La moglie del pastore: ecco qualcosa che dovresti sapere

 

Lucas e Mia erano perfetti per la piccola, ma in continua crescita, chiesa di Tribeca. Tutti li conoscevano e ne apprezzavano le personalità vibranti. Lucas aveva il dono della leadership, mentre Mia sapeva accattivarsi le simpatie di intellettuali e cinici. La coppia stava intessendo una rete sempre più fitta di contatti all’interno della classe dirigente di New York City.

Dopo 24 mesi dal loro arrivo la chiesa stava prosperando, ma Lucas e Mia no. Otto mesi dopo Lucas annunciava la loro partenza. Liberarono il loro appartamento in cinque giorni.

Perché coppie come questa lasciano il ministero? Tra le varie voci che serpeggiano riguardo le dimissioni di un pastore, spesso non consideriamo la difficoltà che questo incarico pone sulla moglie del pastore e sul loro matrimonio. Riconosciamo facilmente che la felicità di entrambi i coniugi influisce sulla salute del matrimonio; tuttavia solo adesso cominciamo a riconoscere come il benessere della moglie di un pastore possa influire sulla sopravvivenza a lungo termine della chiesa.

Le mogli dei pastori affrontano sfide particolari. Tenere a mente ciò che segue (insieme ad una preghiera costante per lei e il suo matrimonio) può influire sulla tua chiesa più di quanto tu possa immaginare.

 

 

1 – Lei è una persona a sé

Lei non è un’appendice del pastore. Potrebbe avere perfino idee politiche, sociali e bibliche diverse rispetto al suo sposo, ma si trova in una posizione in cui condividerle potrebbe influire negativamente sul lavoro di suo marito.

Permettile di essere chi è veramente. Potresti sorprenderti ed essere felice di scoprire quanto sia diversa da ciò che credevi.

 

 

2 – Lei ha una chiamata

Potrebbe non essere ciò che ti aspetti, e lei potrebbe ancora essere sul punto di scoprire quale sia. Molte donne considerano la chiamata del loro marito ad una posizione pastorale come una chiamata di coppia, altre no. E qualche moglie di pastore sta sperando che qualcuno le dica a quale ministero dovrebbe dedicarsi, sperando di non deludere gli altri.

Confusi? Lo siamo anche noi. Dopo anni di servizio nel ministero pastorale, alcune donne provano un senso di perdita, di non conoscenza perfino di loro stesse. Erano troppo occupate a servire dove ce ne fosse bisogno. D’altra parte, altre potrebbero essere coinvolte poco nel ministero in chiesa, avendo una chiamata incentrata al di fuori.

 

 

3 – Potrebbe avere problemi economici

In uno dei nostri gruppi locali “Parakaleo”, abbiamo discusso le difficoltà finanziarie e riso sui modi ingegnosi in cui abbiamo cercato di “allargare” un dollaro. Ho chiesto quante avessero mai usato i buoni sconto per la spesa a causa dello stipendio da pastore: metà delle donne hanno alzato la mano. Ciò mi ha rammentato di quanto sia delicata la condizione finanziaria di molte donne nel ministero.

 

 

4 – Condivide suo marito con tutta la chiesa

In base alle dimensioni della chiesa e sul fatto che ci siano altri membri incaricati competenti, i pastori possono dover essere disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Cene di famiglia, vacanze e gite fuori porta sono spesso interrotte da situazioni di crisi. Anche se alcune di queste interruzioni possono derivare da confini non proprio netti tra la casa pastorale e la chiesa, il ministero ha comunque continuamente a che fare con situazioni di crisi.

 

“Quando incontri la moglie di un pastore che sembra eccezionalmente saggia, che ha una personalità propria e che riesce a dire la verità gentilmente, sei alla presenza di una donna che è passata attraverso il fuoco”.

