La mia lettura della Bibbia è piatta: cosa posso fare?

 

 

 

Trascrizione audio

 

Abbiamo superato il Natale e stiamo rapidamente entrando nel nuovo anno, il 2024, e per molti di noi questo significa un nuovo piano di lettura della Bibbia; proprio due lunedì fa siamo stati incoraggiati a rendere la lettura della Bibbia parte della nostra routine quotidiana, parlandone nell’episodio 2003. Tuttavia, è ovvio che quando incominciamo il nostro piano di lettura, l’obiettivo non deve essere quello di spuntare una casella ogni giorno, e credo che tutti noi lo sappiamo. Persino le cinquecento “precisazioni” della grammatica del Nuovo Testamento ci dicono che la Bibbia “intende avere un effetto sia pratico, sia emotivo, sia intellettuale sia sulla nostra condotta nella nostra vita di oggi”; questo era l’argomento della puntata 2002 di due settimane fa.

 

La lettura della Bibbia significa impegnarsi con la preziosa parola di Dio in modo profondo, stimolante, capace di cambiare il corso della vita, e ciò rappresenta una sfida per la nostra lettura della Parola, perché quando entriamo nel nostro solito ritmo quotidiano, con il passare del tempo ci accorgiamo, pur leggendo le cose più preziose dell’universo, di non provare nulla ed in fine, i nostri cuori si spengono. I nostri affetti spirituali diventano piatti. Come uscire da questa routine noiosa e far ripartire l’impegno del nostro cuore con la Parola di Dio?

 

In molti ci hanno posto questa domanda, tra cui un ascoltatore anonimo che scrive questo: “Pastore John, salve e grazie per questo podcast, la mia domanda è questa: “Cosa succede se leggo la mia Bibbia ma non provo alcun sentimento nel mio cuore che corrisponda al valore, alla preziosità, alla bellezza e al piacere di ciò che quelle parole dovrebbero comunicare alla mia anima? C’è qualcosa che posso fare dopo, o devo semplicemente aspettare che tale esperienza, a un certo punto, mi si presenti nel futuro?”.

 

Sono molto felice di questa domanda, perché è qualcosa a cui ho pensato recentemente mentre meditavo un paragrafo del libro dei Proverbi, e credo che questa parte del libro dei Proverbi sia stata introdotta dallo scrittore ispirato proprio per rispondere a una domanda come questa. La pagina è quella di Proverbi 22:17-24:22; fate una pausa se volete andare a prendere la vostra Bibbia, perché tutto quello che ho da dire lo prenderò da circa tre versetti in Proverbi 22:17-18.

 

Bene, ora avete la vostra Bibbia e il paragrafo che va da Proverbi 22:17 a Proverbi 24:22; dunque, se guardate alla fine di Proverbi 22:20 c’è scritto: “Non ho forse scritto per voi trenta consigli?”. Ora, questi trenta versi sono raggruppati in Proverbi 22:17-24:22, e alcune Bibbie suddividono le varie sezioni in gruppi, mentre altre suddividono per voi i vari temi. Ogni volta che inizia un nuovo tema inizia un nuovo proverbio, e all’interno di questa raccolta ce ne sono trenta.

“Questo testo è la Parola di Dio per voi: Applica il tuo cuore”

 

Il versetto 17 è quello in cui iniziano i proverbi e recita così: “Porgi l’orecchio e ascolta le parole dei saggi,”; perciò, questi proverbi vengono solitamente denominati “Parole dei saggi”. Ciò che è così importante è che i primi due versetti, o forse i primi tre versetti, di questo nuovo gruppo di trenta consigli siano stati scritti proprio per rispondere alla domanda che ci è appena stata posta: Come si ascoltano e come si percepiscono queste parole in modo appropriato?

 

 

 

Risposta ispirata

 

Proseguendo, leggiamo i versetti 17 e 18: “Porgi l’orecchio e ascolta le parole dei saggi, e applica il cuore alla mia scienza; 18 ti sarà dolce custodirle in cuore, e averle tutte pronte sulle tue labbra.”. Dunque troviamo due aspetti.

