Lo scopo e i benefici della predicazione espositiva

Sulla predicazione espositiva è stato scritto molto nell’ultimo decennio. La predicazione espositiva non è una nuova idea, una nuova definizione o una scoperta recente: Cristo predicò in modo descrittivo in Luca 24:17-47 e così fece anche Paolo in Atti 17:22-31 (menziono questi due passaggi perché David Helm li commenterà al capito 3).

Molti dei grandi predicatori del passato hanno, anche loro, riconosciuto la forza della predicazione espositiva. Se è così, perché di recente c’è tutta questa attenzione sull’argomento? Possono essere fornite tante e diverse risposte, ma, in sintesi, perché molte delle malattie delle chiese, oggi, possono essere fatte risalire in misura significativa ai predicatori e agli insegnanti che non hanno presentato la Parola in modo esplicito.

 

Lo scopo della predicazione espositiva

Lo scopo della predicazione espositiva, come vedremo in questo libro, è comprendere all’interno del testo biblico l’intenzione originale dell’autore, per spiegarla alla generazione presente in modo che le persone possano capirla e applicarla nelle loro vite con la speranza che siano conformate all’immagine di Cristo.

La metodologia è semplice, ma non semplicistica: leggi, spieghi e applichi il testo. Esdra, lo scriba al tempo di Nehemia, seguì questo schema servendoci da buon esempio: “Essi leggevano nel libro della legge di Dio in modo comprensibile; ne davano il senso, per far capire al popolo quello che leggevano” (Nee. 8:8 – Nuova Riveduta N.d.T). Fai attenzione a queste tre frasi importanti: essi leggevano in modo comprensibile, davano il senso, le persone comprendevano. Quando il predicatore finisce di leggere il testo, se è un fedele espositore, non desidera dare la sua opinione sul testo che non lo ha né ispirato né scritto perché questo è il lavoro dell’autore, cioè Dio; questo solo rende la fedele interpretazione e proclamazione delle Scritture di primaria importanza.

Se crediamo che la Parola di Dio sia stata infallibilmente ispirata e che rappresenta la mente, il cuore e la volontà di Dio, dobbiamo stare attenti a non aggiungere o eliminare nulla di quello che abbiamo ricevuto da Lui. Guardando all’Antico Testamento, Dio parlò a Mosè da un pruno ardente dicendo: “Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo” (Es. 3:5). Noi non siamo Mosè e Dio non ci parla da un cespuglio in fiamme, ma a chi predica è stato affidato il compito di esporre la sua Parola infallibile. Ogni volta che apriamo il testo dobbiamo anche noi renderci conto che stiamo per calpestare un luogo santo. Il predicatore deve avere un atteggiamento reverenziale ogni volta che si avvicina alle Scritture perché l’attitudine verso la Parola di Dio, di colui che sta sul pulpito, è contagiosa nel bene e nel male.

La predicazione espositiva ha a che fare con la verità, l’autorità e il potere, e nessuno di questi è sotto il controllo del predicatore, ma appartengono alla Parola ispirata. Il potere del predicatore non proviene dall’intelligenza umana o dalla sua capacità oratoria; è intrinseco all’ispirazione della Parola perché proviene dalla stessa persona che ha parlato all’inizio della creazione ed è stata in grado di produrre un universo con miliardi di galassie dal nulla (Gen. 1:2). La stessa Parola sostiene l’universo oggi (Eb. 1:3) e dà vita alle persone che erano spiritualmente morte (1 Pt. 1:23). Perché, quindi, qualcuno dovrebbe diluire il Messaggio di Dio? In questo modo si indebolisce ciò che Dio ha fortemente e intenzionalmente ispirato.

Le parole di John Frame, a questo punto, sono molto appropriate: “Qualsiasi cosa Dio fa, la fa attraverso la sua Parola; qualsiasi cosa Dio fa, la Parola fa”.¹

 

I benefici della predicazione espositiva

Sono molti i benefici della predicazione espositiva. In primo luogo, onoriamo Dio e il suo nome. La presenza di Dio è legata al suo nome e alla sua Parola, e ne abbiamo testimonianza nel Salmo 138:2: “Adorerò rivolto al tuo santo tempio e celebrerò il tuo nome per la tua benignità e per la tua verità, perché tu hai esaltato la tua parola e il tuo nome al di sopra di ogni altra cosa”.

