Una parola per i giovani (parte 1)

 

 

 

Negli scorsi giorni mi sono sentito in dovere di scrivere le seguenti parole ai giovani. Vi chiedo di considerare con devozione le cose che leggerete. Se troverete una qualche verità in ciò che è scritto, allora vi invito ad allineare la vostra vita di conseguenza. Non sprecate le vostre vite!

 

Ricorda la brevità della vita

Il primo uomo fu creato ad immagine di Dio. Se si fosse sottomesso alla volontà di Dio, sarebbe stato immortale. Avrebbe passato gli anni della sua esistenza senza fine crescendo in forza, senza deteriorarsi o invecchiare. Il passare del tempo lo avrebbe portato a livelli di maggiore maturità, soddisfazione e gioia. La sua esistenza sarebbe stata ricca di significato e di gloria.

Con l’arrivo del peccato però tutto è andato perduto e l’esistenza dell’uomo è stata tragicamente distorta e deformata in modo irriconoscibile. L’uomo è diventato un essere mortale con vita breve, futile e che si affatica. Ora vive finchè tutta la sua vitalità non viene dispersa, tutti i suoi propositi demoliti e finchè il corpo non torna infine alla polvere da cui è venuto. Non è senza motivo che l’ecclesiaste grida “Vanità delle vanità! Tutto è vanità” (Ecclesiaste 1:2).

Come giovane uomo o donna, devi continuamente combattere con la tentazione di dimenticarti della brevità della vita e della vanità che ne è perfino della più lunga vita vissuta lontano dal volere di Dio. Devi imparare dalle Scritture che la tua vita è meno di un vapore. Devi essere convinto di questa verità e devi averla sempre davanti a te come un promemoria. Sei mortale e i tuoi giorni sono contati!

 

“I giorni dell’uomo sono come l’erba; egli fiorisce come il fiore dei campi, se lo raggiunge un colpo di vento esso non esiste più e non si riconosce più il luogo dov’era” (Salmi 103:15-16).

“Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce” (Giacomo 4:14).

 

Sai che le Scritture sono vere. Sai che la morte è una certezza per te. Ogni lapide ed elogio funebre sono testimoni dell’inesorabile fatto che dovrai morire. Tuttavia, come è possibile che lo dimentichiamo così velocemente e ci buttiamo a capofitto nelle passeggere vanità di questa vita? Questo accade perché sei circondato da una cultura che fa di tutto per evitare ogni pensiero riguardo alla fine della vita. Ciò accade perché il dio di questo secolo lavora con tutta la sua astuzia per mantenerti impegnato e distratto. Accade perché, sebbene tu sia stato redento, continui a vivere in un corpo di peccato che rincorre tutto ciò che è carnale e temporale. Sapendo queste cose faresti bene sia a memorizzare che a pregare spesso con questa preghiera di Davide nel Salmo 39:4:

 

“O Signore, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa’ che io sappia quanto sono fragile”.

 

Mantenere la tua mortalità davanti alla lista dei tuoi pensieri non deve avere lo scopo di renderti ossessionato o lamentoso come coloro che non hanno speranza, ma di legare la tua speranza soltanto a Cristo e di dare completamente te stesso al Suo volere per la tua vita. Solo in Cristo la morte è inghiottita dalla vittoria e le vanità temporali sono rimpiazzate dal proposito eterno e glorioso di Dio per te.

 

Ricordati del tuo Creatore

Adesso che sappiamo qualcosa sulla brevità della vita, “Come dovremmo vivere?”. Lo scrittore di Ecclesiaste risponde a questa domanda con un comando:

 

“Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza…” (Ecc. 12:3).

 

La parola “ricordati” viene dal termine ebraico zakar che significa richiamare o chiamare alla mente. Questo comando a ricordarti di Dio ti chiama a qualcosa di più di un casuale rammentare che Dio esiste. Ricordare non consiste semplicemente nell’abbassare la testa ogni volta che passi davanti ad un campanile o addirittura frequentare fedelmente una chiesa ogni volta che le porte sono aperte. Questo è un comandamento totale e radicale a conoscere e comprendere il Dio delle Scritture, ad essere consapevole della Sua supremazia in tutte le cose, a cercare sempre la Sua gloria e ad impegnarti per ubbidirGli in ogni cosa.

