Vaccino Johnson & Johnson COVID-19 approvato dagli Stati Uniti e dall’Italia per uso di emergenza (parte 2)

 

 

Non possiamo sfuggire alla responsabilità morale: quali sono le questioni morali e teologiche che i cristiani devono considerare riguardo ai vaccini anti-COVID-19?

 

Mentre consideriamo la questione, ci sono alcuni principi che ci vengono in mente. Uno di questi è il principio di prossimità. Quanto è lontano dal male originale il prodotto, che ora stiamo considerando? Il prodotto, in questo caso, è un vaccino. Stiamo esaminando la questione del male commesso decenni fa. C’è una seconda domanda che ha a che fare con il principio del diretto o dell’indiretto. Quindi, anche se guardiamo a una distanza temporale, ciò non significa che la questione non sia moralmente importante, ma che non sia stato praticato nessun aborto per fornire questo vaccino. Questa è una domanda importante. Non assolve assolutamente nessuno, perché le cellule fetali dell’aborto sono presenti nel retroscena del vaccino, ma significa che non c’è stato alcun aborto commesso recentemente, né cellule derivate da un aborto non recente utilizzate per produrre questo vaccino.

 

Stiamo osservando il fatto che, ancora una volta, gran parte della medicina moderna è in realtà basata su quelle linee cellulari immortali e almeno una parte di quelle linee cellulari sono state prese dai tessuti dei feti abortiti. Dopo aver osservato il principio della prossimità e poi quello del diretto o indiretto, consideriamo che in parte abbiamo a che fare con l’aspetto indiretto qui in quanto ci viene detto che le cellule effettive sono cloni delle cellule fetali prelevate dai bambini abortiti. Questo ci dà un po’ di distanza, ma ovviamente non ci assolve da nulla perché affermiamo che le cellule clonate non esisterebbero se non fossero state prese da cellule di feti abortiti.

 

C’è un altro principio da considerare ed è se un’azione intrapresa ora porterà a ulteriori mali in futuro. Questo è molto importante. Non stiamo parlando di prendere questa decisione nel 2021, ma immaginiamo di essere tornati a metà degli anni Settanta. La situazione sarebbe stata diversa allora. La complicità in quella ricerca potrebbe aver portato a ulteriori aborti in modo che ci fossero ulteriori cellule prelevate da altri bambini. Oggi non è così.

 

Ora, ancora una volta, questo non assolve l’intera situazione. Non rimuove tutte le tracce dei tessuti prelevati dai feti abortiti, ma dice che l’assunzione del vaccino oggi non mette a rischio i feti presenti o futuri assumendo il vaccino. Non vi è alcuna richiesta di prelievo di cellule aggiuntive da altri feti abortiti. Stiamo guardando a qualcosa che è piuttosto distante nel passato e a qualcosa d’indiretto. Stiamo guardando a qualcosa che non comporta rischi futuri di commettere del male. Questo è una aspetto molto importante per le nostre valutazioni. Dovremmo evitare qualsiasi azione, farmaco o trattamento medico che implicherebbe un male futuro e che porterebbe all’aborto anche di un singolo bambino o addirittura alla compimento di un singolo atto esplicitamente immorale in futuro.

 

Ora, questo porta a un’altra domanda. Diciamo che non sappiamo nulla di questo background. Immaginiamo che le persone vadano a farsi vaccinare avendo avuto l’autorizzazione a farlo e quindi gli viene somministrato il vaccino. Se non fossero a conoscenza di alcun tipo di problema morale coinvolto nella produzione del vaccino? Sono responsabili o sono esenti dalla responsabilità?

 

Ebbene, la visione cristiana del mondo ci ricorda che le azioni morali comportano che non siamo mai liberi da ogni responsabilità; la visione cristiana del mondo ci aiuta a capire che anche se possiamo essere inconsciamente complici del male, c’è una particolare responsabilità morale, un peccato particolare, nell’essere consapevolmente coinvolti nel male.

Per fare un esempio, supponiamo che ci sia una clinica per aborti nella tua città. Può essere che tu non sappia che stai vendendo qualcosa a un’organizzazione che in realtà è una clinica per aborti e quindi stai sostenendo indirettamente l’aborto, pur inconsciamente. Non venderesti intenzionalmente un prodotto a una clinica per aborti.

