È stato dimostrato che l’evoluzione sia vera?

 

 

L’evoluzione viene considerata come un fatto reale sia dai non credenti sia da alcuni cristiani. Monty White dimostra che l’evoluzione non è mai stata provata.

 

Chiunque abbia letto Genesi 1-11 capisce che i moderni insegnamenti dell’evoluzione da molecola a uomo sono in contrasto con quello che dice Dio. Allora qual è la risposta all’evoluzione da un punto di vista biblico e quale da un punto di vista scientifico? Esaminiamo più attentamente.

Gli evoluzionisti dicono spesso che evoluzione significa semplicemente “cambiamento”. Tuttavia, in realtà significa un certo tipo di cambiamento. La parola è adesso accettata con il significato di cambiamento di forme chimiche non viventi in semplici forme di vita, in forme di vita più complesse e infine in umani – quello che può essere chiamato dalla melma a te passando per lo zoo. Ci hanno detto che questo cambiamento è avvenuto qualche milione di anni fa e che il meccanismo dominante che si suppone che lo abbia guidato sia stata la selezione naturale insieme alle mutazioni.

Inoltre, la parola evoluzione è stata applicata anche a cose non viventi. Si dice che quasi tutto si sia evoluto – il sistema solare, le stelle, l’universo, il sistema sociale e legale. Si dice che tutto sia il prodotto dell’evoluzione. Tuttavia, le tre maggiori forme di evoluzione sono:

  1. Evoluzione stellare.
  2. Evoluzione chimica.
  3. Evoluzione biologica.

L’evoluzione da molecola a uomo è attraente per molte persone, perchè gli permette di vivere come vogliono.

La storia dell’evoluzione non lascia spazio a un Creatore sovrannaturale. Si suppone che i processi evolutivi siano puramente naturali. Questo significa che persino la necessità di un Creatore sovrannaturale sparisce perchè si crede che il mondo naturale possa da solo creare nuove o migliori o più complesse creature. L’implicazione di questo è molto eloquente: evoluzione significa “nessun Dio”, quindi non ci sono regole – non ci sono comandamenti, nessuna legge data da Dio che dobbiamo rispettare. Possiamo quindi vivere le nostre vite come preferiamo, perchè secondo la filosofia evolutiva, non c’è nessun Dio a cui dobbiamo rispondere. Non stupisce quindi che la teoria dell’evoluzione da molecola a uomo, sia così attraente per molti, perchè permette di vivere come più piace. Questo si chiama moralità relativa.

 

La Bibbia insegna l’evoluzione?

La semplice risposta a questa domanda è “No”. In Genesi 1 leggiamo il resoconto della creazione (non dell’evoluzione) di ogni cosa – l’universo, il sole, la luna e le stelle, il pianeta terra con tutte le piante e gli animali, inclusa la creazione più grande di Dio – l’uomo. Da nessuna parte in questo resoconto leggiamo dell’evoluzione da molecola a uomo. Inoltre, non c’era tempo per l’evoluzione, perchè Dio ha creato ogni cosa in modo sovrannaturale in sei giorni (Es. 20:11, 31:17).

Ci sono persone che sostengono che Genesi 1 sia un resoconto semplificato dell’evoluzione, ma tale ipotesi non supera l’esame. Un rapido sguardo all’ordine degli eventi in Genesi e nell’evoluzione mostra questo (vedi schema). L’ordine degli eventi è abbastanza diverso, e il resoconto della creazione in Genesi non ha alcuna relazione con il resoconto delle origini dell’evoluzione.

