Come ti prendi cura del pastore della tua chiesa?

 

 

 

 

Ho iniziato ad approfondire questo argomento quando ho letto un articolo che poi è diventato un libretto dal titolo “Prega per la Domenica: per te, per il tuo pastore e per il prossimo sermone”. È un bellissimo testo che trasmette tante idee molto utili.

Ho servito il Signore come pastore per sei anni e so bene che parlare del ministero pastorale può metterci a disagio. Ma non deve essere sempre così.

Ecco sette semplici modi che i membri di chiesa possono adottare per prendersi cura del proprio pastore in una maniera molto concreta.

 

Prega per lui e con lui

Sicuramente questo è un punto scontato. Durante il mio primo anno come pastore nella chiesa, le qualifiche degli anziani mi hanno veramente colpito:

“1 Questa parola è sicura: Se uno desidera l’ufficio di vescovo, desidera un buon lavoro. 2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare, 3 non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro; 4 uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro; 5 (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?). 6 Inoltre egli non sia un neoconvertito, perché non gli avvenga di essere accecato dall’orgoglio e non cada nella condanna del diavolo. 7 Or bisogna pure che egli abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinché non cada nell’ingiuria e nel laccio del diavolo” (1 Tim 3:1-7).

“7 Il vescovo infatti, come amministratore della casa di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno, 8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé, 9 che ritenga fermamente l’insegnamento secondo la fedele parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono” (Tito 1:7-9).

Infatti c’è un’enorme differenza nello studiare questi aspetti e capire che la tua posizione dipende da essi.

I pastori hanno bisogno di preghiera ogni giorno. Loro non sono solamente bombardati quotidianamente da un numero infinito di aspetti amministrativi che rubano loro tempo prezioso, ma sono anche assaliti dalle tentazioni, dall’orgoglio, dalla pigrizia, dalla concupiscenza e tante altre cose. Noi dobbiamo pregare per la loro perseveranza nel rimanere qualificati, che significa essere “irreprensibile” (“Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare”, 1 Tim 3:2). Quindi, aggiungo ancora, prega per il tuo pastore, raggiungilo con la tua preghiera. Il suo cuore può essere pesante tanto quanto il tuo. Per un pastore non c’è gioia più grande di sapere che il popolo di Dio prega per lui.

 

Parla con lui della sua ultima predicazione

Forse non sai che in media un pastore trascorre dalle 10 alle 20 ore per preparare la sua predicazione. E se lui predica 3 volte alla settimana significa che trascorrerà dalle 20 alle 45 ore solo per la preparazione delle predicazioni.

Se il tuo pastore è un predicatore espositivo (cioè predica dal principio alla fine di un libro della Bibbia, versetto dopo versetto), allora ti consiglio di venire sempre in chiesa preparato ad ascoltare la Parola di Dio. Se invece lui predica una serie di argomenti, informati prima su quali temi verranno trattati e sui testi biblici. Studia il brano prima di arrivare in chiesa e preparati delle domande appropriate.

Un pastore che predica fedelmente la Parola gioisce molto nel spiegare la Parola di Dio. Digli che cosa hai imparato ascoltando il sermone, parlagli delle domande che ti sono sorte mente leggevi il brano, chiedigli quali implicazioni teologiche sono collegate al testo. Avvicinati a lui parlandogli del sermone sapendo che dopo 20 e passa ore di preparazione tu hai accesso ad una grande risorsa di sapienza.

 

Digli in che modo Dio ti sta facendo crescere

Quando ero pastore, una delle gioie più grandi era ascoltare i membri che mi parlavano di come erano stati “raffinati” dalla predicazione. Ero così incoraggiato ad ascoltare cosa stavano imparando e come il Signore li stava facendo crescere.

Osservate infatti la risposta di Paolo alla chiesa che aveva visitato:

“Ma ora che Timoteo da voi è ritornato a noi e ci ha riferito buone notizie della vostra fede e amore, e che voi conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate grandemente vederci, come anche noi desideriamo vedere voi…” (1 Tess 3:6-7).

Ciò che gli venne riferito fu di grande conforto e fu una grande forza per Paolo. Quelle notizie erano come del vento forte per le vele della sua nave. E inoltre il vostro pastore ringiovanirà all’ascolto della vostra crescita nel Signore.

 

Abbiate cura del vostro pastore anche finanziariamente

Le entrate di un pastore sono solitamente molto limitate. Forse non lo sapete, ma il vostro pastore potrebbe ricevere dei buoni pasto dall’assistente sociale, anche se non te lo dirà mai. È vero, il pastore non deve servire il gregge per avidità di guadagno (“1 Esorto gli anziani che sono fra voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata: 2 pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà, 3 e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge. 4 E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce”, 1 Pt 5:1-4), tuttavia se il tuo pastore non è stipendiato generosamente, il suo cuore e la sua mente saranno assolutamente divisi:

“Gli anziani che esercitano bene la presidenza siano reputati degni di un doppio onore, principalmente quelli che si affaticano nella parola e nell’insegnamento. La Scrittura infatti dice: «Non mettere la museruola al bue che trebbia», ed ancora: «L’operaio è degno del suo salario»” (1 Tim.5:17-18 – Lett.: “doppio onore” è “doppio salario”).