 

La prima frase afferma: “Tendi l’orecchio e ascolta le parole dei saggi”. È chiaro che il punto è questo: le parole vengono pronunciate e bisogna chinarsi – letteralmente “inclinare l’orecchio”; Dunque, cosa facciamo quando non riusciamo a sentire? In un certo senso ci chiniamo, ci avviciniamo di più.

 

Lo facciamo anche con la nostra attenzione perché se state leggendo delle parole o le state ascoltando, e quest’ultime stanno scorrendo, lui vi sta dicendo: “Non lasciatele passare, non lasciate che nessuna delle parole sfugga, ma prestate un’attenzione meticolosa, accurata, attenta alle parole stesse, affinché le parole” – riga successiva – “formino la conoscenza nella vostra mente”, dopodiché, la frase successiva ci dice questo: “e applica il tuo cuore alla mia conoscenza”.

 

La conoscenza è ciò che si forma nella mente, essa è un’idea, una comunicazione di qualcosa di valido o prezioso, di importante o saggio che Egli vi darà attraverso il mezzo delle parole che colpiscono il vostro orecchio, entrano dentro producendo conoscenza. Ecco che si arriva al dunque, Egli dice di “applicare il tuo cuore alla mia conoscenza”, l’effetto? “Sarà piacevole”. Il cuore è l’organo della gioia, del piacere.

 

Ecco la domanda:” Come posso provare piacere, assieme ad un’adeguata adorazione e apprezzamento, stima e amore, accoglimento e soddisfazione, diletto, in ciò che sto percependo attraverso le parole? Egli dice:” Il modo per farlo è applicare il tuo cuore”.

 

Adesso parlerò solo per un minuto o due di cosa questo significhi, ma sappiate che questo scrittore, questo scrittore ispirato, sta rispondendo alla vostra domanda. C’è forse qualcosa che possiate fare per passare dalle orecchie che ascoltano le parole e dalle menti che cercano la conoscenza ai cuori che sperimentano la piacevolezza di ciò che è dentro di essi? C’è qualcosa che potete fare? La sua risposta è sì, e le parole che usa sono queste: “Applica il tuo cuore a ciò che il tuo orecchio ha sentito e alla conoscenza che si sta formando nella tua mente”.

 

Come fare leva sul cuore

Cosa significa questo? Ho qui davanti agli occhi, sul mio schermo, la parola tā-šîṯ, che in ebraico significa “applicare”; la frase completa significa “il tuo cuore si applica” o, letteralmente, “il tuo cuore mette” o “pone” o “sta” o “colloca”.

 

Dunque, si prende il cuore e lo si pone, cioè lo si colloca in ciò che si è visto con gli occhi o sentito con le orecchie. Si spinge il naso del cuore nella bellezza della conoscenza, e se il cuore non sente nulla, si dice al cuore: “Cuore, sveglia”. Si prende il cuore e lo si applica, lo si spinge, lo si colloca nella conoscenza, perciò spingete su di esso. C’è qualcosa che si può fare.

 

Facciamo solo questo esempio: supponiamo che vogliate assaggiare una bistecca, la sentite sfrigolare sulla griglia quindi uscite, dopodiché i vostri occhi la vedono sfrigolare sulla griglia. Se vi avvicinate abbastanza, il vostro naso potrà sentire l’odore della bistecca che sfrigola sulla griglia, ma nella vostra bocca non c’è ancora il sapore di quella bistecca. C’è qualcosa che si può fare?

 

Questa è la domanda: è proprio questa la domanda! C’è qualcosa che potete fare con la bistecca di Dio, con la bistecca di Cristo, con la bistecca della salvezza, con la bistecca della parola di Dio, la parola del Dio creatore eterno? C’è qualcosa che si può fare per gustarla? Sapete qual è la risposta? Si prende un coltello e se ne taglia un pezzo, lo si mette in bocca e si mastica e rimastica, infine, si deglutisce e si assaggia; e poi dirai al tuo cuore: “Mangia, cuore. Mangia, cuore”.