Evoluzione Genesi
Sole prima della Terra Terra prima del Sole
Suolo prima del mare Mare prima del suolo
Atmosfera prima del mare Mare prima dell’atmosfera
Sole prima della luce sulla terra Luce sulla terra prima del sole
Stelle prima della terra Terra prima delle stelle
Terra contemporaneamente agli altri pianeti Terra prima degli altri pianeti
Creature marine prima delle piante terrestri Piante terrestri prima delle creature marine
Vermi terrestri prima delle stelle marine Stelle marine prima dei vermi terrestri
Animali terrestri prima degli alberi Alberi prima degli animali terrestri
Morte prima dell’uomo Uomo prima della morte
Spine e cardi prima dell’uomo Uomo prima di spine e cardi
Agenti patogeni di tubercolosi e cancro prima dell’uomo (dinosauri morti di tubercolosi e cancro) Uomo prima di tubercolosi e cancro
Rettili prima degli uccelli Uccelli prima dei rettili
Mammiferi terrestri prima delle balene Balene prima degli animali terrestri
Mammiferi terrestri prima dei pipistrelli Pipistrelli prima dei mammiferi terrestri
Dinosauri prima degli uccelli Uccelli prima dei dinosauri
Insetti prima delle piante fiorite Piante fiorite prima degli insetti
Sole prima delle piante Piante prima del sole
Dinosauri prima dei delfini Delfini prima dei dinosauri
Rettili terrestri prima degli pterosauri

Pterosauri prima dei rettili terrestri

 

Nonostante questo, alcune persone sostengono che ci sia una grande differenza tra “fare” e “creare” (le parole ebraiche sono rispettivamente asah e bara). Sostengono che Dio abbia creato alcune cose – per esempio, il cielo e la terra come scritto in Genesi 1:1 e le creature marine e terrestri come scritto in Genesi 1:21. Sostengono anche che Dio fece alcune cose, forse con un’evoluzione da materiali pre-esistenti – per esempio, il sole, la luna e le stelle come scritto in Genesi 1:16, e gli animali selvatici e il bestiame come scritto in Genesi 1:25. Nonostante queste parole abbiano delle sfumature leggermente differenti di significato, sono spesso usate in modo intercambiabile, come si vede chiaramente dove asah (fare) e bara (creare) sono usate in riferimento alla stessa azione (la creazione dell’uomo, Genesi 1:26-27). Niente in Genesi 1 porta alla conclusione che Dio abbia usato il processo evolutivo per produrre la Sua creazione.

C’è un ulteriore problema nel credere che il resoconto della Genesi sulla creazione dovrebbe essere interpretato come un resoconto evolutivo. Una delle cose che guida l’evoluzione è la morte. Tuttavia la Bibbia insegna in modo sufficientemente chiaro che la morte è introdotta nel mondo perfetto come il risultato del peccato di Adamo. Prima di questo non esisteva la morte nè di umani nè di animali – sia gli umani sia gli animali erano in origine vegetariani (Genesi 1:29-30 mostra che le piante non sono creature viventi come lo sono le creature terrestri e marine, gli uccelli e le persone). Il mondo originale che Dio aveva creato era libero dalla morte e quindi l’evoluzione non ci sarebbe potuta essere prima della creazione dell’uomo.

 

1 – Evoluzione stellare: il Big Bang.

Il big bang è la visione naturale più famosa dell’origine dell’universo così come l’evoluzione Neo-Darwiniana è la visione naturale dei sistemi viventi. La differenza tra quello che insegna la Bibbia riguardo all’origine dell’universo e quello che gli evoluzionisti insegnano può essere riassunto come segue: la Bibbia insegna che “al principio Dio creò” e gli evoluzionisti insegnano, in pratica, che “in principio il nulla divenne qualcosa ed esplose.”

Secondo il big bang, il nostro universo sarebbe improvvisamente apparso e si sarebbe rapidamente espanso dando origine a innumerevoli miliardi di galassie con le loro innumerevoli stelle.

A sostegno dell’idea per cui nulla possa aver creato l’universo, i cosmologi sostengono che la meccanica quantistica predice che un vuoto può, in alcune circostanze, originare la materia. Il problema con questo ragionamento è che un vuoto non è un nulla, è qualcosa – è un vuoto che può essere fatto apparire o scomparire, come nel caso del vuoto di Torricelli, che si trova alla fine di un barometro al mercurio. Tutta la logica predice che se si ha un nulla, accadrà nulla. È contro ogni logica e contro ogni legge della scienza credere che l’universo sia il prodotto di un nulla. Questo concetto è simile alla speranza per cui un conto corrente bancario vuoto improvvisamente si trasformerà da solo in un conto bancario miliardario.

