La battaglia spirituale

 

 

La vita cristiana non è un parco divertimenti; è un campo di battaglia spirituale in cui le forze delle tenebre sono pronte a colpirci, cercando di ferirci. Il puritano William Gurnall disse che questa guerra è tanto seria da far sembrare il più crudele scontro tra eserciti di uomini un gioco tra bambini. A volte, quasi ce ne dimentichiamo; altre volte, non pensiamo ad altro. All’apostolo Paolo non piacevano questi due estremi: in Efesini 6, ci presenta un equilibrio adeguato della battaglia spirituale, in modo da aiutarci a non sottovalutarla né sopravvalutarla. Il modo in cui vediamo questa lotta è cruciale, poiché definisce il modo in cui la affrontiamo. Questo passaggio classico ce ne fornisce una visione panoramica e biblica, ci fornisce una nuova prospettiva che può trasformare drammaticamente le nostre vite, mostrandoci come affrontare correttamente questo grande conflitto.

 

Come credenti, il nostro primo passo per superare con successo la battaglia spirituale è quello di riconoscere la nostra debolezza e il grande potere del Signore. L’autosufficienza è assassina in questa lotta; la dipendenza da Cristo è fondamentale. Efesini 6:10-20 ci ricorda, ripetutamente, della nostra insufficienza. Abbiamo bisogno di forza (v.10), di armi (vv.11,14-17) e di comunicazione con il nostro Salvatore per potergli chiedere aiuto (vv.18-20). Questi mezzi non fanno parte di noi. Senza, non abbiamo la forza necessaria a schierarci contro i principati, le potestà, i dominatori di questo mondo di tenebra, né contro le forze spirituali del male. Se fossimo lasciati a noi stessi, saremmo ben presto disintegrati nel fuoco della battaglia. Siamo semplicemente incapaci di fronte a tutto questo. Tuttavia, Dio ama il Suo popolo, e non lo lascerà mai indifeso.

 

Lungo la parte restante del testo, Paolo ci chiama a rivestirci “della completa armatura di Dio”, e ne descrive le parti (vv.11-17; cfr. Romani 13:12; 2Corinzi 6:7; 10:4-5; 1Tessalonicesi 5:8). Come cristiani, abbiamo bisogno dell’intera armatura, poiché il nostro nemico è un avversario implacabile. Se Satana e i suoi scagnozzi non riescono a ferirci in una certa parte del corpo, mireranno a un’altra: se non riescono a colpire la nostra testa, proveranno a colpire il nostro cuore; se non riescono a colpire la nostra coscienza, proveranno a colpire le nostre emozioni. Mentre Satana e la sua squadra ci attaccano in vari modi, Dio ci fornisce una varietà di difese sufficienti a resistere a qualsiasi attacco. Ogni parte dell’armatura è un altro modo di rivestirsi di Cristo (Romani 13:12,14). William Gurnall disse: “Cos’è quest’armatura? È Cristo. Finché non si riveste di Cristo, la creatura è disarmata.”

 

Anche l’apostolo ci esorta a “stare saldi” (vv.11, 13, 14). Il cristiano è un uomo di guerra, e come bravo soldato del Signore Gesù Cristo, deve restare fermo nella propria posizione spirituale lungo il corso di tutta la sua vita. Il termine “stare saldi” significa “restare continuamente in posizione”. Ci dà l’idea di un soldato fermo e stabile, anche quando sotto un attacco feroce. Paolo, dunque, ci sta chiamando ad indossare l’intera armatura di Dio in modo che il diavolo non riesca a conquistare nemmeno un centimetro delle nostre vite, né a spingerci fuori dal cammino. In breve, nelle nostre vite dobbiamo aggrapparci alle solide fondamenta che Gesù ha già acquistato per noi. Dalle parole di Paolo si deduce chiaramente che la vita cristiana non può essere una continua sconfitta in cui il Diavolo ci trascina dove vuole. Nonostante a volte possa perdere qualche battaglia contro Satana, alla fine il credente sarà vincitore, poiché Colui che è in lui è più grande di colui che è nel mondo (1Giovanni 4:4).

 

Per finire, Paolo ci esorta a pregare (v.18). La preghiera non è una parte aggiuntiva dell’armatura, ma è il mezzo attraverso cui ogni pezzo è effettivamente applicato. Senza dubbio Paolo nomina la preghiera per ultima per darle enfasi. Il passaggio che inizia con “fortificatevi nel Signore” (v.10), finisce con una preghiera “con ogni preghiera e supplica” (v.18). La preghiera è la componente essenziale della nostra battaglia, perché rinforza ogni parte della nostra armatura. L’armatura di Dio non consiste in pezzi letterali che dobbiamo indossare; è composta da verità spirituali di cui il cristiano si appropria pregando. I cristiani devono indossare ogni giorno ogni parte dell’armatura, pregando e invocando il Comandante supremo per ricevere grazia e aiuto per il combattimento.

 

 

Pubblicato precedentemente in federiformata.com. Per gentile concessione

Tematiche: Battaglia spirituale

Joel Beeke

Joel Beeke
E’ presidente e professore di teologia sistematica e omiletica al Puritan Reformed Theological Seminary, pastore della Heritage Netherlands Reformed Congregation a Grand Rapids, Michigan, editor della Banner of Sovereign Grace Truth, direttore della Reformation Heritage Books, e vice-presidente della Dutch Reformed Translation Society. Ha scritto ben settanta libri.
Sposato con Mary hanno tre figli.

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