Dodici motivi per cui amo la mia “chiesa in miniatura”

 

Anche se apparentemente le grandi chiese con centinaia di eventi e proposte siano le più gettonate tra i cristiani, le statistiche dimostrano il contrario. In una pubblicazione recente sull’attuale situazione delle nostre chiese, il Barna Group (Ventura, California) riporta che:

“… la maggior parte degli americani praticanti predilige i culti in contesti più intimi. Quasi la metà (46%) frequenta una chiesa con 100 membri o meno. Più di un terzo (37%) fa parte di una chiesa di medie dimensioni con più di 100 partecipanti, ma meno di 499. Una persona su 11 (9%) frequenta una chiesa composta da 500-900 persone, mentre solo l’8% frequenta chiese molto grandi, con 1000 o più membri. (www.barna.org)”.

La mia chiesa attualmente è composta da 120 membri, quindi tecnicamente appartiene alla categoria delle chiese di medie dimensioni. Eppure a me sembra di appartenere ancora a una chiesa piccola, probabilmente perché in passato ne ho frequentate di molto più grandi.

Ecco 12 motivi per cui amo la mia chiesa “in miniatura”:

 

1. Cristo viene predicato ogni domenica

Il mio pastore predica sull’opera di salvezza di Cristo ogni domenica. Sia che analizzi brani dell’Antico sia del Nuovo Testamento, fa sì che la storia raccontata nella Bibbia prenda vita, il che mi aiuta a ricordare la predica. Ogni domenica, il mio pastore conforta la comunità parlando della pace che abbiamo con Dio grazie a Cristo che ha compiuto l’opera al posto nostro.

 

2. Il pastore conosce la mia famiglia

Non mi devo preoccupare di conoscere il pastore e far sì che lui conosca la mia famiglia: tutta la sua famiglia conosce la mia e ogni settimana approfittiamo del tempo tra il culto e la scuola domenicale per chiacchierare.

 

3. Dopo il culto riesco a incontrare molte persone

Anche se potrebbe sembrare strano, nella mia piccola chiesa solitamente riesco a parlare con molte più persone rispetto alle chiese più grandi che ho frequentato. Infatti, quando ero un membro di una grande chiesa con più di un culto, non sempre io e i miei amici partecipavamo allo stesso. Inoltre, facevo molta fatica a incontrarli durante il tempo libero tra i vari culti. Invece, nella mia piccola chiesa il tempo per chiacchierare con tutti non basta mai, letteralmente. È davvero piacevole instaurare una connessione con i miei fratelli e le mie sorelle in Cristo e ritrovarmi con loro di domenica in domenica.

 

4. La mia chiesa organizza mensilmente incontri per tutta la comunità

La mia chiesa organizza un evento mensile chiamato “Third Friday Fellowship”: il terzo venerdì del mese ci troviamo a casa di qualcuno (di solito a casa del pastore) per mangiare, bere e stare in compagnia. Viene sempre scelto un tema, come le tapas spagnole, il formaggio francese, la pizza cotta nel forno a legna, la paella o il gelato fatto in casa. Il mio pastore di solito provvede a buona parte del cibo, ed è sempre delizioso! Ad ogni modo, la parte migliore è la compagnia: parliamo, ridiamo e a volte versiamo persino qualche lacrima insieme. Mi dispiace sempre molto quando non riesco a partecipare!

 

5. Posso fare amicizia con persone di tutte le età

Non sono ancora nonna, ma mi piacerebbe molto diventarlo! Nel frattempo, ho la possibilità di trascorrere del tempo con i bambini della nostra comunità; è una grande gioia per me vederli crescere nell’amore del Signore. Una grande benedizione è anche avere come mentori persone più anziane della comunità: possiamo evitare di ripetere gli stessi errori più e più volte, perché il nostro Padre celeste ci dona fratelli e sorelle cristiani con la saggezza necessaria per guidarci lungo la via verso la maturità spirituale.

 

6. Quando non ci sono, si sente la mia mancanza

Quando frequentavo una grande chiesa, nessuno  sembrava notare la mia assenza. Nella mia piccola chiesa, invece, so che le persone sentono la mia mancanza quando non ci sono. Mi rattrista quando i membri della mia chiesa non riescono a venire, perché anche loro mancano a me!

