Ogni settimana prego con il cuore e… non cambia nulla

 

 

 

Nella tua immaginazione mitologica, guarda Sisifo. Osservalo mentre si sforza di spingere un enorme masso su per un ripido pendio, solo per vederlo rotolare giù, ogni volta, proprio quando è sul punto di raggiungere la cima. E subito, ricomincia da capo, con lo stesso esito.

Secondo il mito, Sisifo è condannato a rivivere questo scenario desolante per l’eternità. Quanto può essere frustrante essere sempre a un passo dal traguardo e non raggiungerlo mai, in continuazione.

Predicare può sembrare proprio così. Ogni settimana spingi il masso su per la collina: preghi, ti prepari, predichi con tutta l’anima, eppure ti sembra di non arrivare mai in cima. Forse ricevi qualche incoraggiamento: “Bel messaggio”, “Mi ha aiutato”, “Grazie per quello che fai”. Comunque, non puoi fare a meno di notare certe cose:

  • Persone non credenti visitano regolarmente la chiesa, ma sembrano impermeabili al Vangelo.
  • Tanti membri restano coinvolti solo marginalmente.
  • Alcuni lottano con gli stessi peccati da anni.
  • I matrimoni si sfaldano.
  • Giovani cresciuti in chiesa si allontanano dalla fede.
  • Alcuni membri se ne vanno delusi per qualcosa che hai fatto o non hai fatto.
  • Le riunioni di preghiera sono scarsamente frequentate.
  • Lo zelo evangelistico è minimo.
  • L’impatto missionario della chiesa appare quasi nullo.
  • Il mondo intorno sembra sempre più lontano da Dio.

E allora ti sembra che le tue predicazioni non cambino nulla. Il masso rotola sempre giù di nuovo.

La menzogna di Sisifo

È davvero così? Davvero non cambia nulla? Anche quando la nostra predicazione sembra in una condizione sfavorevole (2 Timoteo 4:2), Dio continua a operare attraverso la proclamazione fedele della sua Parola. Isaia vide pochi frutti nel suo ministero, ma Dio gli assicurò che la sua Parola non sarebbe tornata a vuoto, ma avrebbe compiuto ciò per cui era stata mandata (Isaia 55:11). Non è vero, dunque, che la predicazione non produce cambiamenti, anche se a volte non li vediamo.

Il problema, più probabilmente, è che cerchiamo risultati immediati e visibili, invece di riconoscere quelli graduali e silenziosi. Vogliamo che Dio faccia scintille, ma Lui preferisce coltivare. “Spargi il seme e poi dormi”,  ha detto Gesù. “Pianta e irriga”, dice Paolo. Sarà Dio, a suo tempo, a far crescere (cfr. Marco 4:26–29; 1 Corinzi 3:6–8). L’opera dello Spirito attraverso la predicazione è spesso tanto spettacolare quanto guardare crescere un orto.

Esamina il tuo stesso percorso di crescita spirituale e lasciati incoraggiare. Certamente ci sono stati momenti di cambiamento rapido, e rendi grazie a Dio per quelli, ma più spesso, la trasformazione nella tua vita è avvenuta lentamente. Perché dovrebbe essere diverso per chi ti ascolta?

Come ha scritto Ray Ortlund, ci vuole tempo perché le persone “rivedano la loro vita a un livello profondo, perché gli esseri umani sono complessi e cambiare non è facile”¹. Di solito, Dio forma e riforma il suo popolo tramite la sua Parola non in pochi minuti o secondi, ma nel corso di anni o addirittura decenni. Questo cambiamento lento può scoraggiare noi, ma non scoraggia Lui: per Dio, mille anni sono come un giorno solo. I frutti della tua predicazione forse non sono spettacolari, ma il tuo lavoro non è vano. Non sei Sisifo.

 

Dove guardare

Eppure, la mancanza di risultati evidenti può scoraggiare. Cosa può fare un predicatore quando predica al meglio delle sue possibilità, ma non vede frutti? Ti propongo tre direzioni in cui guardare: intorno, in alto e avanti.

Guarda intorno a te: i frutti ci sono

Scommetto che stai sottovalutando alcuni frutti. Quel fratello anziano che persevera nella fede… quel nuovo credente che segue Gesù nonostante le difficoltà sociali… quel giovane che cerca modi per servire… quella madre che serve con gioia nella sua famiglia… quel ragazzo che sta valutando opportunità missionarie…

Non c’è alcun dubbio: la predicazione della Parola di Dio ha contribuito a tutto questo.

Solo perché i frutti sono discreti, non significa che siano irrilevanti. Apri gli occhi all’opera semplice, ma reale, di Dio nelle vite delle persone.

Guarda in alto a Dio mentre predichi

È giusto desiderare che la nostra predicazione porti frutto. Vogliamo che Dio salvi, edifichi, trasformi, ma anche quando i risultati non si vedono subito, puoi essere in pace sapendo di essere stato fedele a Dio.“Qual è mai il servo fedele e prudente che il padrone ha costituito sui suoi domestici per dare loro il vitto a suo tempo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupato!” (Matteo 24:45–46).

Continua a predicare con fedeltà — dai il cibo spirituale al momento opportuno — e lascia a Dio i risultati. Ricorda che stai parlando in Cristo davanti a Dio (2 Corinzi 2:17) e servi con un cuore sincero, come per il Signore e non per gli uomini (Efesini 6:7).

Guarda avanti al giorno del Signore

Oggi, non puoi nemmeno immaginare tutto ciò che Dio sta facendo, in silenzio, attraverso la tua predicazione, ma alla luce dell’eternità, “l’opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile;” (1 Corinzi 3:13). In quel giorno, se sei stato fedele nel predicare Cristo, vedrai quanto Dio ti ha usato in questo mondo e credo che resterai piacevolmente e profondamente sorpreso.

 

Tagliare l’erba al buio

Hai mai provato a tagliare l’erba al crepuscolo? Torni a casa tardi, il sole è basso, ma non puoi rimandare ancora. Accendi il tosaerba e cominci. Con la luce che cala, è difficile vedere se le linee sono dritte, se hai tagliato bene, se hai lasciato chiazze irregolari. Hai fatto del tuo meglio. Ora non ti resta che aspettare. Il mattino rivelerà tutto. (Chi ha orecchi per intendere, intenda.)

Continua a predicare con fedeltà. L’oscurità presente può nascondere i frutti del tuo lavoro, ma il sole sta per sorgere.

 

 

 

¹ Ray Ortlund, The Gospel: How the Church Portrays the Beauty of Christ (Wheaton: Crossway, 2014), 72.

Tematiche: Predicazione, Speranza

David King

David King 

E’ il pastore di Concord Baptist Church a Chattanooga, nel Tennessee. Puoi trovarlo su Twitter all’indirizzo @dvdkng.

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