Tuttavia, se accettiamo che l’universo e ogni cosa in esso arrivino dal nulla (e anche da nessuna parte) allora dobbiamo seguire la sua logica conclusione. Questo significa che non solo tutta la materia fisica dell’universo è il prodotto del nulla, ma anche le altre cose. Per esempio, siamo forzati ad accettare che il nulla (che non ha memoria, morale e coscienza) abbia creato la ragione e la logica, la conoscenza e la comprensione, i complessi codici etici e il sistema legale, il senso del giusto e dello sbagliato, l’arte, la musica, la commedia, la letteratura, la danza, e il sistema di fede che include Dio. Queste sono solo alcune delle implicazioni filosofiche dell’ipotesi del big bang.

 

2 – Evoluzione chimica: l’origine della vita.

Comunemente si crede (poichè viene insegnato nelle nostre scuole e università) che gli esperimenti di laboratorio abbiano provato che gli organismi viventi si siano evoluti da materia chimica non vivente. Molte persone credono che la vita sia stata creata in laboratorio da scienziati che studiano l’evoluzione chimica.

Il famoso esperimento condotto da Stanley Miller nel 1953 viene spesso citato a sostegno di questo. I risultati di tali esperimenti tuttavia non mostrano nulla del genere. Questi esperimenti, pensati da esseri umani intelligenti, mostrano che sotto certe condizioni, alcuni composti organici possono formarsi a partire da composti inorganici.

Infatti, quello che gli scienziati intelligenti stanno dicendo realmente è: “Se potessi sintetizzare la vita in laboratorio, allora avrei dimostrato che non era necessaria alcuna intelligenza per formare la vita al principio.” I loro esperimenti stanno semplicemente cercando di provare l’opposto – cioè che è necessaria un’intelligenza per creare la vita.

Se osserviamo attentamente l’esperimento di Miller, vedremo che ciò che fece non contempla l’evoluzione della vita. Egli prese un miscuglio di gas (ammoniaca, idrogeno, metano e vapore acqueo) e passò della corrente elettrica all’interno. Fece questo per riprodurre l’effetto di un fulmine che passa all’interno di un miscuglio di gas che secondo lui componevano l’atmosfera terrestre milioni di anni fa. Come risultato, produsse un miscuglio di amminoacidi. Poichè gli amminoacidi sono i mattoncini delle proteine e le proteine sono considerate i mattoncini dei sistemi viventi, l’esperimento di Miller fu acclamato come la prova che la vita si sia evoluta per caso sulla terra milioni di anni fa.

 

Ci sono numerose obiezioni a tale conclusione:

1 – Non c’è prova che la terra abbia mai avuto un’atmosfera composta dai gas usati da Miller nel suo esperimento.

 

2 – Un altro problema è che nell’esperimento di Miller, lui si era assicurato che non ci fosse ossigeno. Con la presenza dell’ossigeno, allora non si sarebbero formati gli amminoacidi. Tuttavia, se non ci fosse l’ossigeno sulla terra, allora non ci sarebbe lo strato di ozono, e se non ci fosse lo strato di ozono le radiazioni ultraviolette penetrerebbero nell’atmosfera e distruggerebbero gli amminoacidi prima che si formino. Allora il dilemma che gli evoluzionisti incontrano può essere riassunto in questo modo: gli amminoacidi non si sarebbero formati in un’atmosfera con ossigeno e sarebbero stati distrutti in un’atmosfera senza ossigeno.

 

3 – Un altro problema riguarda la cosiddetta prevalenza di amminoacidi. Per il modo in cui gli atomi di carbonio si uniscono con altri atomi, esistono amminoacidi in due forme – la forma destra e la forma sinistra. Proprio come le nostre mani sono identiche tra loro in tutti gli aspetti tranne che per la prevalenza nell’uso della mano destra o della sinistra. In tutti gli esseri viventi si trovano solo amminoacidi mancini. Tuttavia l’esperimento di Miller produsse un miscuglio di amminoacidi mancini e destrorsi in proporzioni identiche. Poichè negli esseri viventi vengono usati solo quelli mancini, questo miscuglio è inutile per l’evoluzione degli esseri viventi.

