Un matrimonio pensato all’inferno

 

I consigli di Satana alle coppie cristiane

 

 

Mio caro Goccetto,

Sono terribilmente preoccupato dopo aver ricevuto la tua ultima lettera. Naturalmente dovresti iniziare a stravolgere i suoi pensieri a proposito del matrimonio – non l’hai ancora fatto? Non ti rendi conto che anche un solo essere umano che vive secondo il disegno del Nemico può costarci anime? La tua negligenza in materia è criminale.

Sin dal primo matrimonio nel giardino, sospettavamo che il Nemico stesse preparando qualcosa di rivoltante – ma chi l’avrebbe mai immaginato? Anche il nostro Padre degli Inferi non avrebbe mai potuto immaginare il vero orrore di tutto questo. Il matrimonio, l’abbiamo scoperto troppo tardi, non riguarda solo l’amore reciproco fra esseri umani. Il Suo piano, sin dall’inizio, era quello di congiungere a Sé le creature miserabili – che disgrazia!

Nel corso del tempo, ha fatto in modo che due vermi parassiti mostrassero il Suo amore innaturale, il Suo sacrificio riprovevole per la Sua sposa. Ha creato mariti perché annunciassero a tutti quelli che avrebbero ascoltato – che presto anche Lui sarebbe diventato Uno di loro. Come facevamo ad adorarLo, ancora non riesco a immaginarlo.

Il matrimonio, caro Goccetto, riflette tutto quello che noi detestiamo. I maschi vestiti come il Nemico, la donna come la Sua amata. Come Lui ha fatto l’uomo a Sua immagine, ha creato anche il matrimonio perché riflettesse la Sua terribile storia. Ma mentre il Nemico vuole che attraverso il matrimonio si narri una storia, noi possiamo raccontarne un’altra. Attraverso esso, possiamo predicare uno dei nostri quattro evangeli. Forse il modo più efficace in cui possiamo farlo oggi è istruirlo in quello che mi piace definire matrimonio omofunzionale.

 

Il matrimonio omofunzionale

Anche se per migliaia di anni non ha avuto successo, l’insistenza del tuo prozio Pietrisco ci ha ripagati abbondantemente. È riuscito veramente a convincerli che un uomo può sposare un altro uomo! Invece tuo uomo, come si evince dalla relazione che hai fatto, non si è convinto del tutto. Comunque, anche se non si candiderà mai ad un matrimonio omosessuale, potrebbe ben essere coinvolto in un menage omofunzionale.

Permettimi di spiegarti.

È abbastanza semplice: mentre il “matrimonio” omosessuale mette insieme due persone dello stesso sesso, quello “omofunzionale” è quello fra due persone di sesso diverso che però funzionano identicamente. I ruoli sono identici: entrambi sono capo ed entrambi seguono. Devono entrambi condividere la stessa quantità di peso, entrambi devono fare gli stessi sacrifici, entrambi sono ugualmente responsabili davanti a Dio.

Quando convinciamo gli attori ad imparare le parti gli uni degli altri e a giocare ruoli reciproci, non avranno una versione diversa, ma tutta un’altra storia. Romeo e Giulietta diventerà Giulietta e Giulietta. Intercambiabili, caro nipote, intercambiabili.

Si chiameranno compagni, migliori amici, illuminati, liberati, progressivi, egualitari – qualunque sia il ruolo.

 

Un anti-dramma

Ora, come potrai ben immaginare, metà e metà non può durare a lungo. Qualcuno alla fine rompe la catena. E Adamo, come continuiamo a ricordargli, ha avuto anche lui la sua parte. Monica e Alessandro sono esempi eccellenti del tuo gruppetto umano.

Monica è la classica moglie moderna e forte. Vive in uno stato aziendale, si accolla le responsabilità della famiglia ed è orgogliosa di non vivere nel “confortevole campo di concentramento” delle madri di famiglia casalinghe.

Per principio, è riluttante a fare tutto ciò che considera domestico ed è veloce a condividere la propria opinione per ore ed ore, mentre suo marito siede privo di espressione accanto a lei. Esita al pensiero di essere un aiuto convenevole e s’infastidisce all’idea di essere sottomessa. Il suo verso biblico preferito – in contrasto a quelli che odia – è Galati 3:28. Con cinque parole (“non c’è maschio né femmina”) l’abbiamo resa un’apologeta. Fortunatamente, odia le Sacre Scritture del Nemico quanto noi, ma fa buon viso a cattivo gioco.

Nel frattempo, Alessandro si lamenta un po’ in questi ultimi giorni. Non si aspetta più di dire la sua sulle decisioni familiari – e secondo lui, è meglio starne alla larga. Alla fine si è reso conto (come molti dei nostri pazienti) che quando lascia fare alla moglie, non dovrà prendersi rimproveri se le cose vanno male.

Trova il sedile del passeggero molto più confortevole per lui. Più reclinante. Meno sacrifici e responsabilità. Più occasioni per schiacciare un pisolino. Ascolta anche qualche raccomandazione di altri nel gruppo a “deporre la vita”.

Avendo declinato la nostra offerta di mascolinità dominante, umiliante e abusante, ha preferito non fare il maschio, cosa che comporta meno sangue e molte più lodi. Vive per demandare ad altri. E tutto ciò richiede minor energia.

 

E cosa vede chi guarda lo spettacolo di queste due persone? Qualcosa di poco diverso da quelli che hanno cose migliori da fare che frequentare studi biblici il mercoledì sera. Nessuno vede un uomo che ama sua moglie, che è incline a lei, che dà la sua vita sacrificando i suoi agi e la sua forza per il bene eterno di lei. Nessuno vede una moglie che adorna il marito, che lo rispetta e lo segue con gioia, che fiorisce sotto il suo amore e la sua guida. Non vedono altro che il dramma del Nemico.

Fortunatamente, vedono una donna mascolina compiacente. Anche se al loro matrimonio sono stati letti una serie di testi tossici, se li sono lasciati alle spalle non appena lei si è portato lui a casa dopo la cerimonia.

 

Cosa non dovranno mai vedere

Allora Goccetto, inizia subito ad istruire il tuo uomo.

Digli che se c’è del sangue da versare, lo si deve versare in maniera equanime e che il matrimonio serve per quella che viene definita “uguaglianza” – perché nessun matrimonio può avere due padroni. Smontalo. Rendi dignitosa (o almeno scusa) quella passività che apre la porta ai peccati che ogni giorno uccidono uomini privi di obiettivi. Rendilo appassionato di sport e non di anime. Se è un uomo, fallo diventare un manichino.

Che il matrimonio racconti solo la storia del Nemico. Il matrimonio terreno non dovrà mai raccontare la fine terribile che sta per avvenire. Camuffa l’oscenità. Invitalo invece a partecipare ai nostri matrimoni omofunzionali. Ma mentre lavori con lui, non farti mai scappare che, anche se il Nemico lo riterrà solennemente responsabile del suo dovere, è disposto anche a concedergli aiuto infinito e offrirgli grazia immeritata ogni qualvolta lui sbaglierà.

Tuo perplesso ma ansioso zio,

Malacoda

 

 

 

Traduzione a cura di Susanna Giovannini

 

Tematiche: Matrimonio, Teologia

Greg Morse

Greg Morse 

E’ uno degli scrittori dello staff di desiringGod.org e si è laureato al Bethlehem College & Seminary. Lui e sua moglie Abigail vivono a St. Paul.

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