La domenica è il giorno più bello?

 

A volte per noi è difficile uscire la domenica mattina: abbiamo tre bambini piccoli: uno di 5 anni, uno di 3 e uno appena nato.

Tra la nostra porta di casa e l’auto appena acquistata, c’è una rampa di scale, una doppia porta e poi un lungo tratto di marciapiede attraverso il bellissimo campus del College in cui viviamo.

 

Veniamo dalla calda California del sud e questo è il nostro primo inverno a Chicago. Nelle mattine gelide, il panorama può essere una sfida per decidere se frequentare o meno la chiesa. Immaginate noi cinque, dopo una recente nevicata, che camminiamo per circa 200 metri verso la macchina – in genere devo sempre sollecitare i miei due più grandi (che non vogliono rinunciare e fare pupazzi di neve) mentre tengo in braccio il più piccolo e cerco di non scivolare. Quando tutti e tre sono allacciati con le cinture di sicurezza nei loro seggiolini, io e mia moglie ci sentiamo come se avessimo fatto una gara di triathlon.

 

“Se consideri il sabato sera come un momento per iniziare a prepararti,
la domenica mattina andrà molto meglio”.

 

Comprendo chi prova la tentazione durante questi periodi della vita di ridurre un po’ la frequenza in chiesa. Noto che molte famiglie fanno così e la domenica diventa “il momento della famiglia”, con una sporadica partecipazione in chiesa (specialmente durante le vacanze). Altri invece interrompono la loro partecipazione nel corso degli anni.

 

Nonostante per noi genitori sia una sfida, dovremmo ricordare che se l’appello a “non trascurare l’incontro” (Ebrei 10:25) è stato scritto ai perseguitati del primo secolo, sicuramente si applicherà anche ai genitori del ventunesimo. Credo che i genitori cristiani dovrebbero dare priorità alla frequenza settimanale della chiesa facendo ogni tipo di sacrificio necessario.

 

Questa domenica, va’ in chiesa!

Scrivo qui con uno spirito d’incoraggiamento, volendo dire: “Continua ad andare! Puoi farcela!”. Non voglio creare un senso di colpa. A tal fine, offro due incoraggiamenti e tre strategie.

 

Hai bisogno della chiesa

Molti nella nostra società minimizzano il culto collettivo. Ci piace una spiritualità morbida, gestibile e privata. Diffidiamo delle istituzioni e della responsabilità. Un atteggiamento mentale prevalente dice: “Posso adorare Dio guardando un tramonto, quindi non ho bisogno di vestirmi da capo a piedi la domenica mattina”.

 

Ma ovviamente questa è una falsa dicotomia. Abbiamo bisogno che la nostra adorazione sia privata, ma anche collettiva. Quando ci allontaniamo dall’impegno per la chiesa locale, ciò porta a una spiritualità scarsa, non arricchente. C’è molta potenza e incoraggiamento in tutti quei “gli uni gli altri” nel Nuovo Testamento, non puoi ottenere ciò guardando da solo un tramonto. Inoltre, la beata presenza di Gesù ci è stata promessa in modo specifico in un contesto collettivo: “dove due o tre sono riuniti nel mio nome” (Matteo 18:20).

 

Durante questo periodo, ho avuto l’opportunità di notare quanto Dio ci risponda fedelmente nel momento in cui ci impegniamo a frequentare la chiesa settimanalmente. Spesso è qualcosa di piccolo, come una piccola frase o un verso della predicazione che mi colpisce. È chiaro che in alcune settimane siamo più consapevoli della Sua presenza che in altre, ma l’effetto collettivo è chiaro: Dio è all’opera tra il Suo popolo mentre si raduna nel Suo nome. Giacomo promette: “Avvicinatevi a Dio, ed Egli si avvicinerà a voi” (Giacomo 4:8).

 

La tua chiesa ha bisogno di te

Giovani genitori, avete considerato che il resto della vostra famiglia della chiesa ha davvero bisogno di voi per funzionare in modo ottimale? Fate parte del corpo di Cristo e avete un ruolo da svolgere. “L’occhio non può dire alla mano: Non ho bisogno di te, né il capo può dire ai piedi: Non ho bisogno di voi” (1 Corinzi 12:21).

 

“Alla nostra società piace una spiritualità morbida, gestibile e privata. Diffidiamo delle istituzioni e della responsabilità”.

 

In questo periodo della tua vita, Dio ti sta insegnando, ti sta guidando, sta provvedendo a te e sta operando in te in modi unici. Hai l’opportunità di benedire e aiutare gli altri per mezzo delle difficoltà che stai attraversando. Tu hai una voce, quindi non privare gli altri di ascoltarla.