4 – Un altro grande problema per l’evoluzione chimica è l’origine dell’informazione che si trova negli esseri viventi. Ci sono varie teorie sulla quantità di informazioni che si trovano nel genoma umano, ma si può stimare che sia l’equivalente di qualche migliaia di libri, ciascuno dei quali di centinaia di pagine. Da dove sono arrivate queste informazioni? Il caso non genera informazioni. Questa osservazione portò il professor Sir Fred Hoyle e il suo collega professor Chandra Wickramasinghe della Cardiff University, alla teoria per cui gli evoluzionisti ci chiedono di credere che un tornado possa passare attraverso una discarica ed assemblare un aereo.

I problemi sottolineati sopra mostrano che, lontano dalla creazione della vita in laboratorio, gli evoluzionisti chimici non hanno dimostrato che gli esseri viventi siano nati per caso da sostanze chimiche non viventi. Inoltre, la grande quantità di informazioni contenute nel nucleo di una cellula vivente mostra che gli esseri viventi non si possono essere evoluti da sostanze chimiche non viventi.

L’unica spiegazione per l’esistenza dei sistemi viventi

è che essi debbano essere stati creati.

 

3 – Evoluzione biologica: Discendente comune?

L’anatomia comparativa è il nome dato alla scienza che si occupa della struttura degli animali. Comparando l’anatomia di un tipo di animale con un altro si suppone di provare la discendenza da un antenato comune. Questo viene spesso usato come prova dell’evoluzione. Tuttavia, la scienza dell’anatomia comparativa può essere usata altrettanto facilmente come prova della creazione, come vedremo.

Le ossa di una cavallo sono diverse dalle nostre ossa, ma c’è una certa somiglianza che, se conosciamo lo scheletro umano, possiamo facilmente identificare e nominare le ossa di un cavallo. Potremmo fare lo stesso se studiassimo lo scheletro di una salamandra, di un coccodrillo, di un uccello o di un pipistrello. Infatti, non solo le ossa sono simili, ma anche altre strutture anatomiche, come muscoli, cuore, fegato, reni, occhi, polmoni, tratto digerente e così via. Questo viene interpretato dagli evoluzionisti come prova che questi diversi animali discendono tutti da un antenato comune.

Uno dei classici esempi che viene spesso usato nei libri di biologia per illustrare l’anatomia comparativa è quello delle zampe anteriori di anfibi, rettili, umani, uccelli, pipistrelli e quadrupedi. Nell’illustrazione, si può vedere che tutte le zampe anteriori di questi sei diversi tipi di creature hanno un osso degli arti superiori (omero) e due ossa degli arti inferiori (radio e ulna), anche se nel caso del pipistrello c’è solo un osso chiamato radio-ulna.

Gli evoluzionisti insegnano che queste strutture sono omologhe quando sono simili in struttura e origine, ma non necessariamente nella funzione. Notiamo però come il concetto di origine viene introdotto nella definizione. L’ala del pipistrello viene considerata come omologa alla zampa superiore di una salamandra perchè è simile nella struttura e si crede che abbia la stessa origine. Tuttavia, non è considerata omologa all’ala di un insetto perchè, nonostante abbia la stessa funzione, non ha la stessa origine. Tuttavia il fatto che due strutture siano simili non significa necessariamente che derivino da uno stesso antenato.

Dobbiamo capire che tutto il ragionamento fatto dagli evoluzionisti si basa su una singola supposizione: che il grado di similitudine tra organismi indica il grado di relazione supposta dei detti organismi. In altre parole, sostengono che se gli animali sembrano simili, allora devono essere imparentati (da un punto di vista dell’evoluzione), e se non si somigliano molto, allora sono più lontanamente relazionati tra loro. Ma questa è solo un’opinione.

La presenza di strutture simili può essere in realtà interpretata come prova di un disegnatore comune. Contrariamente alla descrizione semplificata in questa figura, gli arti superiori dei vertebrati non si formano nello stesso modo. In specifico, nelle rane le falangi si formano come dei bozzi che crescono esternamente e che negli umani si formano da una cresta che sviluppa solchi internamente. Il fatto che le ossa possano essere correlate non significa che siano una prova di un antenato comune.

