Il vaccino per il COVID-19 è il marchio della bestia?

 

Mentre i vaccini per il COVID-19 venivano sviluppati in laboratorio, e ancora di più ora che vengono distribuiti, sappiano che alcuni cristiani perplessi sugli sviluppi hanno sollevato delle domande. Alcune di queste sono di natura medica :“Impedirà realmente di contrarre il virus? Vi sono effetti collaterali dannosi?.” Altre domande, invece, sono di natura etica :“Cosa facciamo se non siamo d’accordo con le fasi di sviluppo del vaccino? Come dovremmo reagire se qualche parte della procedura di sperimentazione è in conflitto con i nostri principi morali?”.

 

Il vaccino COVID-19: una preoccupazione teologica?

Ci sono sicuramente domande che devono essere considerate dal punto di vista teologico; ed è ad una di queste domande che spero di rispondere oggi. Il vaccino COVID-19 potrebbe essere “il marchio della bestia” (vedi Apocalisse 13:15-18)?

Per rispondere quindi a questa domanda consideriamo ciò che le Scritture dicono sul marchio.

 

Chi (o che cosa) è la “Bestia”?

Prima di poter commentare la natura del marchio dobbiamo prendere in considerazione, in maniera dettagliata, la seconda bestia in Apocalisse 13. Sia che consideriamo la bestia in senso allegorico, metaforico, o come un individuo che realmente salirà al potere, l’idea chiaramente presente è che non può essere separata dalla seconda bestia. Questo pensiero è presente a prescindere da come si interpreta l’Apocalisse: la bestia è principalmente interessata all’adorazione.

In Apocalisse 13:12-14 vediamo la bestia promuovere in modo attivo il culto idolatrico. La bestia usa la sua autorità per costringere l’adorazione (Apocalisse 13:12); e usa un meraviglioso e miracoloso potere per invogliare la gente all’adorazione (Apocalisse 13:13-14). Che sia per mezzo della costrizione o della persuasione, lo scopo della bestia rimane lo stesso: ottenere l’adorazione dal popolo. Essa li induce persino a erigere un idolo della prima bestia come punto centrale della loro adorazione.

 

Tutto riguarda l’adorazione

Allo stesso modo, la seconda bestia lavora per impedire l’adorazione esclusiva a Dio. Come per la promozione del culto idolatrico, la seconda bestia usa più mezzi per impedire l’ adorazione esclusiva a Dio. In Apocalisse 13:15 vediamo una forma più diretta e attiva di persecuzione. Coloro che rifiutano di adorare la prima bestia vengono messi a morte. In Apocalisse 13:16-17  la pressione è meno immediata ma altrettanto pericolosa. Invece della violenza vera e propria, viene usata la pressione sociale ed economica per influenzare le persone.

 

Questa seconda bestia cerca di tentare o costringere le persone ad adorare la prima bestia

 

La relazione tra la seconda bestia e l’adorazione non si vede solo in Apocalisse 13. La connessione è confermata in Apocalisse 14:9-11; 16:2; 19:20 e Apocalisse 20:4. Possiamo quindi affermare con sicurezza che l’obiettivo primario della seconda bestia è l’adorazione. Questa bestia cerca di tentare o costringere le persone ad adorare la prima bestia; essa cerca anche di forzare o costringere alla sottomissione coloro che adorano esclusivamente Dio.

 

Cos’è il “Marchio della Bestia”?

Ora consideriamo la sua natura. Il marchio della bestia, il suo numero e il suo nome sono interscambiabili; Questo perché, come vediamo in Apocalisse 13:17-18 e Apocalisse 14:9-11, il marchio è una rappresentazione del nome, e nello stesso modo lo è anche il numero. Nonostante le loro diverse forme, tutti e tre rappresentano la stessa cosa: l’identità della seconda bestia. Portare il marchio, quindi, significa essere identificati con la bestia.

Come la bestia deve essere concepita alla luce dell’adorazione, stessa cosa vale per il marchio che deve essere visto in questi termini, in quanto identifica le persone con esso.

 

Portare il marchio significa essere identificati con la bestia

 

In Apocalisse 13 il marchio della bestia, dopo essere stato introdotto, viene menzionato cinque volte. Quattro di questi riferimenti definiscono un gruppo di persone con due caratteristiche: ci sono “le persone che portavano il marchio della bestia e adoravano la sua immagine” (Apocalisse 16:2), e poi ci sono “quelli che non avevano adorato la bestia o la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla fronte o sulle mani” (Apocalisse 20:4).

