Il tuo coniuge è la creazione di Dio

Celebrare le differenze nel matrimonio

 

Ho da poco festeggiato cinquant’anni di matrimonio con la mia cara moglie Luella. È sbalorditivo pensare che una ragazza cubana e un ragazzo dell’Ohio finiscano nella stessa fila per il pranzo, nello stesso college della Carolina del Sud, lo stesso giorno, alla stessa ora.

 

Quando la vidi per la prima volta in mensa, rimasi rapito. Per me fu, senza dubbio, amore a prima vista. Per Luella fu solo una prima vista! Col passare delle settimane e conoscendola di più, mi convinsi di amarla. Non mi ero mai sentito così verso nessuna prima d’allora. Così iniziai a cercare un’opportunità per dirle quelle incredibili parole che cambiano la vita: «Ti amo».

Volevo che tempo e luogo fossero quelli giusti: era un momento importante e non volevo rovinarlo. Alla fine trovai quella che pensavo fosse la circostanza perfetta, mi avventurai e le dichiarai quello che avevo desiderato e aspettato di dirle; guardai Luella negli occhi e le dissi: «Luella, ti amo».

Pensavo che avrei sentito gli uccellini cantare e i violini suonare. Invece, la risposta di Luella fu rapida e diretta: «Mi ami? Cosa sai dell’amore? Non dirmelo mai più!». Sentii gli uccellini morire e i violini spezzarsi. Non potevo crederci! Dopo tutta la mia attesa e la mia pianificazione, aveva respinto le mie parole; ma aveva ragione: quel Paul Tripp diciassettenne non aveva idea della natura dell’amore.

Cinquant’anni dopo, dovrebbe essere evidente che alla fine rispose a tono e disse: «Paul, ti amo». Da allora le cose non sono state più le stesse. Ricordiamo quei primi giorni e scherziamo, ridiamo e festeggiamo ma, soprattutto, lodiamo Dio. L’unico motivo per cui ci siamo incontrati durante la fila per il pranzo al college è che un Dio straordinariamente sovrano stava intrecciando le nostre storie di vita.

 

Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso,
essendo Signore del cielo e della terra, […] avendo determinato
le epoche loro assegnate e i confini della loro abitazione. (Atti 17:24, 26)

 

In questo aspetto del nostro matrimonio, troviamo facile adorare il nostro sovrano Signore e la sua scelta di unire le nostre vite, ma quando si tratta di un’altra area della nostra relazione e di celebrare e adorare Dio per le sue scelte, so di essere combattuto. Immagino che anche voi vi sentiate così.

 

Celebrare ciò che Dio ha fatto

Un matrimonio sano e fiorente richiede questa essenziale disciplina spirituale: adorare Dio come Creatore e celebrare le sue scelte. Le Scritture ci chiamano ripetutamente ad adorare Dio mentre rimaniamo in soggezione davanti al suo mondo creato, ma quante volte ci ricordiamo di celebrare le sue decisioni creative nel nostro coniuge?

Non so se l’hai notato, ma ci sono alcuni aspetti di te che Dio ha creato in cui tu non hai avuto scelta. Ha determinato quanto saresti stato alto, se avresti avuto la tendenza a ingrassare, il tuo naturale grado di fisicità o atletismo, il colore dei tuoi occhi, il tono della tua pelle, la consistenza dei tuoi capelli, la forma del tuo naso e la dimensione delle tue mani. Tutte queste qualità sono scelte dal Creatore. Come puoi guardare un altro essere umano, tanto diverso quanto noi l’uno dall’altro, e non vedere la gloria di Dio?

 

“Un matrimonio sano e fiorente richiede di adorare Dio
come Creatore e di celebrare le sue scelte”.

 

Ecco un’attività divertente che ti incoraggio a fare (ma sii discreto!): prendi nota di tutti i diversi nasi che vedi oggi. È una richiesta strana, lo so, ma di tutti i miliardi e miliardi di nasi che ha creato, Dio ne deve ancora ripetere un solo modello. Non sono un otorinolaringoiatra ma quanto è incredibile il naso come aspetto della nostra fisicità? Pensa a tutto ciò che può fare. Immagina se il tuo naso fosse capovolto: non solo sembrerebbe molto strano, ma non potresti uscire sotto la pioggia.

Sebbene alcuni occidentali siano ossessionati dalla forma e dalle dimensioni del proprio naso e cerchino di modificarlo, non credo che molti matrimoni cristiani entrino in conflitto a causa di questa specifica parte del corpo. Tuttavia, non vale lo stesso per molti altri aspetti della nostra persona creata (e non sto parlando di parti del corpo).

 

Chi ha progettato il tuo coniuge?

Dio ha creato ogni aspetto della personalità del tuo coniuge; ha amministrato la scelta di ogni predisposizione, del tono di voce, della personalità innata, delle doti naturali e ha deciso se lui, o lei, sarebbe stato meccanico, analitico o relazionale. Né tu né il tuo coniuge avete scelto alcuna di queste qualità. Tu non ti sei svegliato a sei mesi e hai detto: «Penso che diventerò un ragazzo meccanico», e il tuo coniuge non ha stabilito a cinque anni: «Avrò un’inclinazione naturale per attività intellettuali».

