Un futuro a pezzi

 

L’altra “metà” del cielo. Al pari di ogni liceale o studente universitario, anch’io sognavo di trovare la ragazza giusta con la quale trascorrere il resto della mia vita. Le qualità che andavo cercando mi sembravano, tutto sommato, ragionevoli: la volevo intelligente, spigliata, bellissima, con una personalità vincente, abbastanza cieca da considerarmi il numero uno e impegnata in un cammino esaltante con Dio.

Eppure per molti miei coetanei tali sogni si trasformarono in incubi. Il sesso prima del matrimonio li avrebbe sollevati all’altezza di una folle euforia, solo per lasciarli schiantare a terra di lì a poco, compromettendo seriamente le loro possibilità di godere di un matrimonio puro ed emozionante, per non dire durevole.

Cosa accade dopo il sesso? E’ possibile che azioni compiute in modo avventato possano rovinare un futuro ricco di promesse?

La risposta è purtroppo affermativa in molti casi. Dobbiamo capire che le nostre azioni hanno delle conseguenze. Una carica esplosiva armata oggi può detonare nel momento più inopportuno domani, e lasciare dietro di sé ben poco di quel che prometteva essere così bello e giusto. Allo stesso modo il sesso prima del matrimonio porta in sé un pesante retaggio di sfiducia nella vita della coppia che spesso si conclude con il divorzio.
E’ superfluo ricordare che la pratica si trasforma spesso in abitudine e che, quindi, una persona che ha rapporti sessuali al di fuori del matrimonio cadrà facilmente nel tranello di continuare ad averne. Anche se la notizia di un adulterio coglie sempre un po’ di sorpresa quanti la apprendono, è molto probabile che le persone coinvolte avessero in realtà già un’abitudine radicata in tal senso, mentale o fisica che fosse. Spesso l’iniziale gusto per la mela rubata del sesso porta ad uno stile di vita di disubbidienza non palese: la prima esperienza, o il primo pensiero, ne suscitano un altro e un altro ancora, finendo per tacitare la coscienza e indebolire la volontà.

Il problema principale della promiscuità è che conduce alla rovina eterna. In 1 Corinzi 6:9-10, Paolo afferma che gli ingiusti non erediteranno il regno dei cieli:

Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.

 

Certo potresti ingannare gli altri, ma non riusciresti mai ad ingannare Dio; perciò evita di ingannare te stesso. Il peccato conduce alla condanna e, anche se è vero che ogni uomo ha peccato e merita l’inferno, qui Paolo sta stillando una lampante classifica delle dieci tentazioni più comuni cui i Corinti si trovavano esposti e, a quanto pare, la loro cultura era molto simile alla nostra.

Dio, però, è in grado di cambiare anche una vita improntata alla promiscuità sessuale. Infatti, dopo aver elencato una serie di categorie di persone che non entreranno nel cielo, Paolo prosegue dicendo:

E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
(1 Corinti 6:11)

 

Ecco la nostra speranza: anche dopo essere stati intrappolati nella rete della concupiscenza, possiamo avere un’opzione diversa da quella di condurre una vita piena di peccato, e quell’opzione è Cristo. Non è una frase fatta affermare che Egli ci può liberare e, se pure da questa parte del cielo un cristiano non raggiungerà mai la perfezione, tuttavia la sua vita può subire un capovolgimento in Cristo che lo porterà ad esclamare: “Ero così, ma grazie a Gesù non lo sono più!”.

Dio ti lava, ti santifica e ti giustifica; proprio ciò di cui hai bisogno per essere affrancato dal dominio dittatoriale dei tuoi desideri iniqui ed assicurarti il cielo.

 

Nell’atto di lavarti, Dio sta di fatto perdonando i tuoi peccati e rimovendo la tua colpa. Grazie alla morte di Cristo, Dio annulla la tua colpa e ti da un cuore nuovo. La colpa non è solo un sentimento; è qualcosa di reale. Perciò anche se la rimozione del senso di colpevolezza porterebbe giovamento, il problema di base sta nella colpa reale.

Nel santificarti, Dio “ti mette da parte” come sua esclusiva proprietà e per la propria personale utilità, e ti trasforma a Sua immagine per mezzo dello Spirito Santo che infonde in te. E’ come se Dio stampigliasse il Suo nome sulla tua fronte per rendere evidente a tutti che sei suo figlio per sempre.

 

Dio giustifica tutti coloro che vengono a Lui. Anche se sei un peccatore, tu puoi essere dichiarato giusto ai Suoi occhi, non per ciò che hai o non hai fatto, ma unicamente sulla base di ciò che Gesù ha fatto. La Sua morte è stata accettata al posto della tua e tu sei giustificato per la fede nell’opera di Cristo e non per le tue opere.

Sarebbe disonesto da parte mia affermare che la pratica sessuale al di fuori del matrimonio non ti causerà alcun problema. Per quanto possa apparire allettante sul momento, ignorare quanto Dio prescrive in materia di condotta sessuale rappresenta una ricetta infallibile per il disastro più totale. L’andare a Cristo per fede può cambiare ogni cosa. Quando Dio ti lava, ti santifica e ti giustifica, non sarai più lo stesso e ti viene garantito un futuro di gloria.

 

Quando il mio amico uscì dall’ospedale dopo l’intervento chirurgico all’ernia, si poteva notare un deciso miglioramento delle sue condizioni di salute, ma, anche se sembrava rinato, le cicatrici sul suo corpo rimanevano a ricordo della sua condizione precedente.

Così le cicatrici delle tue esperienze sessuali possono restare come un monito, ma i tuoi fallimenti passati non hanno il potere di distruggerti se vai a Cristo. Come una crisalide che esce dal suo bozzolo, anche tu puoi gettare la tua vecchia vita dietro alle spalle per sempre.

 

 

Tratto da uno dei capitoli del libretto evangelistico CERCARE DIO di Jim Elliff (Ed. Coram Deo)

 

 

 

Tematiche: Evangelizzazione, I nostri libri, Vangelo

Jim Elliff

Jim Elliff 

 

E’ fondatore e presidente di Christian Communicators Worldwide. Per quasi vent’anni prima dell’inizio della CCW, ha servito come pastore insegnante o nella squadra pastorale delle chiese in Florida, Arkansas, Texas e Oklahoma.

© Coram Deo

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