni piccoli momenti. Ecco una buona notizia per le mamme che languono: il Re risorto regna nella nostra incapacità. Egli promette che quando chiediamo di essere ripieni di Spirito Santo, Egli ci riempirà (Lc. 11:13). L’appello di una madre invita la potenza di Cristo a sostituire la nostra ansia con la pace per conoscerLo meglio e con l’autorità per mostrare la Sua gloria in questi piccoli momenti. Quindi preghiamo, attingendo a Efesini 3:14–21:

  • Hai nominato e formato la mia famiglia (versetto 15).
  • Hai infinite ricchezze per soddisfare tutti i miei bisogni (versetto 16).
  • Rafforza me e i miei figli con potenza per mezzo del tuo Spirito (versetto 16).
  • Fai per me ciò che non posso fare da sola; fa’ quello che deve fare il tuo Spirito: mostraci Cristo e fissa i nostri occhi su di Lui (versetto 17).
  • Sii il nostro solido fondamento sia che vediamo qualche frutto dalla nostra fedeltà sia che non lo vediamo (versetto 17).
  • Attraverso il tuo Spirito potente, mostraci “quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l’altezza” del tuo amore infinito (versetto 18).
  • Svuotaci di tutto ciò che non sia la tua pienezza (versetto 19).
  • Fai smisuratamente al di là di quanto noi o i nostri figli anche solo pensiamo di chiedere, attraverso la potenza del tuo Spirito che opera in noi (versetto 20).
  • Possiamo noi, i nostri figli, i figli dei nostri figli e tutte le generazioni glorificare Cristo (versetto 21).

Noi madri possiamo pregare versetti specifici per i figli. Possiamo pregare affinché il nostro servizio, i nostri doni e il nostro insegnamento nel nome di Cristo portino frutto. Possiamo pregare affinché i nostri figli diventino uomini e donne della parola, potenti guerrieri per il regno di Cristo. Possiamo pregare che vivano per Cristo, muoiano per Cristo, siano dedicati interamente a Cristo. 

Ma preghiamo anche per noi stesse, perché possiamo essere piene dello Spirito, che ci fa pregare e amare nel modo giusto.

 

  1. “Spirito Santo, dacci più Gesù”

Gesù si compiace nel riempirci del suo Spirito, e lo Spirito si compiace nel soddisfarci dandoci ancora più Cristo.

Gesù è la nostra parte in eterno (Sl. 73:26–28; Giov. 6:35), ma anche il nostro pane quotidiano (Mat. 6:11). Egli è “buono con quelli che sperano in lui, con l’anima che lo cerca” (Lam. 3:24-25). I piccoli momenti con i nostri figli si trasformeranno in momenti più grandi dopo che avranno lasciato le nostre case. Come madri vogliamo che un giorno il Vangelo si spanda dal cuore e dalla vita dei nostri figli. Per questo preghiamo e chiediamo allo Spirito di soddisfare noi ei nostri figli (e i figli dei nostri figli!) dandoci di vedere il giorno in cui lo conosceremo pienamente (1 Cor. 13:12).

Spirito, usa questo prendersi per i capelli. Fai in modo che i nostri figli chiedano sempre di più Gesù finché non lo abbiano ricevuto.

Spirito, intervieni tra mani appiccicose e sederini sporchi. Fai in modo che i nostri figli siano soddisfatti nelle mani gentili e premurose del nostro Pastore quando devono affrontare i loro guai (Rom. 2:4).

Spirito, risplendi dietro le capriole ribelli e peccaminose. Fai in modo che i nostri figli siano soddisfatti della presenza pacificante di Cristo, che vede il loro dolore (Sl. 56:8), mentre desiderano ardentemente il giorno in cui il peccato e la tristezza non ci saranno più (Ap. 21:4).

Spirito, soddisfa la fame e rivelati nelle ricerche di biancheria intima. Fai in modo che i nostri figli non si distraggano nei loro appetiti ma invitino il pane della vita a soddisfarli pienamente (Giov. 6:35).

Spirito, il ritardo non ti deruba del tuo potere. Fai in modo che i nostri figli siano contenti in Cristo quando i loro piani non corrispondono ai tuoi propositi (Prov. 19:21).

Spirito, non sprecare la nostra inutile collezione di penne. Sorprendi i nostri figli nei loro desideri insegnando loro il segreto dietro la fame e l’abbondanza (Fil. 4:12): più Gesù.

Mentre fai queste cose in loro, Spirito Santo, falle prima in me.

 

“Gesù si compiace nel riempirci del suo Spirito, e lo Spirito si compiace nel soddisfarci dandoci ancora più Cristo”.

Egli prega per noi

Viviamo in un mondo oscuro. Le grandi preghiere che facciamo ora per ricevere più Gesù possono preparare i nostri figli e le generazioni a venire per la persecuzione, o per un tempo in cui potranno essere spogliati di tutte le cose tranne di colui che non va mai via. Qualunque cosa accada, possano i nostri figli crescere nella devozione e nella contentezza perché una mamma che prega ha supplicato che Gesù sarebbe stato sufficiente.

Madri, non abbiamo bisogno di crollare sotto il peso della nostra missione, o di fingere che solo preghiere maestose possano intercedere per i nostri figli. 

Lo Spirito viene in aiuto a noi madri nella nostra debolezza quando le parole ci mancano: lo Spirito stesso prega per le madri “con sospiri ineffabili” (Rom. 8:26). E un giorno, quelle che una volta erano grandi preghiere in piccoli momenti, alla luce della gloria, inviteranno per sempre grandi lodi.

 

Traduzione a cura di Eleonora Modena

 

Tematiche: Donne, Maternità, Preghiera, Vita Cristiana

Monica Geyen

Monica Geyen

Moglie di Chad, è madre di cinque figli che istruisce a casa. In precedenza, ha esercitato la professione di avvocato e ha prestato servizio con Inter Varsity, discepolando studenti di giurisprudenza nella zona delle Twin Cities. Ora scrive e tiene discorsi su temi incentrati sulla maternità e sullo stile di vita missionale.

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