 

Soprattutto in aree ad alto rischio, il pastore è spesso la prima persona ad essere chiamata in caso di tentato suicidio, o quando qualcuno è arrestato, quando qualche membro della chiesa è coinvolto in una relazione ambigua, quando un matrimonio si sta sfasciando, e così via. Anche celebrazioni come matrimoni, eventi sportivi e battesimi portano via del tempo alla famiglia del pastore. Le coppie pastorali sono onorate di essere coinvolte nella vita dei loro membri di chiesa in questo modo. Siate solo coscienti del fatto che il loro tempo è limitato per una buona causa.

 

 

5 – È ferita dai pettegolezzi

Il pettegolezzo è una chiacchiera inutile, o una diceria, specialmente a proposito di affari personali o privati di altri. Il pettegolezzo non deve essere malizioso. Una regola generale molto semplice è non raccontare storie su altri. Lasciamo che siano loro i portatori delle proprie informazioni. Se ascolti qualcosa da qualcuno su un’altra persona, un buon modo per fermare la catena del pettegolezzo potrebbe essere: “Sai, penso che Marjorie vorrebbe raccontare lei stessa questa storia”.

Se è un pettegolezzo malizioso, prendi posizione senza indugio: “Non importa quanto grave sia diventata questa situazione, non voglio essere partecipe di un pettegolezzo. Perché non vieni con me dalla persona che sta spargendo queste voci per fermarle?”. Anche se adesso mi viene da ridere, alcune volte ho scoperto attraverso il chiacchiericcio in chiesa cose su me stessa che non conoscevo nemmeno io.

 

 

6 – Convive con aspettative non realistiche da parte degli altri (e di se stessa)

Beh, chi non si trova nella stessa situazione? Che sia da parte delle nostre mamme, dei nostri figli, del nostro capo, o di vicini difficili, tutti sperimentiamo la pressione delle aspettative. Ma pensa se dovessi anche convivere con l’aspettativa di dover essere in chiesa ogni volta che si aprono le sue porte. Cosa penseresti se ti dicessero come vestirti? Come dovrebbero comportarsi i tuoi figli? Cosa si può dire e cosa no? Come dovresti spendere il tuo denaro? Quante persone dovresti invitare a casa tua a cena? Saresti sorpreso di sapere quante volte le mogli dei pastori sono criticate per queste cose.

Molte mogli di pastori hanno anche un lavoro a tempo pieno, sono coinvolte in molti ministeri di chiesa, tengono incontri con le coppie per i corsi pre-matrimoniali o per consigli pastorali, e partecipano alle funzioni della comunità. È una vita già molto piena. La moglie del tuo pastore spesso ha bisogno che tu le ricordi che il solo pubblico che realmente ha importanza è formato da una persona sola: il suo Padre celeste.

 

 

7 – Probabilmente ha difficoltà a capire le amicizie all’interno della chiesa

È praticamente impossibile per lei capire se le sue amicizie all’interno della chiesa esistono perché qualcuno è attratto da lei o a causa del ruolo di suo marito. Molte donne scoprono, quando il loro marito lascia la posizione pastorale, che persone che credevano essere amiche non lo erano davvero. Credevano che i biglietti di Natale, gli inviti, le lunghe conversazioni davanti a un caffè, o i viaggi al mare fossero dovuti all’amicizia. È devastante scoprire che, senza il suo ruolo, l’amicizia in realtà non esisteva.

Succede la stessa cosa anche al contrario. I membri della chiesa possono pensare di essere stati amici intimi col pastore e la moglie e ritrovarsi nella stessa condizione quando questi ultimi se ne vanno. È doloroso per tutti coloro che sono coinvolti. Si può godere di vera amicizia, ma richiede maturità e la comprensione del fatto che alcuni argomenti sono fuori discussione.