 

Il marchio della bestia è saldamente legato al culto idolatrico

 

Non c’è una via di mezzo, non esiste alcuna categoria per le persone che ricevono il marchio ma non adorano, quelli che ricevono il marchio sono quelli che adorano la bestia; le due cose sono legate insieme.

Anche Apocalisse 15:2, l’unico versetto che menziona il marchio senza dichiarare immediatamente se gli individui a cui ci si riferisce abbiano o meno adorato la bestia, ambienta una situazione che ruota intorno all’adorazione. Il marchio della bestia è saldamente legato al culto idolatrico.

 

Non si può essere marchiati inconsapevolmente dalla Bestia

Non c’è nemmeno bisogno di temere di portare accidentalmente o inconsapevolmente il marchio. Di questo possiamo esserne sicuri per due ragioni; In primo luogo il marchio, che è il nome della seconda bestia, rappresenta l’identificazione con essa; in altre parole, il marchio della bestia è portato da coloro che adorano la prima bestia o la sua immagine. Finché la vostra vita è libera dal venerare altri idoli non c’è bisogno di temere di aver ricevuto il marchio.

 

La Scrittura è chiara: coloro che appartengono a Dio non riceveranno il marchio

 

In secondo luogo, la Scrittura è chiara sul fatto che, coloro che appartengono a Dio non riceveranno il marchio. In Apocalisse 14:9-11 vediamo che tutti coloro che ricevono il marchio sono destinati al tormento e all’ ira. Questo contrasta nettamente con la vita abbondante e l’amore che i cristiani si aspettano. Per natura, siamo stati oggetto dell’ira di Dio (Efesini 2:3), ma ora aspettiamo di ricevere il suo riposo (Ebrei 4:9-11). I credenti possono aspettarsi con fiducia un’eternità alla presenza del nostro Signore (Apocalisse 21:3).

Ciò a cui sono destinati i credenti, e a cui sono destinati coloro che portano il marchio della bestia, non potrebbe che essere più diverso. Questo è ulteriormente affermato da Apocalisse 20:4, coloro che non ricevono il marchio sono inclusi in ciò che l’Apocalisse chiama “la prima risurrezione”.

 

I credenti possono aspettarsi con fiducia un’eternità alla presenza di nostro Signore

 

Negli scritti di Giovanni ci sono due resurrezioni: la prima di vita e di vittoria (Apocalisse 20:4-6); e la seconda di giudizio e dannazione (Giovanni 5:28-29; Apocalisse 20:12-15). Se i credenti devono ricevere la vita eterna e non il giudizio finale, e chi porta il marchio non può ricevere quella vita, allora possiamo essere certi che nessun cristiano lo riceverà accidentalmente o inconsapevolmente.

 

Il vaccino COVID-19 è il marchio della bestia?

Con tutto ciò che abbiamo in mente riguardo al marchio consideriamo brevemente il vaccino. Per riassumere: il marchio della bestia non può essere separato dall’implicazione dell’ adorazione. Il vaccino sfida la tua fede? È possibile ricevere il vaccino senza adorare la bestia?

 

Il vaccino sfida la tua fede?

 

Il marchio della bestia è esplicito nel suo scopo di identificazione e idolatria; è il nome della seconda bestia, o una rappresentazione del suo nome, ed è portato da coloro che si sono riconosciuti con essa. Quindi dobbiamo chiederci:“ i vaccini COVID-19 portano un tale marchio unificato, chiaramente riconoscibile e identificativo con la bestia?”

Inoltre, l’Apocalisse insegna che nessun credente riceverà il marchio. Quindi non è qualcosa che potrebbero ricevere accidentalmente. Un vaccino è qualcosa che potrebbe essere dato a qualcuno senza la sua consapevolezza o il suo consenso?

 

L’idea che il vaccino COVID-19 sia il marchio della bestia è insostenibile

 

È valida la preoccupazione che il vaccino COVID-19 possa essere il marchio della bestia? Non credo che lo sia. Indipendentemente dal nostro modo di affrontare l’Apocalisse, alcune cose sono inseparabili dalla seconda bestia e dal suo marchio. Questi agiscono come criteri con cui possiamo misurare ogni possibile interpretazione. In base a questi criteri di valutazione, l’idea che il vaccino COVID-19 possa essere il marchio della bestia diventa insostenibile.

 

 

 

 

Tradotto da: Yuni Akermi

 

Tematiche: CoronaVirus

Daniel Abrahams

Daniel Abrahams

 

Si è laureato al Bible Institute of South Africa nel 2018. Attualmente presta servizio come stagista presso la Connect Church Meadowridge, con particolare attenzione al ministero dei giovani. Nel suo tempo libero ama imparare storia e geografia, così come impegnarsi con argomenti che rientrano nel genere fantasy.

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