Infatti, c’è un altro motivo logico per cui le cose si somigliano – la creazione da parte di un disegnatore intelligente che ha usato uno stampo comune. Questo è il motivo per cui le auto Toyota e Ford si somigliano tanto. Sono costruite seguendo un progetto comune – basta guardarle per capirlo. Tuttavia, il problema con il mondo vivente è che in molti casi la spiegazione (evoluzione o creazione) sembra essere logica ed è spesso impossibile per noi dire quale sia la spiegazione più ragionevole. Ecco perchè è importante per noi capire quale visione del mondo stiamo usando per interpretare la prova.

C’è tuttavia una scoperta che sembra rendere illogica e sbagliata la teoria evoluzionaria della discendenza da un antenato comune. Questa scoperta è che le strutture che sembrano omologhe spesso si sviluppano sotto il controllo di geni che non sono omologhi. Se le strutture evolvono dalla stessa fonte, ci aspetteremmo di trovare gli stessi geni che creano le strutture. Il fatto che queste strutture siano simili (o omologhe) è apparente, ma il motivo non è l’evoluzione Darwiniana. È più logico e ragionevole credere in un Creatore comune piuttosto che in un antenato comune.

Molti evoluzionisti ammettono di aver fallito nel trovare la prova dell’evoluzione di strutture grandi come ossa e muscoli, perciò discutono sul fatto di trovare una similitudine tra molecole organiche complesse ritrovate nei sistemi viventi. Una di queste è l’emoglobina, la proteina che porta l’ossigeno nelle cellule dei globuli rossi. Nonostante questa proteina si trovi in quasi tutti i vertebrati, si trova anche in qualche invertebrato (vermi, stelle marine, vongole e insetti) e anche in qualche batterio. Tuttavia non ci sono prove dell’evoluzione di questi elementi chimici – in ogni caso, lo stesso tipo di molecola è completa e pienamente funzionale. Se è avvenuta l’evoluzione, allora sarebbe possibile rintracciare come si è evoluta l’emoglobina, ma questo non si può fare. Per i creazionisti, tuttavia, l’emoglobina saltò fuori completa e pienamente funzionale ovunque il Creatore ritenesse giusto secondo i Suoi piani.

 

Anelli mancanti.

La parola fossile deriva dal latino fossilis, che significa “qualcosa portato alla luce”. Il significato di oggi della parola fossile è una reliquia o una traccia di vita passata e conservata nelle rocce. Questo può essere una parte dura conservata di pianta o animale, come uno stelo o una foglia o una conchiglia o un osso o un dente, può anche essere una parte molle come pelle o persino escrementi (chiamati coproliti), o può essere una traccia lasciata da una creatura quando era in vita, come un’impronta. Tutti i fossili che vengono trovati nelle le rocce sedimentarie sono raggruppati insieme in un registro fossile.

Charles Darwin propose la graduale evoluzione delle forme di vita in un lungo periodo di tempo. Se questo fosse accaduto, ci aspetteremmo di trovare questa graduale evoluzione di un tipo di forma di vita in un altro sotto forma di registrazione nel registro fossile. Tuttavia, questo resoconto evolutivo di un tipo di forma di vita che cambia in un altro non è registrato nei fossili. Ci sono molti casi in cui vengono ritrovate variazioni all’interno di una specie (per esempio, differenti tipi di elefanti o dinasauri) ma non ci sono esempi tra i diversi tipi. Sia gli evoluzionisti che i creazionisti concordano con il fatto che le forme intermedie di transizione attese alla base del lento e graduale cambiamento da un tipo di creatura in un altro non sono state ritrovate fossilizzate nelle rocce sedimentarie. In altre parole, non ci sono forme di transizione – da qui il termine “anelli mancanti”.

