Lasciare le cose nelle mani di Dio
Or Sarai, moglie di Abramo, non gli aveva dato figli. Aveva una serva egiziana di nome Agar. Sarai disse ad Abramo: “Ecco, il Signore mi ha fatta sterile; ti prego, va’ dalla mia serva; forse avrò figli da lei”. E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. Genesi 16:1-2
La vita è spesso difficile e vivere come cristiani non significa essere esenti da tali difficoltà. Quando affrontiamo malattie, disoccupazione, sofferenze, relazioni infrante e altre prove, ci troviamo davanti a una domanda fondamentale: Cammineremo per fede o cercheremo di risolvere tutto con le nostre forze?
Abramo era un uomo come noi, nella sua vita di fede conobbe sia momenti di vittoria che cadute. Dio gli aveva promesso che dalla sua discendenza sarebbe nata una grande nazione e che, attraverso di essa, il mondo intero sarebbe stato benedetto (Genesi 12:1-3). Nonostante fossero anziani e senza figli, Dio aveva assicurato ad Abramo e a sua moglie Sara che avrebbero avuto un “figlio proprio”, il loro erede (15:4). Abramo “credette al Signore, che gli contò questo come giustizia” (v. 6).
Dopo anni e anni di attesa, la fede di Abramo cominciò a vacillare. Verosimilmente, ogni mese rinasceva la speranza e, puntualmente, si infrangeva. Col passare del tempo, Sara diventava sempre più anziana, afflitta e impaziente. Così giunsero a un vero e proprio bivio spirituale. Sapevano che Dio è reale, che è onnipotente e che aveva promesso loro un figlio, ma sapevano anche che quel figlio ancora non c’era. Avrebbero permesso ai dubbi del cuore di sopraffare la loro fede, oppure avrebbero lasciato che fosse la fede a mettere a tacere quei dubbi?
I versetti riportati sopra ci raccontano, purtroppo, la triste conclusione: decisero di agire di testa propria, affidandosi alle proprie forze. Nel dubbio e nella disperazione, Sara propose ad Abramo di unirsi alla sua serva Agar, nella speranza di ottenere il figlio promesso tramite lei, e Abramo acconsentì.
Fu una scelta sbagliata. Dubitando che Dio avrebbe mantenuto la Sua promessa, tentarono di realizzarla con mezzi propri (e moralmente discutibili). La loro decisione fu guidata dalla convenienza. Non si chiesero: Cosa è giusto? Ma piuttosto: Cosa potrebbe funzionare? Lasciarono che il pragmatismo prevalesse sulla fede e così facendo, generarono ulteriore sofferenza, dolore e confusione, sia per loro che per Agar. Pensavano di semplificare la situazione con un intervento umano, ma finirono per complicare tutto.
Ogni volta che mettiamo da parte la fede per affidarci al nostro sforzo, la nostra vita si complica. Ogni volta che cerchiamo di controllare gli eventi e pianificare a modo nostro, anziché fidarci di Dio e delle Sue promesse, andiamo incontro al disordine e al tormento. Fede e attesa camminano insieme. Non scoraggiarti quando ti ritrovi nella sala d’attesa della vita. È sempre giusto attendere Dio ed è sempre giusto aspettare nel Signore.
In quale ambito della tua vita hai bisogno, oggi, di vivere questa verità?
—
Domande per la riflessione:
– In che modo Dio mi sta chiamando a cambiare prospettiva?
– Come sta riorientando Dio gli affetti del mio cuore , ciò che amo veramente?
– Cosa mi chiede Dio di fare, oggi, nel corso della mia giornata?
Lettura consigliata : Giobbe 1:13-21
Consigliamo Nessuno come Lui di Jen Wilkin, Ed. Coram Deo.
Tematiche: Crescita spirituale, Incoraggiamento ed esortazione, Insegnamento biblico, Vita Cristiana
© Truth for Life, © Coram Deo
Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.