La grande importanza di questo comando diventa chiara quando realizzi che in questo mondo caduto sei costantemente bombardato da distrazioni temporali progettate per farti dimenticare il valore di Dio e le gioie della Sua volontà. A meno che non decidi nel tuo cuore di ricordare Dio e di usare ogni mezzo a tua disposizione per rimanere fedele alla tua scelta, cadrai sicuramente nella vanità e la tua vita sarà sprecata! Considera con cura ciò che ho scritto.

Non ti chiedo semplicemente di essere d’accordo con me. Ti sto supplicando di avere come obiettivo nel tuo cuore di fissare i tuoi occhi su Gesù come se la tua vita dipendesse da questo (ed è proprio così) e di cercare e usare ogni mezzo a tua disposizione in modo attivo, aggressivo e perfino violento (Matteo 11:12) per tenerti lontano da ciò che ti distrae e ti fa cadere nelle vanità di quest’epoca decaduta!

È importante notare che l’Ecclesiaste non solo ci ordina di “ricordare Dio”, ma ci dice anche quale sia il momento più conveniente per farlo, cioè: nei giorni della nostra giovinezza. Non è molto buono prepararsi per la battaglia alla conclusione della tua esistenza o aspettare fino all’ultimo giro della corsa per legarsi la scarpa. Allo stesso modo, è un concetto ridicolo (presente nella mente di molti giovani) quello di rimandare il vivere per Dio a più tardi, spesso dopo che una gran parte della vita è già stata buttata. Non essere come il figliol prodigo che “tornò in sè stesso” solo dopo aver sperperato la sua fortuna e la forza della sua giovinezza. Torna in te stesso nei giorni della tua giovane vita. Predisponi il tuo cuore a cercare Dio ora – per conoscerLo, per lodarLo, per servirLo e per gioire nella Sua bontà.

Come persona più anziana di te, come ambasciatore di Cristo, come se Dio stesse lanciando un appello attraverso di me, ti imploro in nome di Cristo: non buttare via la tua vita!

 

“Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti!” (Isaia 55:2).

 

 

Disponi il tuo cuore per seguirLo

Sono un po’ incerto nell’usare questo tipo di linguaggio con te perché ho paura che tu possa interpretare male le mie parole.

Per molti cristiani infatti, l’ammonizione a “seguire Dio” evoca pensieri di dovere, ubbidienza e ministero, ma queste cose di per sè ti lasceranno solamente stanco, vuoto e amareggiato.

Sono passato anche io per questa strada e farò tutto ciò che è in mio potere per tenerti lontano da lì. Conduce in un luogo orribile!

Quando parlo di seguire Gesù, sto facendo riferimento principalmente alla comunione con la Sua persona, per conoscerLo e condividere con Lui ogni esperienza, non per nasconderti da Lui o allontanarLo da qualche area della tua vita, per vedere tutto come sacro e niente come secolare, per darGli autorità in ogni momento della tua vita, in ogni pensiero che è nella tua testa, in ogni parola che esce dalla tua bocca e in ogni azione che ti sforzi di fare – camminare, parlare, mangiare, bere, ridere, piangere, lavorare, giocare –  per sperimentare tutto questo in Lui, attraverso di Lui e soprattutto CON Lui!

Ti rendi conto che puoi fare quasi ogni cosa per i motivi sbagliati? Puoi occuparti di un ministero per la soddisfazione personale o per la fama che potrebbe portarti. Puoi addirittura crescere nella conoscenza e nella pietà per la reputazione che può derivarne fra gli altri credenti. Ma è solo un cuore sincero e leale che cerca di stare con Lui per il piacere di stare con Lui!

So che guardi a me come un uomo di Dio che ha imparato molte cose, ma ho fatto tanti errori in molti modi diversi e questo è stato il più grande di tutti. Ho sempre spinto me stesso con forza per compiere qualcosa, quando invece avrei dovuto spingere me stesso solamente a stare con Lui! Sì, mio caro giovane cristiano, puoi perfino perdere preziose gocce della tua vita nel ministero e nella missione!