Lo stesso Charles Darwin capì che la sua teoria non era supportata dal registro fossile, per questo nel suo libro Origine delle specie scrisse:

Il numero di varietà intermedie che sono esistite prima sulla terra deve essere davvero enorme. Allora perchè non si trovano questi anelli intermedi in ogni formazione geologica e in ogni strato sedimentario? La geologia non rivela nessuna catena organica graduata: e questo, forse, è la più ovvia obiezione che possa essere mossa contro la mia teoria.

Quando Charles Darwin scrisse queste parole, attribuì questa assenza di forme di transizione a quello che lui chiamava “estrema imperfezione” del registro fossile. Da allora, tuttavia, sono stati trovati milioni di fossili, ma le forme di transizione sono ancora mancanti. Il registro fossile non mostra lo sviluppo continuo di un tipo di creatura in un’altra, ma mostra diversi tipi di creature che sono pienamente funzionali senza alcun antenato o discendente che appartengano ad un tipo diverso di creatura.

Ci sono molti posti nel registro fossile dove ci si aspetta di trovare numerose forme intermedie che, tuttavia, mancano. Tutto ciò a cui puntano gli evoluzionisti è una manciata di forme di transizione molto dibattute (es. cavalli), mentre dovrebbero essere in grado di mostrarci migliaia di esempi incontestabili. Questo si nota quando guardiamo il registro fossile di alcune delle più peculiari specie animali come i cetacei (balene, delfini e focene), i sirenii (manati, dugonghi e lamantini), i pinnipedi (leoni marini, foche e trichechi), canguri, pipistrelli, libellule e ragni. Le loro supposte origini evolutive e i loro discendenti sono rappresentati da anelli mancanti e da speculazioni piuttosto che da prove reali.

Persino le presunte forme di transizione nell’evoluzione umana sono inconsitenti. Infatti, gli anelli mancanti cadono sotto tre categorie: scimmie estinte, scimmie viventi, umani. La seguente tabella mostra alcuni dei più comuni nomi scientifici e la loro classificazione.

 

Nome Che cos’è?*
Australopithecus afarensis, come “Lucy” Scimmia estinta
Australopithecus africanus Scimmia estinta
Australopithecus boisei Scimmia estinta
Australopithecus robustus Scimmia estinta
Pan troglodytes and Pan paniscus (chimpanzee) Scimmia vivente
Gorilla gorilla and Gorilla beringei (gorilla) Scimmia vivente
Pongo pygmaeus and Pongo abelii (orangutan) Scimmia vivente
Ramapithecus Scimmia estinta (orangutango estinto)
Homo habilis Categoria che mischia fossili umani e di scimmia
Homo floresiensis Umano (nano, pigmeo)
Homo ergaster Umano
Homo erectus, come l’“uomo di Pechino” e l’ “uomo di Java” Umano**
Homo neanderthalensis (Neanderthals) Umano
Homo heidelbergensis Umano
Homo sapiens (moderno & arcaico) Umano
* Una classificazione accurata di questi tipi di fossili dipende da un punto di partenza accurato. Alcuni fossili sono stati classificati male. Quelli etichettati come umani (Homo heidelbergensis, Homo erectus, ecc.), mostrano certamente una variazione, ma sono sempre umani. Questo vale anche per le varie specie di scimmia. La variazione, non l’evoluzione, è quello che ci aspetteremmo dai chiari insegnamenti della Bibbia.
** Per la maggior parte queste due classificazioni sono anatomicamente umane. Tuttavia, un numero di ritrovamenti che non sono umani ma simili a scimmie sono stati inclusi come parte della categoria Homo erectus,  a causa delle credenze evoluzionarie. Questi ritrovamenti simili a scimmie dovrebbero essere riclassificati.

É ovvio che gli evoluzionisti hanno “fede” nell’esistenza originale delle forme di transizione mancanti.

 

Evoluzione di nuove specie?

Charles Darwin visitò le Isole Galapagos e raccolse dei campioni di diversi fringuelli che vivevano su diverse isole. Osservò che avevano becchi di diverse forme, a seconda del cibo che mangiavano. Da questa osservazione, Darwin concluse che un paio o uno stormo di fringuelli era volato su queste isole nel passato e che il becco diverso dei fringuelli era evoluto per una selezione naturale, a seconda di quale isole erano vissuti e quindi di cosa mangiavano. Da questi tipi di semplici osservazioni e conclusioni, Darwin sviluppò non solo l’idea dell’evoluzione delle specie ma anche l’idea dell’evoluzione chimica!