1 – Nell’antichità, una persona era buona come il suo nome; Dio ha quindi protetto il suo nome in uno dei suoi dieci comandamenti dati al popolo di Israele. Dio ha anche esaltato la sua Parola: se la sua Parola fallisce, così fa il suo nome e il suo essere. La predicazione espositiva persegue il significato del messaggio dato da Dio, riconoscendo che Dio onorerà solo la sua santa Parola che proviene dal suo essere santo.

1 – In secondo luogo, predicando la Parola di Dio, il predicatore rende evidente a chi ascolta che fa affidamento sul potere della Parola piuttosto che su se stesso o qualsiasi altro uomo.²

 

 

Paolo parla ai Tessalonicesi dicendo: “Anche per questo non cessiamo di render grazie a Dio perché, avendo ricevuto da noi la parola di Dio, l’avete accolta non come parola di uomini, ma come è veramente, quale parola di Dio, che opera efficacemente in voi che credete” (1 Tess. 2:13). Le persone imparano a fidarsi di ciò che il predicatore rispetta e ripone la sua fiducia; niente realizza questo scopo come predicare in modo fedele la sua Parola.

 

3 – Terzo, la predicazione espositiva della Parola àncora il predicatore al testo così che sia il testo a controllare l’oratore.

In questo modo abbiamo la garanzia migliore che ciò che stiamo predicando in quel particolare testo è la Parola del Signore. Quando il predicatore non è ancorato alla verità di Dio può facilmente andare alla deriva spinto dai venti della saggezza umana.

 

4 – Quarto, poiché è la Parola di Dio che viene predicata, Dio approverà il messaggio e quindi il predicatore avrà più probabilità di essere percepito come un uomo con autorità e non come venivano percepiti gli scribi (Mat. 7:28-29).

Insegnare e predicare con autorità non è la stessa cosa di essere autoritari. La reale e divina autorità si vede in un uomo quando è infuocato per la verità di Dio e, mentre brucia per Dio, gli altri sentono il calore e vengono attirati verso colui che viene presentato: Dio. La predicazione espositiva è cristocentrica dal principio alla fine.

Nel Nuovo Testamento si riscontrano principalmente quattro parole utilizzate in relazione alla predicazione della Parola.

La prima parola è kerysso impiegata, in quasi tutti i casi, in riferimento al Vangelo o a Gesù.³

La seconda parola è euaggelizo; questa parola è usata nel contesto della proclamazione della Buona Notizia (di Gesù Cristo).⁴

La parola successiva è martureo, che implica dare testimonianza (della verità di Gesù Cristo).⁵

Infine, didasko⁶, che significa “insegnare” o “istruire” e solitamente si riferisce a ciò che Gesù ha insegnato. Attraverso queste quattro parole possiamo vedere come il Nuovo Testamento sia cristocentrico.7 Dovremmo esserlo anche noi quando saliamo sul pulpito per predicare.

 

 

5- In quinto luogo, la predicazione espositiva ci aiuta a evitare le interpretazioni errate del testo mancando la sua rivelazione, andando oltre il contenuto o distorcendo completamente le Scritture.8 Con uno qualsiasi di questi errori possiamo finire con il predicare una menzogna invece della verità.

Un predicatore e studioso serio della Parola non vorrebbe sbagliare in nessuna di queste direzioni. Paolo avvertì Timoteo: “Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità” (2 Tim. 2:15). La corretta considerazione della Parola di Dio consente, a ogni operaio, di non vergognarsi del suo insegnamento davanti a Dio.

 

Infine, la predicazione espositiva allena l’ascoltatore in modo che nel momento in cui dovesse trovarsi ad ascoltare altri tipi di predicazione non letterale sia equipaggiato a discernere l’errore; questo è vitale in funzione di ciò che significa insegnare e pascere il gregge.

Mentre ci avviciniamo a scoprire, grazie a David Helm, “come” predicare in modo espositivo, desidero farvi una domanda: visti tutti i benefici della predicazione espositiva, perché qualcuno dovrebbe desiderare una predicazione differente?

 

 

Articolo tratto da Predicazione espositiva – Come esporre la Parola di Dio oggi – di David Helm

Predicazione espositiva

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