Ricorda questo: confinare Dio ad un momento di pace è assurdo, ridurre il discepolato solo all’ubbidienza è patetico e portare avanti un ministero in qualcosa che vada oltre la vita di Cristo che scorre attraverso la tua intima relazione con Lui è renderlo niente di più di uno stupido lavoro carnale.

 

 

Leggi la Bibbia

Questa non è una novità! Una delle più grandi cose che un giovane cristiano può fare è praticare per tutta la vita la lettura della Bibbia sistematicamente da Genesi ad Apocalisse ancora e ancora. Se riesci a farlo nelle lingue originali ancora meglio, ma conosco solo poche persone capaci di fare una cosa del genere e io non sono tra queste.

La conoscenza delle Scritture di molti cristiani è frammentata perché hanno letto solo alcune parti della Bibbia. Conosco persone che sono brillanti in certi aspetti della dottrina, ma la cui conoscenza complessiva della Bibbia è davvero povera.

Per evitare questa insidia, devi leggere la Bibbia in modo costante e dall’inizio alla fine. Nessuno sano di mente leggerebbe un’opera letteraria saltando da una parte all’altra del libro e leggendo casualmente solo certi capitoli; piuttosto inizierebbe dall’inizio e progressivamente andrebbe avanti capitolo per capitolo fino alla fine. Tuttavia veramente pochi cristiani hanno letto la Bibbia in questo modo! Ricordati: la Bibbia è la Parola di Dio ispirata e infallibile che ci è stata data in forma di libro. Per capirla nel complesso e in parte, dobbiamo leggerla!

Uno dei modi più appaganti per leggere le Scritture è scrivendo le tue intuizioni e le tue domande mentre leggi per la prima volta.

Nella tua seconda lettura noterai di essere in grado di rispondere a molte delle tue vecchie domande e ti verranno in mente nuove domande. Sarai anche in grado di affinare e chiarire molte delle tue precedenti intuizioni.

In questo modo imparerai che la Bibbia è il miglior commentario di sè stessa. Un avvertimento: molte persone non riescono ad arrivare alla fine della Bibbia perché si sfiancano a provare di capire tutto e cercano di scrivere un commentario su ogni libro.

Due suggerimenti molto pratici: primo, scrivi le tue domande e continua a leggere. Secondo, scrivi solo le cose che Dio imprime nel tuo cuore per ricordartele e sii breve. Abbiamo già abbastanza commentari per mandare in bancarotta ogni studente sulla terra!

Per un giovane cristiano la Bibbia può sembrare enorme. Questo non cambierà mai, la Bibbia è enorme! Contiene più verità su Dio di quante un uomo possa comprendere o alle quali ubbidire. Tuttavia, è un viaggio magnifico leggere attraverso le sue pagine e non solo per imparare, ma per esserne trasformati.

Essere cristiani richiede che la mente sia totalmente devota, ma non è solamente e principalmente una cosa intellettuale. Si tratta di conoscere Dio in un modo personale e intimo ed essere trasformati ad immagine del Figlio Suo.

Non scoraggiarti! Ogni giorno che dedichi alla lettura della Parola di Dio si sommerà alla fine in anni di studio e in un patrimonio immenso di conoscenza biblica. Tuttavia ogni giorno perso ridurrà le dimensioni di tale tesoro.

 

[segue la parte 2]

 

 

Foto di Alberto Biondi su Unsplash

 

Traduzione a cura di Gloria Loguercio

 

 

Tematiche: Giovani, Verità, Vita Cristiana

Paul Washer

Paul Washer

Divenuto credente mentre studiava all’Università del Texas, ha completato gli studi universitari e si è iscritto al Southwestern Theological Seminary, dove ha conseguito il Master of Divinity. Dopo la laurea, si è trasferito in Perù e lì ha servito come missionario per dieci anni, durante i quali ha fondato la HeartCry Missionary Society per sostenere i fondatori di chiese peruviane. Il lavoro di HeartCry ora supporta i missionari indigeni in Africa, Asia, Europa, Medio Oriente, Eurasia e America Latina.
Lui e sua moglie Charo hanno tre figli: Ian, Evan e Rowan.

 

 

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