 

7. Quando il pastore amministra la Santa Cena, sembra sempre un pranzo di famiglia

Prendere parte alla Santa Cena può essere un’esperienza ancora più intima nell’ambiente di una chiesa piccola: provo una grande gioia al pensare alla festa che aspetta tutti i figli di Dio mentre condivido il pane e il vino con i miei fratelli e le mie sorelle in Cristo.

 

8. Conosco tutti i responsabili

Nella mia piccola chiesa, riesco a salutare gli anziani tutte le settimane e ognuno di loro mi conosce. Sono sempre così amichevoli e incoraggianti nei miei confronti! Gli anziani sono devoti nel curare la comunità e il sapere che sono disponibili 24/7 per curare la mia famiglia mi infonde un senso di pace.

 

9. Posso sempre fare eventuali domande sulla Bibbia o sulla vita quotidiana al mio pastore dopo il culto o durante la settimana

Nelle chiese grandi può risultare difficile contattare il pastore perché potrebbe essere impegnato in responsabilità più complesse. Al contrario, se qualcuno della mia famiglia ha bisogno di cura pastorale o di risposte a domande teologiche, il pastore della mia piccola chiesa è facilmente raggiungibile. Ha trascorso diversi anni in seminario e ne ha dedicati altrettanti alla sua formazione personale sulla Parola di Dio, perciò è ben preparato per rispondere alle domande della mia famiglia.

 

10. La mia chiesa organizza attività divertenti ogni mese.

Sia che si tratti di una gara di cucina, di un talent show, di un pranzo in compagnia o di un’escursione, la nostra piccola chiesa ogni mese organizza attività divertenti per i suoi membri. Sono libera di parteciparvi o meno, a seconda dei miei impegni, ma prendervi parte è un’occasione fantastica per conoscersi perché di solito il tempo tra i vari culti non basta mai!

11. La mia chiesa ama crescere

Nonostante la mia chiesa sia piccola, amiamo crescere! Quando mio marito ed io siamo arrivati per la prima volta nella nostra chiesa, l’accoglienza e la gentilezza di tutti ci hanno fatto sentire a casa. Non vedevamo l’ora di tornare per ascoltare un’altra meravigliosa predica e conoscere meglio tutti. È sempre una gioia quando le persone vengono a visitare la nostra chiesa perché, indipendentemente dal fatto che si uniscano a noi o meno, è una grande opportunità di incontrare seguaci di Cristo interessati a conoscere Dio e di incoraggiarli lungo il loro cammino.

 

12. Siamo una famiglia

Non c’è niente di meglio di una comunità dove conosci tutti e tutti conoscono te. I miei fratelli e le mie sorelle in Cristo mi amano e sono sempre pronti a supportarmi nei periodi buoni o difficili della mia vita, così come io lo sono per loro. Sostengono con entusiasmo i missionari che operano nelle diverse parti del mondo e mostrano l’amore di Cristo ai loro vicini in ogni modo e ogni volta che ne hanno la possibilità. Le piccole e grandi chiese sono gemme preziose nel Regno di Cristo… Sono così grata a Dio per la mia!

 

 

Traduzione a cura di Laura Trotta

 

Tematiche: Chiesa

Le Ann Trees

Le Ann Trees


E’ una scrittrice, editrice, speaker, moglie e mamma che ama lo stile di vita del Sud della California, con le classiche infradito, le sue spiagge, percorrere la Route 101 in bicicletta elettrica e il caffè americano al caramello salato dal Lofty Coffee alla Solana Beach. È estremamente grata sia per l’affetto e la gentilezza di molte persone, sia per l’atmosfera cristiana che l’ha aiutata a riprendere in mano la sua vita dopo la morte del figlio in un incidente sugli sci nel 2006. Ha conseguito un Master of Arts in Studi Teological Westminster Seminary in California. Le Ann è anche caporedattrice del sito Beautiful Christian Life.

© corechristianity.com, © Coram Deo

Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.