 

8 – Soffre delle critiche a suo marito

Ai pastori viene detto che non lavorano abbastanza, che non evangelizzano abbastanza, che non predicano bene, che non visitano a sufficienza i membri della chiesa, e così via. Tutti hanno un’idea precisa su cosa un pastore debba fare. Quasi nessuno realizza l’impossibilità di raggiungere quelle aspettative. Quante ore dovrebbe lavorare un pastore? Cinquanta? Ottanta? C’è tanto da fare e solitamente nessuno che lo fermi, eccetto sua moglie. Quando lo criticano di non fare abbastanza, lei può sentirsi in colpa nel cercare di aiutarlo a porre dei limiti per la sua salute.

I pastori spesso condividono con le mogli i commenti di un supervisore scontento o ciò che viene detto in una riunione accesa. Ma lei non è poi partecipe della conversazione in cui la situazione si risolve, spesso non sa nemmeno se si è risolta, e non le è dato lo spazio per processare il tutto.

E, a differenza di ciò che accade nelle altre professioni, queste sono le stesse persone con cui loda il Signore. Quando incontri la moglie di un pastore che sembra eccezionalmente saggia, che ha una personalità propria, e che riesce a dire la verità gentilmente, sei alla presenza di una donna che è passata attraverso il fuoco. Impara tutto ciò che puoi da lei, anche semplicemente osservandola.

 

 

9 – Vive nello stress e nell’ambiguità

L’ambiguità è corrosiva verso il ministero. Per la famiglia pastorale, il sistema non è chiaro. Tutti i membri della famiglia partecipano direttamente o indirettamente alla vita della chiesa. Ci sono delle aspettative verso di loro, che devono essere soddisfatte dal pastore, da sua moglie e perfino dai figli. Questo livello di ambiguità è causa di molto stress per le mogli dei pastori. Cerca di riservare loro la stessa compassione che mostreresti a qualcuno che ha appena ricevuto brutte notizie. Perché? Perché questa è probabilmente la sua esperienza di ogni giorno.

A differenza di altri che sono nel dolore, comunque, probabilmente lei non può condividere ciò che è accaduto e le sue conseguenze, o affrontarlo insieme ad altri membri della chiesa. Venire a sapere che un membro affidabile della chiesa vuole dare le dimissioni, che un responsabile della chiesa sta avendo una relazione extra coniugale, che la chiesa non può pagare le bollette, che il lavoro di suo marito è in pericolo, che la sua migliore amica ha deciso di non frequentare più le riunioni di culto, sono il tipo di scoperte che le donne nel ministero si trovano a dover affrontare regolarmente.

Non tutte le mogli dei pastori affrontano tutto ciò. Molte vivono in una splendida, affettuosa comunità e la maggior parte di loro che conosco adorano lavorare in coppia col marito per l’avanzamento del regno di Dio nella loro città.

Ma nonostante tutte le differenze, il punto che tutte le mogli dei pastori hanno in comune è il numero 10.

 

10 – La sua giustizia viene da Cristo

Lei, come me e te, non ottiene giustizia conformandosi agli standard degli altri, o dalla sua assiduità nel frequentare la chiesa, o dalla conoscenza delle Scritture, o da quanti soldi spende o non spende per i suoi abiti. Se ha creduto in Cristo per la sua salvezza, nell’aula di tribunale di Dio il verdetto è stato pronunciato. I suoi difetti, gli sbagli, la vergogna e il peccato sono stati posti su Gesù. Lui ha preso su di sé ciò che lei meritava e le ha donato la giustizia di Cristo. Alle mogli dei pastori è stato dato il titolo di giuste, amate figlie.

 

 

Foto di zelle duda su Unsplash

 

 

Tematiche: Chiesa, Ministero, Moglie, Pastorato

Shari Thomas 

Shari Thomas 

 

E’ il direttore esecutivo di Parakaleo. Con un background educativo in teologia  e fondazione di chiese internazionali, ha co-fondato Parakaleo nel 2005.

Shari e suo marito, John, hanno collaborato insieme nella fondazione in chiesa negli Stati Uniti e all’estero per 34 anni. Attualmente risiedono a New York City, dove John è il direttore senior della formazione per Redeemer City to City.

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