 

I diamanti si nascondono alla vista dell’occhio

Fatemi fare ancora qualche esempio: sto andando in chiesa, è ottobre e le foglie degli alberi del mio quartiere sono incredibilmente luminose di giallo e arancione e il sole splende, ed è stato un ottobre più mite del solito quindi, ci sono quindici gradi. Le foglie vibrano ed è assolutamente stupefacente.

 

“Non dire che non sei in grado di percepire la bellezza della conoscenza di Dio racchiusa nella Bibbia”

Eppure sto andando in chiesa a un incontro di preghiera, e non mi accorgo di nulla; I miei occhi lo vedono ma io no. Cosa deve succedere? Faccio una pausa, è la grazia di Dio che mi fa fare una pausa. Questo piccolo podcast proprio qui mi fa fare una pausa, e lo si guarda, lo si guarda davvero. Ti avvicini e dici: “Cuore, questo è arancione mentre quest’altro è giallo, erano verdi ed ora sono arancioni, gialli e dorati, e il sole li sta rendendo luminosi, e ti stanno salutando con la brezza, e Dio sta cercando di attirare la tua attenzione e dirti: “La gloria di Dio sta brillando qui, guarda bene” e si spinge il naso del cuore verso l’albero.

 

Qualche giorno fa, quando sono tornato a casa, ci sono stati due o tre pomeriggi così straordinari che ho guardato fuori dalla finestra e ho detto: “Wow”, così mi sono alzato e sono sceso, per poi andare sotto l’albero e guardare in alto; dopodiché, mentre attraversavo la strada e guardavo indietro ho tirato fuori la macchina fotografica e ho cercato di fare qualche scatto diverso infine, ho girato intorno al lato della casa per vedere come appariva da quell’angolazione; ed è proprio questa la spinta del cuore verso l’oro della rivelazione naturale.

 

Fate la stessa cosa con la Parola di Dio, vi viene offerto un diamante ma voi pur vedendolo non lo percepite. Allora rivolgete al vostro cuore queste parole: “Cuore, muoviti intorno a questo diamante. Guardalo da quel lato e guardalo da quell’altro”.

 

Il discorso del cuore come discorso di Dio

Quando una persona nata di nuovo sta leggendo in Proverbi 22:17 “Applica il tuo cuore a questa conoscenza, applica il tuo cuore, applica il tuo cuore”, non può fare a meno di trasformarlo in preghiera. Quando, al tuo cuore, stai predicando e stai dicendo: “Forza, cuore, svegliati, dai cuore guarda questo, dai cuore senti questo, questo è bello. Svegliati o cuore”, istintivamente state pregando e non state solo parlandogli, come effettivamente state facendo come il testo dice di fare: “Applica il tuo cuore”. Dunque, state anche pregando: “Dio, Dio, aiutami. Dio, apri i miei occhi”.

 

Quindi, posso suggerirvi che, anche se state ascoltando questo testo in questo momento e dite: “Ci ho provato e non funziona”, o “Non so nemmeno di cosa state parlando”, posso insistere con voi? Posso supplicarvi? Forse siete talmente inesperti che avete bisogno di fare pratica; per favore, non arrendetevi, non dite che non siete in grado di percepire la bellezza della conoscenza di Dio contenuta nella Bibbia e la conoscenza delle Sue vie. Questo testo è la Parola di Dio per voi: “Applica il tuo cuore”.

 

 

 

Traduzione a cura di Yuni Akermi

 

Foto di Jessica Mangano su Unsplash

 

Tematiche: Bibbia, Domande dei lettori al pastore John Piper, Incoraggiamento ed esortazione

John Piper

John Piper

È il fondatore di Desiring God, per il quale ricopre anche il ministero di insegnante, inoltre, è il rettore del Bethlehem College & Seminary. Ha servito per trentatré anni come pastore presso la chiesa battista Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, in Minnesota e ha scritto più di cinquanta libri, tra cui e Non sprecare la tua vita (Ed Coram Deo), Rischiare è giusto (Ed Coram Deo), Coronavirus e Cristo (Ed Coram Deo), Stupefatto da Dio (Ed Coram Deo) e Desiderare Dio.

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