Tutte queste scelte sono state fatte dal divino Artista che ha una creatività infinita. Tuttavia, ci sono momenti in cui, nel nostro egoismo, quando l’altra persona ostacola ciò che vogliamo, tutti noi vorremmo poterci sedere sul trono del Creatore e ricreare nostro marito o nostra moglie a nostra immagine (o almeno all’immagine di qualcuno con cui sarebbe più facile convivere). Il modo per combattere questo egoismo è tornare alla disciplina spirituale essenziale di adorare Dio come Creatore e celebrare le sue scelte. Quando dimentichiamo di farlo, ecco cosa tende ad accadere: le stesse differenze che ci hanno attratto verso il nostro coniuge durante il corteggiamento, ora ci irritano nel matrimonio.

Una volta stavo fornendo consulenza a una coppia di sposi, e la moglie era un tipo accademico. Amava i libri, l’apprendimento e la discussione di teorie intellettuali e filosofiche di alto livello. Suo marito era un uomo meccanico. Anche a lui piacevano i libri: solo per sostenerci delle cose! Quella donna era convinta che suo marito fosse inferiore a lei perché non amava leggere. Ora, la lettura è un’attività benefica? Certo che lo è, ma ella era così ossessionata dal tentativo di ricreare suo marito a sua immagine, con la sua personalità, i suoi doni, le sue inclinazioni e preferenze, che lo stava soffocando e stava causando un tremendo conflitto nella loro relazione.

 

Prima ancora che tu fossi nato

Citiamo versetti che celebrano la scelta di Dio nel crearci a sua immagine da prima della nascita, ma spesso nel matrimonio, in modi più o meno sottili, mettiamo in discussione il Creatore e quindi disonoriamo e manchiamo di rispetto a nostro marito o nostra moglie. Finiamo per criticare l’altro per scelte che non ha fatto.

La prossima volta che sei tentato di chiedere al tuo coniuge di cambiare in aree in cui il cambiamento semplicemente non è possibile, considera questi passi delle Scritture:

 

Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre.
(Salmo 139:13)

 

Così parla il Signore, il tuo redentore, colui che ti ha formato fin dal seno materno: Io sono il Signore, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho disteso la terra, senza che vi fosse nessuno con me. (Isaia 44:24)

 

Quando celebriamo Dio come Creatore nel nostro matrimonio, possiamo iniziare a guardarci l’un l’altro con meraviglia e gioia. Quando guardi il tuo coniuge e vedi la gloria del Creatore, ti senti benedetto da come lui o lei è diverso, sei stupito e rispettoso delle esperienze e delle prospettive che il tuo coniuge ha portato nella tua vita, che non avresti mai avuto senza questa persona, e cerchi modi per comunicare il tuo apprezzamento e la tua gratitudine.

 

“Quando celebriamo Dio come Creatore nel nostro matrimonio,
possiamo iniziare a guardarci l’un l’altro con meraviglia e gioia”.

 

Dove nel tuo matrimonio ti lamenti contro il Creatore e ti dici che saresti stato un creatore migliore nel progettare il tuo coniuge? Quando critichi tuo marito o tua moglie per le scelte che Dio ha fatto? Questo tipo di atteggiamento non porta mai alla stima e all’onore del coniuge; non si traduce mai in unità, comprensione e amore.

 

Il bellissimo, scomodo piano di Dio

1 Corinzi 12 parla della varietà dei doni spirituali e della necessità della diversità nel corpo di Cristo e lo stesso principio può essere applicato al tuo matrimonio. L’obiettivo di Dio nel matrimonio non è l’uniformità; il suo obiettivo è l’unità. L’unità è ciò che persegui di fronte alla differenza. Il piano buono e bello di Dio è quello di mettere accanto a te nel matrimonio qualcuno che è diverso da te e non vede il mondo come lo vedi tu. Questa è una buona cosa che Dio fa per farti maturare e farti dipendere sempre più da lui.

 

Quando affronti le differenze e le scelte creative che Dio ha determinato nel tuo coniuge da prima che nascesse, tratta tuo marito o tua moglie con apprezzamento e grazia. Non umiliare e non criticare l’altro per scelte che non ha fatto. Quando dimentichi di adorare Dio come Creatore e di celebrare la sua abilità artistica, la natura peccaminosa passa automaticamente a maledire l’opera del Creatore. Se pensi che saresti stato un creatore migliore di Dio, non tratterai mai il tuo coniuge con stima e rispetto, forgiando un matrimonio in cui siano l’unità, la comprensione e l’amore.

Quando celebri la creatività di Dio e il modo in cui ha formato il tuo coniuge e ha unito entrambi per la sua gloria e per il tuo bene, smetti di essere irritato dalle differenze e inizi a celebrare come queste hanno migliorato la tua vita. Di conseguenza, non solo darai spazio ai doni e alle prospettive uniche del tuo coniuge, ma lo onorerai in quello che fai e dici, anche (e soprattutto) nei momenti in cui saranno affrontate le tue differenze.

 

 

Traduzione a cura di Ninfa Lo Vico e Christian Tursi

 

 

Tematiche: Donne, Matrimonio, Santificazione, Uomini, Vita Cristiana

Paul D. Tripp

Paul David Tripp 

È pastore, scrittore e conferenziere. E’ presidente di Paul Tripp Ministries, la cui missione consiste nell’applicare la potenza trasformatrice di Gesù Cristo alla vita quotidiana. Questa visione lo ha portato a scrivere 17 libri sulla vita cristiana, a realizzare 14 serie di insegnamenti e a viaggiare in giro per il mondo per parlare come oratore di conferenze. La passione che motiva Paul nel suo ministero è aiutare le persone a capire come il vangelo di Gesù Cristo offra speranza concreta in tutte le circostanze che le persone vivono in questo mondo travagliato.

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