Perché bisognerebbe leggere continuamente la Bibbia?

 

Se ogni anno torniamo alle Scritture, saremo più preparati a vedere ciò che è stato da sempre

Non sono cresciuto andando in chiesa ogni settimana; i miei genitori non facevano la preghiera familiare tutte le sere o almeno da quando io ne abbia ricordo. Nessun degli adulti attorno a me leggeva la sua Bibbia in modo evidente, ma anche da bambino sapevo che mia nonna (per noi “nonnina”) lo faceva.

 

Uno dei miei primi ricordi è quello in cui andai con mia madre in una legatoria per ritirare la Bibbia della mia nonnina alla quale era stata messa una nuova copertina. Non sapevo cosa fosse una rilegatura, ma avevo capito che la sua copertina si era logorata perché era stata molto usata e quella consapevolezza doveva essersi assestata nel profondo dentro di me, poiché conferiva un rispetto per la lettura della Bibbia che allora non potevo spiegare.

 

All’età di 16 anni, iniziai ad andare in chiesa e ad un campo Fuge nel Tennessee (Centrifuge), risposi a un invito e poco dopo iniziai a prendere una semplice ma ferma abitudine di leggere la Bibbia: era il 1993. Potevo provare a fingere di leggere ogni giorno senza problemi, ma sarebbe stata solo una finzione. Eppure, dopo un quarto di secolo di lettura semi-disciplinata, ho imparato a valutare il beneficio della lettura della Bibbia a lungo termine e voglio meditarlo qui per incoraggiare altri lettori occasionali.

 

Perché rileggerla più volte?

Che senso ha leggere e rileggere la Bibbia nell’arco della propria vita? Perché c’è un valore particolare nell’investire così tanto tempo, la lettura è davvero la cosa più preziosa che abbiamo più di qualche attività orientata verso l’esterno?

 

Per dirne una, l’esperienza quotidiana di vivere come un semplice pellegrino in questo mondo ha un effetto calcificante sulle nostre menti. “Calcificazione” potrebbe non essere una parola che usiamo spesso, ma i chirurghi vascolari e gli idraulici la usano regolarmente. La calcificazione si riferisce alla costrizione che si verifica nel tempo. Dopo 30-40 anni, è probabile che un tubo da un quarto di pollice o le arterie abbiano una capacità ridotta a causa dell’accumulo di “sostanze” all’interno.

È lo stesso con le nostre menti e i nostri cuori.

 

Semplicemente vivendo nel nostro mondo, accumuliamo molte sostanze. Considera la tua settimana tipo: quante conversazioni denigratorie senti? Quante osservazioni sarcastiche? Quante scene allettanti vedi in televisione, nei film, nelle ricerche sul web, ecc.? Quanti pensieri egoisti combatti, alcuni che vinci e altri che perdi? Discussioni, frustrazione, sentimenti feriti, bambini che non vogliono stare a letto, liti tra automobilisti, discussioni con il coniuge, con i tuoi clienti, per non parlare delle cose banali che attirano la nostra attenzione.

 

Che effetto hanno su di te queste situazioni? In che modo ti portano a lottare con gratitudine? In che modo influenzano la tua contentezza? Come modellano la tua devozione? Cosa fanno alla tua adorazione? Al tuo cuore? Ecco che sviluppare un’abitudine della lettura a lungo termine della Bibbia diventa vitale. Essere regolarmente esposti alla Parola di Dio ci ricorda ciò che Dio dichiara essere vero e lo trasforma sulla nostra esperienza nel mondo.

 

Ciò che ci circonda ci modella velatamente in modi che non sempre possiamo apprezzare o riconoscere. Lentamente, andiamo alla deriva. La lettura regolare della Bibbia funge da àncora alla realtà suprema. Serve anche come purgante per una mente saturata dal mondo. Leggere la Bibbia in modo regolare ci ricorda continuamente le minuziose opere di provvidenza di Dio, l’attuale Signoria di Gesù e la vera guida dello Spirito.

 

Leggila tutta

Trascorri del tempo nelle narrazioni storiche dell’Antico Testamento e ti renderai conto delle grandi conseguenze a lungo termine del flirtare con strutture di potere mondane. Torna spesso alla letteratura sulla saggezza per ricordare regolarmente che questo mondo e tutte le sue belle cose sono davvero temporanei. Sviluppa l’abitudine di leggere i Salmi per arricchire ed espandere la tua visione e il tuo vocabolario di preghiera. Vai spesso ai Profeti per vedere le conseguenze dell’ignorare o opprimere la vedova, lo straniero o il povero.

 

Leggi spesso i Vangeli per contemplare chiaramente Gesù ed essere trasformato nella Sua immagine. Vai alle Epistole per ricordare come vivere in modo sano nelle nostre case, nelle nostre chiese, le nostre conversazioni, per suscitare la nostra fede, per orientare la nostra speranza. Leggi l’Apocalisse per anticipare la cena delle nozze dell’Agnello.

 

Cosa accadrebbe se permettessimo regolarmente all’acqua pura della Parola di saturare e purificare le nostre menti?

 

Noi cambiamo in continuazione, ma la Parola no

Quali sono i motivi per cui molti cristiani sviluppano un modello di lettura della Bibbia per tutta la vita? Una ragione è così ovvia che potremmo anche non considerarla – non siamo le stesse persone che eravamo l’ultima volta che abbiamo letto la Bibbia e quindi il nostro incontro con la Parola immutabile è vitale. Come minimo, avremo semplicemente guadagnato “chilometri” nel cammino. Le cose che non eravamo preparato a cogliere o a conoscere in una fase precedente della vita, ora emergono.