 

Capiamo che ogni azione consapevole di promuovere o vendere prodotti a una clinica per aborti e trarne profitto, o facilitare un aborto, è un peccato molto più grave e indica una complicità maggiore. Sarebbe moralmente sbagliato in qualsiasi circostanza. Capiremmo che farlo consapevolmente è moralmente un atto più rilevante che farlo inconsciamente, ma farlo inconsciamente non significa che non ci sia responsabilità morale.

Quindi, una delle cose che dobbiamo riconoscere è che i cristiani con una mente biblica devono ammettere che è nostra responsabilità conoscere il più possibile le condizioni morali e lo stato morale di qualsiasi trattamento medico o farmaco che stiamo per ricevere. Dobbiamo conoscere il contesto, non basta dire che non lo sappiamo. Non è certo un atto di fedeltà cristiana dire: “Non voglio saperlo”.

 

L’assunzione del un vaccino Johnson & Johnson in questa circostanza non evoca i più alti livelli di complicità e malvagità. Questo per due ragioni: non coinvolge direttamente l’aborto di nessun bambino, né implica direttamente il rischio di indurre a far compiere alcun male futuro. Assumendo questo vaccino non stai aumentando il rischio che ci sia un futuro aborto. Queste due questioni sono importanti, ma la questione dell’aborto è ancora presente e c’è una buona ragione per la quale i cristiani con una mente biblica, impegnati per la santità e la dignità di ogni vita umana, devono prendere in considerazione tali questioni.

 

C’è poi un altro problema che dobbiamo semplicemente affrontare ed è il fatto che molte persone davvero non potranno fare una scelta dei vaccini. È improbabile, nelle condizioni attuali, che molte persone si presentino in un ospedale dove sono autorizzati a ricevere un vaccino e gli venga fornito un menu. “Vuoi Pfizer?”, “Vuoi Moderna?”, “Vuoi Johnson & Johnson?”, “Aspetti AstraZeneca, Novavax, Sanofi, Inovio o Merck?”. Tra l’altro, Merck distribuirà il vaccino Johnson & Johnson.

Il dato di fatto è che non ti verrà dato un menu. È probabile che ti venga somministrato un vaccino e non ti venga detto nulla.

 

Come ho detto precedentemente, ci sono ragioni morali per prendere il vaccino e voglio ricordarle.

La visione cristiana del mondo è stata generalmente quella di un trattamento pro-medico, a favore degli interventi medici, a favore del prolungamento della salute e della vita e a favore dell’uso dei vaccini.

Se vogliamo considerare solo un esempio, basta ricordare che Jonathan Edwards, una delle figure più importanti nella storia della chiesa e, francamente, il teologo americano più importante della nostra storia, è stato un difensore dell’ortodossia cristiana, è morto facendosi somministrare un vaccino e si trattava di un vaccino vivo. Non è di questo che stiamo parlando con nessuno di questi vaccini attuali. Quando lui si è fatto vaccinare nel XVIII secolo hanno usato vaccini vivi. Il punto che Edwards voleva dimostrare era che i credenti evangelici credono che Dio ha reso l’universo razionale e ha dato ai credenti le scienze, cioè le aree della conoscenza, per migliorare l’esistenza umana e le vaccinazioni. Questo è tecnicamente, piuttosto che un vaccino, ciò che Jonathan Edwards ha ricevuto. Lui lo chiamava la buona amministrazione della medicina e i credenti evangelici dovrebbero sostenerla.

 

Oggigiorno ci sono tante controversie sui vaccini e non intendo parlarne ora; le persone prenderanno decisioni diverse sui diversi vaccini.

Il punto che voglio sottolineare è che abbiamo una responsabilità morale. La principale responsabilità morale ricade su Johnson & Johnson per la sua scelta di utilizzare queste particolari linee cellulari nello sviluppo del proprio vaccino. C’è una vera responsabilità morale ed è retrodatata ai ricercatori medici che, in modo orribile, hanno intenzionalmente utilizzato le cellule prelevate da un feto abortito per produrre quelle che considerano le linee cellulari immortali e produttive.

 

Stiamo inoltre affermando che viviamo in un mondo in cui la complicità nel male, se siamo intellettualmente e teologicamente onesti, è più vicina a noi di quanto ci piacerebbe immaginare.

