Noi crediamo nello Spirito Santo

 

 

Noi crediamo nello Spirito Santo. Questa è una realtà, e implica più di quanto appaia a prima vista. Vuol dire che Dio è vivo e opera nel nostro mondo e nelle nostre vite; che una Persona invisibile, preserva e si preoccupa di quelli che sono di Cristo; che uno Spirito onnipotente e impercettibile realizza con potenza gli scopi eterni di Dio e del Figlio suo, nel contesto umano, perché tutti, un giorno, possano vedere.

 

Noi non crediamo solo in Padre e Figlio, ma in Padre, Figlio e Spirito, e in questa triplice formula battezziamo (Matt. 28:19). Un solo Dio in tre persone. Tre persone in un solo Dio: il Padre che pianifica la nostra gioia eterna, il Figlio che l’ha acquistata e lo Spirito che la custodisce.

 

Per migliaia di anni, il popolo di Dio ha atteso la piena rivelazione della sua natura e della sua opera e, insieme a queste, la piena personalità dello Spirito. Egli non è parte di Dio; Egli è Dio. Con la venuta e l’ascesa del Figlio al Padre, adesso siamo in grado di vedere come lo Spirito eterno di Dio sia sempre stato attivo, sin dal principio del mondo, aleggiando sulla superficie delle acque, pronto a farlo uscire dal caos (Gen. 1:1-2), agendo per secoli in favore del popolo eletto di Dio, parlando ad esso tramite Mosè e la legge (Eb. 9: 8), Davide e i Salmi (Matt. 22:43, Mc. 12:36, At. 1:16, 4: 25, Eb. 3: 7), Isaia, Geremia e i Profeti (At. 28:25, Eb. 10: 15-16, 2 Pt. 1:21), e continuando a farlo ancora oggi, attraverso le Sacre Scritture.

 

Per mezzo dello Spirito Santo, Gesù, l’uomo-Dio, fu concepito nel grembo di una vergine (Matt. 1:18, 20; Lc. 1:35).

 

Per mezzo dello Spirito, Gesù visse, parlò, guarì e patì (Lc. 3:22, 4: 1, 14, 17-21, 10:21, At. 10:38).

 

Per mezzo dello Spirito, diede sé stesso per noi sulla croce (Eb. 9:14), risuscitò dai morti, fu giustificato (Rom. 1: 4; 1 Tim. 3:16) e ora, dalla destra del Padre, dove è asceso, ha immerso il suo popolo nel suo Spirito (At. 1:5, 11:16), riversando sulla Chiesa (At. 2:33, 10:45) questa sublime persona della Trinità, la cui missione è glorificare il Figlio (Giov. 16:14).

 

Per mezzo di questo Spirito mandato dal cielo, i messaggeri predicano la buona notizia (1 Pt. 1:12), che Egli stesso conferma, facendo annunciare con potenza la Parola di Dio (At. 10:44, 11:15, 1 Tes. 1:5).

 

E, meraviglia delle meraviglie, quello stesso Spirito che ha conferito autorità alla vita terrena di Gesù e alla sua morte espiatrice, oggi viene dato anche a noi.

 

Egli non solo opera su di noi e attraverso di noi, ma abita in noi (Rom.8: 9, 11; 2 Tim. 1:14).

 

Lo Spirito ci è stato donato (Lc. 11:13, Giov. 7: 38-39, At. 5:32, 15: 8; 1 Tes. 4: 8) e noi lo abbiamo ricevuto (Giov. 20:22; At. 2:38; 8:15, 17, 19; 10:47; 19: 2; Rom. 5: 5; 8:15; 1 Cor. 2:12; 2 Cor. 5: 5; 1 Gv. 3:24).

 

Che gloriosa realtà, poter dire di possedere anche lo Spirito (Romani 8: 9, 23; 1 Corinzi 6:19). La potenza stessa di Dio è arrivata a dimorare stabilmente nelle nostre vite, e noi siamo diventati il suo tempio, sia individualmente sia collettivamente (1 Corinzi 3:16, 6:19).

 

Non è una semplice forza. Egli non è una cosa ma una Persona. Gli si può mentire (At. 5: 3), resistere (At. 7:51), possiamo contristarlo (Is. 63: 10-11, Ef. 4:30), bestemmiarlo (Matt. 12:32; Mr. 3:29; Lc 12: 10). Egli ci consola (At. 9:31), ci guida e ci conduce (At. 13: 2, 4; 15:28; 16: 6; 20:23; 21:11), ci trasforma all’immagine di Cristo (2 Cor. 3: 17-18) e rafforza la vita cristiana quotidiana (Rom. 14:17; 15:13; 1 Corinzi 12: 3; Gd. 20).

 

È Lui che costituisce i responsabili nella Chiesa (At. 20:28), conferma la parola di Dio con doni miracolosi (Eb. 2: 4), santifica i nostri sforzi imperfetti (Rom. 15:16), ci unisce nella comunione (2 Cor, 13:14; Eb. 6: 4), e ci riempie di lode (At. 2: 4) e di franchezza, per svolgere il ministero (At. 1: 8, 4: 8, 31, 6: 5, 7:55, 9:17, 11:24; 13: 9, 52).

 

Egli ci fa sapere l’amore che il Padre ha per noi (Rom. 5: 5; Ef. 3: 14-19) e pervade la vita cristiana di gioia (At. 13:52; Rom. 14:17; 15:13; 1 Tessalonicesi 1: 6).

 

In lui siamo suggellati, custoditi e assicurati da Dio fino alla fine (Ef. 1: 13-14).

 

Noi crediamo che, quando siamo soli con la Parola di Dio, non siamo veramente soli.

 

Crediamo che, quando preghiamo, qualcuno interceda per noi con sospiri ineffabili (Rom. 8: 26-27)? che una Persona divina presente in noi ci fortifica, aiutandoci a offrirci in sacrificio per i bisogni degli altri? che quando saremo trascinati davanti a governanti e autorità per amore di Cristo, in quel momento ci suggerirà cosa dire (Marco 13:11, Luca 12:12)? che possiamo esser coraggiosi nella lotta e gioiosi nell’afflizione (1 Tes. 1: 6, Ti. 3: 5)? che se noi, essendo cattivi, sappiamo dare buoni doni ai nostri figli, quanto più nostro Padre ci darà il dono più grande di tutti – ovvero, Sé stesso, nella persona del suo Spirito (Lc. 11:13)?

 

Noi crediamo che la vita cristiana non sia una vita comune, che ci sia più di quanto non appaia nella realtà, sì, molto di più. Crediamo che ciò che conta maggiormente, che è il massimo, sia invisibile; che lo Spirito sia vivo e vegeto oggi e che faccia la differenza.

 

Questo è lo Spirito Santo, in cui noi crediamo.

 

 

(Traduzione a cura di Ciro Izzo)

 

 

Tematiche: Chiesa, Spirito Santo, Teologia, Vita Cristiana

David Mathis

David Mathis

 

Redattore esecutivo di desiringGod.org, pastore della Cities Church di Minneapolis/Saint Paul, e professore associato al Bethlehem College & Seminary. È marito, padre di quattro figli, e autore di Habits of Grace: Enjoying Jesus through the Spiritual Disciplines e di  Workers for Your Joy: The Call of Christ on Christian Leaders (2022).

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