Sembra che siamo programmati per far dipendere la nostra gioia dalle circostanze della vita.

Ci viene naturale.

Siamo i più felici della terra quando le cose vanno bene, siamo i più infelici quando le cose vanno male.

Il nostro stato d’animo è determinato dagli alti e bassi della vita, dal vortice delle circostanze che cambiano continuamente intorno a noi. È così quando abbiamo 4 anni, è così quando ne abbiamo 24, è così a 44 anni ed è così a 14 anni.

Oggi voglio farvi conoscere Tessa, un’ascoltatrice del podcast di 14 anni che oggi ci ha scritto:

“ Caro pastore John, ciao! Sono molto grata per il podcast e per il ministero di Desiring God che sono una grande benedizione della mia vita.

Recentemente ho realizzato sempre più che la mia gioia dipende da ciò che mi circonda.

Potresti darmi consigli biblici su come invece possa far dipendere la mia gioia da Gesù?”

 

 

 

Bene! sono molto grato per questa domanda posta da una 14enne.

Quando torno con la memoria alle cose che mi preoccupavano quando avevo 14 anni, non credo di essermi posto questa domanda come avrei dovuto.

Così, lascia che ti incoraggi sul fatto che fare questa domanda è un significativo segno di crescita spirituale e di maturità, specialmente alla tua età.

Quindi fatti coraggio, dal mio punto di vista Dio è all’opera nella tua vita e questo è sempre un miracolo meraviglioso.

 

Un cambiamento che dura tutta la vita.

Prima che ti dia alcuni consigli biblici per portare la tua felicità delle circostanze a Gesù, lascia che ti dica che la battaglia che stai sperimentando in questo momento sarà la stessa con la quale combatterai tra sessant’anni se sarai ancora viva e se Gesù non sarà ancora tornato.

Perché è l’età che ho io adesso. Veramente ho un anno in più, ne ho 75 non 74 ma ogni giorno devo pormi il problema di dove la mia gioia sia radicata, ogni giorno in battaglia contro il diavolo e il mondo e la carne. Piuttosto che lasciare la mia vecchia natura che la Bibbia chiama “la carne”, sono attirato lontano da Gesù dalle cose di questo mondo come fossero più importanti. Ogni momento della vita, a 14 anni come a 75, ha le sue proprie tentazioni che ti allontanano dalla gioia che deriva da Gesù e ti portano verso una gioia che deriva dal mondo.

E dovrai combattere con queste cose fino alla fine, così è buono iniziare con il piede giusto adesso e imparare la tua strategia per la battaglia.

 

4 modi per radicare la tua gioia in Dio

Lascia quindi che ti dia 4 modi per radicare la tua gioia in Gesù e non nelle circostanze della vita.

 

  1. Devi imparare a conoscere quale sia lo scopo di Dio nei problemi della tua vita.

Dio è molto più impegnato a creare una santa gioia e felicità nei suoi figli, di quanto noi lo siamo nel ricercarla.

E uno dei suoi modi per farlo è assicurarsi che abbiamo abbastanza difficoltà da affrontare per insegnarci a smettere di cercare la nostra felicità in una vita senza problemi.

Per esempio:

Romani 5:3-5

3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. 5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

In altre parole, la gioia che deriva dalla speranza è più intensa quando la nostra fede resiste durante le prove.

Ancora, in 2 Corinzi 1:8-9 Paolo dice:

8 Perché non vogliamo, fratelli, che ignoriate la nostra afflizione che ci capitò in Asia, come siamo stati eccessivamente gravati al di là delle nostre forze, tanto da giungere a disperare della vita stessa. 9 Anzi avevamo già in noi stessi la sentenza di morte, affinché non ci confidassimo in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti,…

In altre parole, il proposito di Dio quando ci porta fino ad un passo dalla morte, è la nostra gioia che deriva dal confidare unicamente in Gesù.

Il suggerimento numero uno quindi è applicati a conoscere questi insegnamenti biblici per il resto della tua vita. Ti saranno molto utili.

 

  1. Abituati a riconoscere Dio in ogni cosa.

È un po’ inusuale ma cerca di seguirmi nel ragionamento. Ti suggerisco di appropriarti di ogni piacere naturale, non peccaminoso, che Dio offre e sforzati disciplinatamente di vedere, provare e gustare Dio in e alla fonte di questi piaceri.

In altre parole, il modo migliore per evitare che il piacere, che pur deriva da Dio, diventi il tuo Dio, è quello di ritrovare piacere in colui che te l’ha dato, che sta cercando di mostrarti (attraverso quel piacere) qualcosa di sé e quanto questo sia soddisfacente.