 

Certo, riconosco che le chiese non sempre facilitano i giovani genitori. Alcune non offrono un servizio di assistenza all’infanzia o non mostrano una sensibilità nei confronti di quelli che stanno attraversando questo periodo della vita. Forse potresti essere una parte della soluzione a questo problema, forse potresti comunicare con dolcezza ai tuoi responsabili come la tua chiesa potrebbe servire le giovani famiglie o forse potresti avviare tu stesso un tale ministero.

Quasi sicuramente ce ne sono altri che attraversano questo stesso periodo che potrebbero trarre beneficio dai tuoi sforzi.

 

Tre semplici modi per custodire la gioia durante la domenica

A volte siamo così stanchi della nostra settimana che quando arriva il fine settimana semplicemente “gettiamo la spugna”. Posso capirlo, ma ho anche scoperto che un po’ di volontà nei fine settimana può fare molto.

Durante questo periodo, abbiamo scoperto alcuni piccoli cambiamenti che ci sono stati utili per la nostra presenza in chiesa e perché l’intera esperienza della domenica fosse più fruttuosa.

 

1 . Santifica il tuo sabato sera

Se consideri il sabato sera come un momento per iniziare a prepararti, la domenica mattina andrà molto meglio.

Ci sono dei modi in cui puoi rendere speciali i tuoi sabati sera? Puoi andare a letto un po’ prima? Anche qualcosa di semplice come parlare con i tuoi figli della chiesa per il giorno successivo, durante la cena e poi pregare per il culto comunitario prima di andare a letto, può fare una grande differenza. Una domenica mattina gioiosa inizia spesso la sera prima.

 

2 . Preparati all’inevitabile combattimento o al latte versato

Capita anche a voi che qualcosa vada storto proprio nel tragitto in auto verso la chiesa? Credo che questa sia spesso la strategia di Satana. Il nemico ci innervosisce in macchina mentre siamo raggiungendo la comunità o mentre si esce dalla porta di casa; qualunque cosa può accadere per renderci scontrosi e turbati quando entriamo nel locale di culto. Se ci prepariamo in anticipo per questo, possiamo cogliere il nemico sul fatto e ricordarci delle parole: “Poiché non ignoriamo le sue macchinazioni” (2 Corinzi 2:11).

 

Quindi, quando sali in macchina ripeti a te stesso in anticipo: Qualcuno probabilmente verserà del latte in macchina o tirerà i capelli alla sorella o getterà la Bibbia fuori dal finestrino in tangenziale. Se ciò accadrà, pregherò piuttosto che urlare.

 

3 . Trova dei modi creativi per rendere piacevole la domenica

Non vi è alcun motivo per cui la domenica dovrebbe essere austera piuttosto che piacevole. Potremmo associare “santo” a “triste”, ma non è così che ci parla la Bibbia.

Nota, per esempio, il linguaggio usato da Neemia ed Esdra quando guidano il popolo nella riconferma del Patto:

“Questo giorno è consacrato al Signore vostro Dio; non siate tristi e non piangete!… Andate, mangiate cibi grassi e bevete bevande dolci, e mandate delle porzioni a quelli che non hanno preparato nulla per loro; perché questo giorno è consacrato al nostro Signore; non siate tristi”. (Neemia 8: 9–11)

In questo contesto, la santificazione è festosa. La logica è questa: “Oggi è un giorno consacrato, quindi smetti di piangere e bevi del vino”.

 

 

“Una domenica mattina gioiosa inizia spesso la sera prima”.

 

 

Dovremmo anche cercare di coltivare un’atmosfera di gioia e celebrazione durante la domenica. Hai un ristorante preferito che frequenti per tradizione la domenica o un cibo preferito per fare colazione? Quali altre tradizioni domenicali potrebbero rendere piacevole la giornata? Tra vent’anni, quali ricordi e associazioni vorresti che i tuoi figli avessero riguardo alla domenica e alla chiesa?

 

Dio è la nostra più grande gioia e vogliamo che Lui sia la più grande gioia dei nostri figli; la domenica è un’occasione settimanale unica per adorare e godere della Persona di Dio tutti insieme. Sforziamoci di rendere la domenica una delizia per i nostri figli, non un peso.

 

 

Traduzione a cura di Maddalena Bennardo

 

Photo by Kevin Gent on Unsplash

 

Tematiche: Bambini, Chiesa, Famiglia, Preghiera, Vita Cristiana

Gavin Ortlund

Gavin Ortlund

E’ pastore senior presso la First Baptist Church di Ojai a Ojai, in California. Scrive regolarmente su Soliloquium.

© desiringgod.org, © Coram Deo

Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.