Ma consideriamo esattamente quello che Darwin aveva osservato – i fringuelli che vivono su isole diverse e che mangiano tipi diversi di cibo hanno becchi diversi. Cosa propose? Che questi fringuelli discendevano da una coppia o da uno stormo di fringuelli. In altre parole, propose che i fringuelli generarono fringuelli – cioè si riprodussero nella loro stessa specie. Questo è esattamente quello che insegna la Bibbia in Genesi 1.

Nessuno ha mai visto un tipo di pianta o animale trasformarsi in un altro tipo. Darwin non osservò questo, anche se propose che questo avviene. Ci sono migliaia di tipi di piante e di animali sulla terra oggi, e questo prova quello che la Bibbia dice in Genesi 1 riguardo a piante e animali che si riproducono secondo il loro stesso tipo.

Piante e animali si riproducono secondo la loro stessa specie e questo è ciò che osserviamo, ed è ciò che Charles Darwin osservò nei fringuelli delle Isole Galapagos. Per esempio, vediamo diverse varietà di Brassica – verza, cavolo, cavolfiore sono tutte varietà della comune Brassica oleracea. Inoltre, un altro esempio perfetto di una specie sono le centinaia di diverse varietà di cani, includendo spaniel, terrier, bulldog, chihuahua, great dane, pastori tedeschi, irish wolfhound e levrieri, che sono tutti in grado di riprodursi tra di loro, insieme a lupi, sciacalli, dingo e coyote. Tutti discendono dai due rappresentanti della specie cane che arrivò con l’Arca di Noè.

 

Conclusione.

Abbiamo visto che la Bibbia non insegna l’evoluzione. Non ci sono prove che dimostrano il big bang e l’evoluzione chimica ha fallito miseramente nonostante gli sforzi degli evoluzionisti di creare dei sistemi viventi in laboratorio. Similitudini nella struttura trovate nei sistemi viventi possono essere interpretate meglio come la prova di un disegno comune piuttosto che di un antenato comune. Nonostante siano stati ritrovati miliardi di fossili, non ci sono fossili che mostrano un passaggio tra nessuna forma di vita.

La selezione naturale (fatta in natura) e quella artificiale (fatta dagli allevatori) produce enormi varietà all’interno di diversi tipi di piante e di animali. Ha provato un’impresa impossibile, tuttavia, di cambiare un tipo di creatura in un tipo diverso di pianta o animale. La così detta “barriera tra le specie” non è mai stata scavalcata. Tale evoluzione non è mai stata osservata. Questo è stato sottolineato dall’evoluzionista professor Richard Dawkins, che ammise in un’intervista che l’evoluzione è stata osservata, ma poi aggiunse: “Non è stata osservata mentre stava accadendo”.

 

 

 

 

Traduzione a cura di Francesca Farolfi

 

Tematiche: Creazionismo biblico, Evoluzione, Scienza

Monty White

Monty White

 

Istruito dai suoi genitori come ateo, dopo aver studiato geologia divenne un evoluzionista. Successivamente cambiò la sua posizione dopo aver studiato la Bibbia, dicendo che l’evoluzione non è compatibile con il cristianesimo e divenne un giovane creazionista.

White dice che “l’evoluzione non è compatibile con il cristianesimo” e crede che la terra abbia 6.000 anni e che “le persone credono nell’evoluzione perché decidono di farlo”.

Inoltre, dice: “non c’è una vera prova per l’evoluzione della vita sulla terra”.

Nella sua autobiografia scrive: “Ogni materia dovrebbe essere smantellata iniziando dalle basi, piene di nozioni non bibliche e ricostruirle secondo i valori e i fatti biblici … Se siamo considerati sciocchi agli occhi del mondo, perché non essere almeno degli sciocchi coerenti e sostenitori della Parola di Dio nella sua completezza?

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