 

Gli adolescenti potrebbero non apprezzare la celebrazione delle benedizioni dell’antico che sembra così lontano, ma passaggi così attirano l’attenzione di un quarantenne. Per un single ventenne che legge la Bibbia, i passaggi che celebrano il matrimonio non sono meno veri ma forse più opachi che non leggerli dopo il primo anno di matrimonio o dopo il 21° anno di matrimonio. Man mano che si acquisisce esperienza nel proprio lavoro e si ricevono promozioni e maggiori responsabilità, occorre ricordare continuamente che la chiamata primaria è negare sé stessi, prendere la propria croce e seguire Gesù. È necessario ricordare che per i leader il percorso del servizio è realmente la vera via.

 

Questi sono esempi puramente rappresentativi. Non voglio suggerire che la Bibbia sia modellata dalla nostra stessa lettura, ma solo che quando torneremo alle Scritture dopo anni e decenni, probabilmente saremo più preparati a vedere ciò che c’è stato da sempre.

 

Anche la nostra conoscenza della Scrittura è in continua evoluzione. Consentitemi di parlare francamente come uno incaricato dell’istruzione della Parola di Dio ad altri incaricati – a studenti evangelici e seminaristi, insegnanti, professori e pastori di tutti i tipi. Poiché la nostra chiamata ci mette regolarmente a contatto con la Bibbia, dobbiamo essere particolarmente cauti nel non appoggiarci sulla nostra formazione e sulle esperienze passate evitando nuovi confronti con la Parola stessa. Queste letture passate ci hanno formato per essere ciò che siamo oggi, ma “corriamo verso la mèta” (Fil 3:14).

 

Dobbiamo abituarci a leggere la Bibbia nel tempo per assicurarci di sottometterci sempre alla Parola di Dio che cerca e penetra. Lui desidera usare la nostra lettura disciplinata e continua per la bellezza della sua sposa e il bene del prossimo. Preghiamo che la nostra teologia si approfondisca sempre più e i nostri cuori vengano plasmati secondo la gloria di Dio ad ogni passaggio successivo.

 

Leggi, non sfogliare e prendi nota

Naturalmente uno dei principali ostacoli alla lettura continua della Bibbia è in realtà la lettura e non semplicemente l’utilizzo di alcune parole chiave per rinfrescare la nostra memoria sfogliando il testo. Una strategia che mi ha aiutato in questo senso è quella di leggere ad alta voce, spesso sotto voce, con una matita o una penna a punta extra fine in mano. Non seguo un modo prestabilito per evidenziare la mia Bibbia (sebbene gli insegnanti di studio induttivo della Bibbia abbiano sviluppato degli approcci utili) ma prendo appunti a margine, identifico idee chiave o seleziono passaggi per la memorizzazione che oggi attirano la mia attenzione.

 

Mantenendo queste note ora, comincio a leggere avendo un livello di attenzione più profondo, che va dalla lettura alla meditazione e questo approccio mi aiuta ad ascoltare ciò che lo Spirito sta dicendo, attraverso questo passaggio, alla mia situazione attuale. Inevitabilmente, tuttavia l’approfondimento di oggi lo dimenticherò, ma la prossima volta che sfoglierò la mia Bibbia evidenziata, leggendo di nuovo questo testo, avrò modo di attivare i miei ricordi.

 

Ricordo uno studente particolarmente diligente che mi chiese come poteva imparare a conoscere l’argomento centrale di ogni capitolo della Bibbia. Ricordo di avergli risposto qualcosa del genere: “beh, potresti memorizzare tutti i 1.189 capitoli della Bibbia oppure potresti leggerla per i prossimi 20 anni e anche quello funzionerebbe bene”. A distanza di cinque anni da quella risposta, non ho ancora cambiato opinione. La domanda dello studente fu schietta. Sono sicuro che voleva approfondire la sua conoscenza biblica. Quello che volevo che vedesse, quello che voglio che tu veda, e quello che devo ricordare è che Dio ha scelto di santificarci nel tempo. La lettura della Bibbia a lungo termine fa parte di quel percorso di santificazione.

 

La Bibbia recuperata della mia nonnina ora appartiene a me. È rimasta non letta in un armadietto cinese nel mio seminterrato. Questa Bibbia di riferimento Scofield King James nera e spessa mostra tutti i segni di una vita di lettura della Bibbia. Le parole sono sottolineate, i paragrafi evidenziati, sicuramente queste sono note attraverso cui voleva comprendere i suoi errori/dubbi.

 

Non so cosa significhino queste note e sottolineature, ma lei lo ha fatto, e una vita di lettura della Bibbia l’ha plasmata profondamente. Sebbene rigenerata, le sue pagine invecchiate testimoniano il ricordo di una vita trascorsa a leggere la Parola di Dio.

 

Qualche volta, quando leggo una delle mie Bibbie più vecchie, mi chiedo se un giorno i miei nipoti sfoglieranno le sue pagine, affascinati dai miei appunti e dai miei scarabocchi. Se lo faranno, spero che riusciranno a ripensare a un nonno che ha modellato la fede, la speranza e l’amore di cui queste pagine sono testimoni. Spero lo stesso per te.

 

 

(Traduzione a cura di Maddalena Bennardo)

 

Tematiche: Bibbia, Studio e disciplina

Joseph C. Harrod

Joseph C. Harrod

Professore assistente di Biblical Spirituality (Spiritualità Biblica); Vicepresidente associato di Institutional Effectiveness (l’efficacia istituzionale)

Harrod ha iniziato a servire il Southern Seminary nel 2008 come direttore dell’ Institutional Assessment (valutazione istituzionale). Nel 2015 è diventato vicepresidente associato per Institutional Effectiveness e assistente professore di Biblical Spirituality. È membro dell’Andrew Fuller Center for Baptist Studies e membro della Evangelical Theological Society.

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