La realtà è che gran parte di ciò che facciamo nell’economia, dall’uso delle carte di credito ai contatti con le banche, dal commercio agli acquisti nei negozi, ci fa moralmente complici in vari modi, alcune volte in modo cosciente altre volte effettivamente in modo incosciente. Come ho detto, la realtà morale è che siamo protagonisti morali con una reale responsabilità morale, in definitiva la responsabilità verso Dio stesso.

 

Sono cresciuto in una casa in cui mia madre era un’infermiera attiva. Non ha lavorato dal giorno in cui sono nato fino a quando mio fratello più giovane è andato al college, ma la realtà è che è sempre stata un’infermiera e si è sempre presa cura degli altri. Era estremamente favorevole ai vaccini e anche questo faceva parte della sua comprensione cristiana della sua professione come parte della medicina moderna. Spesso diceva a me e a Mary, riguardo ai nostri futuri figli: “Vi sentirete meglio quando li avrete vaccinati”. Ora ammetto che anch’io sarò più tranquillo quando farò la vaccinazione anti-Covid. Ho cercato di non dare risposte categoriche, sto cercando di aiutare tutti noi a riflettere.

Non credo che ci sia una risposta categorica su questo tema che sia vincolante per ogni coscienza cristiana. Alcuni decideranno di non farsi vaccinare per vari motivi e molti, se non la maggior parte, decideranno di farsi vaccinare.

 

Potrebbero esserci conseguenze per entrambe queste decisioni e senza dubbio ci saranno.

La realtà è che in generale sono favorevole ai vaccini, non senza qualifiche e non senza onestà morale. Ho cercato di affrontare questi problemi con onestà morale. I cristiani possono accettare la verità, dobbiamo fare i conti con la verità, anche quando le domande che ci vengono presentate non sono particolarmente facili.

Vivere in un mondo decaduto significa che dobbiamo ammettere il fatto che non possiamo districarci. Non possiamo liberarci da un mondo in cui gran parte della medicina moderna è in realtà basata su linee cellulari immortali che hanno avuto origine da cellule prelevate da feti abortiti. Questo è una delle questioni buie, dei segni del male e della complicità morale che coinvolge un’intera società.

Anche se non assumiamo questo vaccino in nessuna forma, tanto meno il vaccino Johnson & Johnson, la realtà è che la partecipazione alla medicina moderna significa, in una certa misura, la partecipazione a un sistema di ricerca che ha coinvolto cellule prelevate da feti abortiti. Questo è il malvagio mondo caduto in cui viviamo.

 

Siamo cristiani, ovviamente non vediamo l’ora che arrivi il giorno in cui non dovremo più affrontare la minaccia da questa malattia. Ci viene detto che ciò arriverà solo col raggiungimento di una sorta di immunità di gregge, dovuta o a un maggior numero di persone esposte al virus, potenzialmente contrarie alla malattia, o da un maggior numero di persone vaccinate. Probabilmente sarà una combinazione dei due, ma devo sperare e pregare che meno persone saranno esposte al virus e sicuramente che meno persone si ammaleranno gravemente e moriranno. Anche questo fa parte della visione cristiana del mondo.

 

Un ultimo punto da sottolineare su questo tema. È incredibile quante persone in generale respingano questa preoccupazione come irrazionale, irrilevante e, del resto, semplicemente impensabile.

Questo ti dice solo che trasformare gli esseri umani in oggetti, in particolare gli esseri umani non nati, sia ben accettato in questa società dalla stragrande maggioranza che buona parte dei media reputa arretrato o pazzo chiunque pensi che questo argomento sia importante a livello morale.

 

I cristiani che agiscono secondo una convinzione biblica rispondono in questo modo: se la santità di ogni singola vita umana non è importante, allora cos’è importante?

 

 

Traduzione a cura di Deborah Jones

 

 

Tematiche: Aborto, Virus Covid19

Albert Mohler

Albert Mohler Jr

 

Il dott. Mohler è presidente del Southern Baptist Theological Seminary (fiore all’occhiello della Southern Baptist Convention e uno dei più grandi seminari del mondo). Ha scritto nove libri e migliaia di articoli su una vasta gamma di argomenti. Lo puoi seguire su Twitter @albertmohler.

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