Dobbiamo essere assolutamente sicuri che il nostro pastore sia in una condizione finanziaria stabile. La chiesa locale deve accertarsi che le risorse finanziarie siano assicurate: la chiesa locale infatti dona al suo pastore per renderlo libero di curare le pecore senza che lui debba preoccuparsi della sua povertà.

Ad esempio, offriti come babysitter dei suoi figli mentre lui e sua moglie trascorrono una serata fuori da soli oppure fai un dono anonimo affinché tutta la sua famiglia possa trascorrere un giorno fuori assieme. Prova ad essere creativo e impegnati a sostenerli economicamente.

 

Abbiate cura anche di sua moglie

La moglie del pastore ha un ruolo difficile. Come pastore, vengo sempre molto scoraggiato quando sono messo a conoscenza dalla bocca di mia moglie di un problema sorto nella chiesa. “Come lo hai saputo?, domando io. Qualcuno nella chiesa glielo ha riferito.

Aver cura del pastore significa aiutare lui a proteggere sua moglie da tanti fatti segreti e faccende inopportune. Te lo assicuro: lei non ha proprio bisogno di conoscere tutto ciò che accade nella chiesa!
Soprattutto, devi avere delle aspettative realistiche sul ruolo di sua moglie nella chiesa. Sua moglie è esattamente come te, una serva di Cristo. Lei è esattamente come te: una moglie che tenta di onorare suo marito. Sì, lei è esattamente come te: una madre con difficoltà e a volte scoraggiata. Lei è esattamente come te: una donna che tenta di onorare il Signore con la sua vita. Lei è esattamente come te: un membro di chiesa come gli altri. Quindi, amala e servila come tutti gli altri nella tua comunità.

 

Interessatevi alla sua biblioteca

La biblioteca del tuo pastore è per lui un bene di valore inestimabile. Lui ama i suoi libri e ne ha bisogno. Ha sempre bisogno di acquistarne di nuovi, infatti i nuovi titoli lo aiuteranno a diventare un pastore migliore, un teologo migliore, un insegnante biblico migliore, un consulente migliore e un marito e un padre migliore.

Osserva attentamente infatti il piccolo elenco di cose che Paolo desidera avere con sé alla fine della sua vita: “Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troade presso Carpo e i libri, soprattutto le pergamene” (2 Tim 4:13).

Alla fine della sua vita, l’apostolo che si trovava in carcere desiderava la compagnia dei suoi amici più intimi nel ministero ma anche dei libri da leggere.

Non acquistare però per il tuo pastore libri che tu stai leggendo o che pensi che gli sarebbero utili. Vai più a fondo. Su che cosa lui sta predicando? Che cosa sta studiando? Gli piacciono le lingue bibliche? Magari chiedi informazioni ad uno dei suoi amici. Magari ha un “elenco dei desideri” sul sito di Amazon? Se non ce l’ha, chiedigli di crearne una e utilizzalo per fargli un regalo.

 

Seguite la sua leadership

Ho messo di proposito questo punto alla fine dell’articolo. Sottomettersi al proprio pastore può essere difficile. Ma porterà gioia al suo cuore, e anche al tuo, se tu ti poni sotto la sua leadership guidata da Dio.

“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio” (Ebr 13:17).

C’è un legame diretto esistente tra la tua ubbidienza e la felicità dei tuoi responsabili. Sforzati di essere sottomesso – volontariamente, e non sospirando – alla loro leadership. Essi sono gli strumenti del Salvatore per provvedere alla Sua supervisione della tua anima.

Probabilmente sarebbe utile iniziare una conversazione con il tuo pastore, con gli anziani o altri per determinare cosa significa in concreto questo per la tua vita. Se tu hai difficoltà nella sottomissione, sii onesto su questo tema con altri fratelli. Alcune volte sarà saggio lasciare la tua chiesa, ma in entrambi i casi, sii tu ad iniziare il dialogo.

 

In conclusione, ti faccio qualche domanda: In che modo ti stai prendendo cura del tuo pastore? In quali altri modi puoi prenderti cura di lui?

Prego che tu possa essere veramente incoraggiato a farlo e che tu possa iniziare a dare vita ad altre idee simili.

 

 

Tematiche: Chiesa, L'amore di Dio, Pastorato, Teologia, Vita Cristiana

Shawn J. Wilhite

(ThM, MDiv) serve come professore assistente di Studi Cristiani alla California Baptist University ed è co-fondatore del Center for Ancient Christian Studies.S

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