Per esempio, la Bibbia dice che la parola di Dio è più dolce del miele (Salmo 19:10). La Bibbia dice ancora che Gesù è la luce del mondo (Giovanni 8:12). La Bibbia dice ancora che Gesù è una fonte di acqua viva ( Giovanni 4:10-14). Così, quando assaggi qualcosa di veramente buono, e quando passi dalle tenebre spaventose a una luce intensa e splendente, o quando sei veramente, veramente, veramente assetata e bevi un bel bicchiere di acqua fresca, in ognuna di queste esperienze, ricorda a te stessa che Gesù è più dolce del miele, e vuole che lo gusti attraverso il dono del miele. Dì a te stessa che Gesù è più splendente della luce più intensa e vuole che trovi gioia in lui e nella sua luce. E ripeti a te stessa che Gesù è più piacevole dell’acqua più dissetante e vuole che sia soddisfatta in Lui come e più di quanto mi senta bene dopo aver bevuto quell’acqua.

In altre parole, abituati a riconoscere Dio in ogni cosa buona di questo mondo. Questo ti preserverà dal trattare le cose buone come un dio e ti eviterà di disprezzare la bontà di Dio rifiutando i suoi doni.

Tutti i buoni doni di Dio sono fatti non per diventare il nostro idolo ma per darci un assaggio di Colui che li ha creati e mostrarci qualcosa di Lui.

Trovo anche utile aggiungere questo pensiero: dal momento che sono un peccatore e che non merito nulla da Dio se non il suo giudizio, ogni cosa quindi che mi viene data in quanto figlio di Dio, è stata acquistata per me dal sangue di Gesù, senza il quale non mi spetterebbe altro che essere condannato. Il fondamento che trovo a questo pensiero è in Romani 8:32.

Perciò ogni cosa buona non solo mi indirizza verso la bontà del donatore, ma mi conduce all’inestimabile prezzo che fu pagato da Gesù affinché io possa avere sia il dono che il donatore. Questo mi aiuta ad amarlo come dovrei. E spero cha sia lo stesso per te.

 

  1. Rendi personale la lettura della Bibbia.

Fai in modo che la tua lettura biblica sia molto personale ogni giorno. Non pensare a trarre solo delle linee guida per la tua vita dalla Bibbia, che sono importanti, ma ogni giorno sforzai di capire come puoi conoscere Gesù, il Figlio di Dio e Dio Padre, e Dio lo Spirito Santo, quello che puoi imparare di loro come persone.

In altre parole leggi la Bibbia per imparare a conoscere la persona di Dio. Pensa sempre: amo una persona. Amo una persona. Dio è ammirabile, Dio è forte, Dio è saggio, Dio è buono, Dio è paziente, Dio è giusto, Dio è misericordioso. E mentre vedi queste caratteristiche in Dio, amalo per questo. Fai della persona di Dio il tuo tesoro. Rendi personale la lettura della Bibbia.

  1. Ricordati che un giorno morirai.

Per ultimo, anche se hai solo 14 anni, pensa regolarmente alla morte, non in ogni momento, ma ricorda con regolarità che un giorno morirai. Il punto non è quello di spaventarti, né di rattristarti e nemmeno di incupirti ma esattamente il contrario. Ognuno morirà se Gesù non torna prima.

Potrebbe essere quando avrai 15 anni o potrebbe accadere quando ne avrai 95, ma succederà.

E quando quel momento arriverà, ogni cosa tranne Gesù perderà il potere di farti stare bene. Tutto ciò che possiediamo, tutto ciò che avremo realizzato, il nostro aspetto e il nostro intelletto, i nostri famigliari e amici, tutto questo cesserà di essere fonte di gioia e di speranza alla nostra morte.

Ma se hai conosciuto Gesù personalmente, il giorno della tua morte non sarà solo il momento in cui lascerai le cose che ti sono famigliari, ma sarà il giorno in cui arriverai alla presenza di Colui a cui teniamo più di ogni altra cosa.

 

Grazie quindi per aver posto una domanda così bella all’età di 14 anni. Sono veramente felice di quello che Dio opererà nella tua vita da adesso a quando avrai 24 anni.

 

 

 

 

 

Tematiche: Chiedi al pastore John, Crescita spirituale, Domande dei lettori al pastore John Piper, Gioia del Signore, podcast, Testimonianza, Vita Cristiana


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John Piper

John Piper

È il fondatore di Desiring God, per il quale ricopre anche il ministero di insegnante, inoltre, è il rettore del Bethlehem College & Seminary. Ha servito per trentatré anni come pastore presso la chiesa battista Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, in Minnesota e ha scritto più di cinquanta libri, tra cui e Non sprecare la tua vita (Ed Coram Deo), Rischiare è giusto (Ed Coram Deo), Coronavirus e Cristo (Ed Coram Deo), Stupefatto da Dio (Ed Coram Deo) e Desiderare Dio.