Riceviamo tante domande da ascoltatori che si interrogano sulla chiamata di Dio per le loro vite. Chi dovrei sposare? Quale indirizzo dovrei scegliere a scuola? Quale lavoro dovrei accettare? Dove dovrei vivere? E, naturalmente, dove dovrei servire nel ministero? Glenn, un ascoltatore, chiede: “Pastore John, come faccio a sapere se lo Spirito Santo mi sta chiamando a partire per una missione internazionale?” 

 


Decifrare la sua chiamata 

Permettetemi di iniziare dicendo che questa è la domanda giusta.  

Il motivo per cui lo dico, è perché uno studente mi ha chiesto proprio due giorni fa, se fossi d’accordo con il commento di Hudson Taylor secondo cui nessuno ha bisogno di una chiamata per partire in missione, ma solo di una chiamata per non partire.  

In altre parole, tutti dovrebbero pianificare di partire in missione per raggiungere le popolazioni non ancora evangelizzate?  

Ho detto a questo studente: non sono d’accordo.  

Non credo che questo sia il modello biblico.  

Può rappresentare alcuni aspetti lodevoli in termini di compassione e proporzioni, e dovremmo ascoltare queste cose, ma biblicamente non è una posizione sostenibile. 

Normalmente, Dio chiamava i suoi profeti, non il contrario.  

Dio non dice che tutti gli uomini dovrebbero pianificare di essere pastori o anziani a meno che non siano chiamati a non esserlo.  

Piuttosto, stabilisce criteri di valutazione e prevede che relativamente pochi uomini – solo il numero necessario – saranno incaricati del ruolo di pastore, insegnante e anziano. 

Paolo scrive ai Romani per sollecitare il loro sostegno alla sua missione in Spagna, e non dice una sola parola su nessuno di Roma che vada con lui (Romani 15:22–29).  

Tutte le epistole del Nuovo Testamento sono scritte con il presupposto esplicito o implicito che le persone rimangano esattamente nella posizione in cui sono, per essere sale e luce nelle loro attuali occupazioni.  

Paolo dice in 1 Corinzi 7:20:Ciascuno rimanga nella condizione nella quale è stato chiamato..“. 

Quindi, questa è la domanda giusta.  

Questo era il mio punto: Glenn sta facendo la domanda giusta. 

 

Una mente rinnovata

Cominciamo con Romani 12:2:  

E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.“.  

Discernere la volontà di Dio presuppone una mente rinnovata.  

Presumo che la volontà di Dio qui non si riferisca ai comandamenti Scritturali, non c’è bisogno di una mente rinnovata per leggere e conoscere comandamenti come “Non uccidere” (Esodo 20:13).  

Non hai bisogno di una mente rinnovata per sapere che uccidere è contro la volontà di Dio.  

Presumo che ciò di cui Paolo stia parlando in Romani 12:2, sia il modo in cui gli insegnamenti biblici e tutti gli altri fattori significativi, concorrano a dare una direzione alla mia vita che Dio approva e benedirà, il che ci porta ad un secondo punto: il rinnovamento della mente viene principalmente attraverso la lettura della Parola di Dio e la preghiera.  

Quando dice: “mediante il rinnovamento della vostra mente”, penso che intenda qualcosa come immergere la tua mente, riposare la tua mente, saturare la tua mente con la parola di Dio.  

La mente del cristiano è plasmata dalla parola di Dio, pregando continuamente:  

“O Dio, modellami. O Dio, creami. O Dio, rendimi conforme a questa parola nel profondo del mio essere”. 

Ora, avendo la mente rinnovata, e questa attitudine alla preghiera, ciò che la mente fa per discernere la chiamata alla missione, è considerare seriamente queste sette cose. 

 

  1. I doni della grazia.

La mente rinnovata prende sul serio i tuoi doni spirituali.  

Quali sono? Dio non ti sta chiamando a fare qualcosa per cui non ti abbia dato il dono per poterlo fare.  

Cosa significa ricevere il dono?  

Penso che il dono che Paolo e Pietro hanno in mente sia riassunto in 1 Pietro 4:10:  

Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio”. 

Ecco cosa sono i doni: una multiforme grazia incarnata in personalità umane, che noi amministriamo per il bene degli altri.  

Sai come Dio ti sta dando i doni spirituali?

 

  1. Bisogni toccanti.

La mente rinnovata prende sul serio i bisogni che vedi nel mondo e quelli che ti toccano più profondamente.  

Mi chiedo se abbiamo riflettuto abbastanza sulle implicazioni di ciò che Paolo dice in Romani 12:6–8 quando parla dei doni. Dice:  

6 Ora, avendo noi doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo profezia, profetizziamo secondo la proporzione della fede; 7 se di ministero, attendiamo al ministero; similmente il dottore attenda all’insegnamento; 8 e colui che esorta, attenda all’esortare; colui che distribuisce, lo faccia con semplicità; colui che presiede, presieda con diligenza; colui che fa opere di pietà, le faccia con gioia.“. 

Ora, ogni cristiano dovrebbe esortare. Ogni cristiano dovrebbe essere generoso. Ogni cristiano dovrebbe mostrare misericordia.  

Eppure Paolo tratta queste tre cose come doni.  

Mi sembra che alcune persone esamineranno alcuni bisogni specifici nel mondo, di una popolazione o una situazione di crisi, e Dio darà a quelle persone una compassione, o misericordia, o generosità, o inclinazione a dare, molto speciale.  

Questo dovrebbe costituire una componente molto significativa della chiamata di una persona. 

Quindi, prendi sul serio non solo i bisogni reali e oggettivi che stai osservando nel mondo – nella perdita e nel dolore delle persone – ma anche l’effetto che hanno su di te.  

Poi studialo, in relazione a Romani 12:8, dove chi compie atti di misericordia deve farlo con allegria, come se ci fosse una speciale misericordia che Dio dà ad alcune persone e una qualche speciale compassione che dà ad alcune persone per la missione.

 

  1. Abilità pratiche.

La mente rinnovata prende sul serio le proprie capacità.  

Con questo non penso principalmente ai doni spirituali, che possono sovrapporsi, ma alle abilità pratiche che Dio può dare in modo speciale in qualche contesto.  

Prendiamo, ad esempio la capacità di gestire le finanze o l’essere falegname o avere capacità organizzative o dozzine di possibili abilità che possono svilupparsi in modo particolarmente utile sul campo di missione.

 

  1. Interessi ricorrenti.

La mente rinnovata prende sul serio l’interesse e la sensibilità ricorrenti e crescenti per un luogo o un popolo.  

Quando Dio sta spingendo qualcuno in missione, di solito sta dando loro un ricorrente – non solo un fuoco di paglia – e un crescente interesse e sensibilità per il bisogno verso cui li sta conducendo.  

Quindi, la mia domanda per le persone è questa:  

di cosa stai leggendo? Su cosa stai facendo indagini? Su cosa rimugini ancora e ancora? Che cosa trovi pressante per la tua vita mentre rifletti sulle necessità del mondo?

 

  1. Un desiderio missionario.

La mente rinnovata prende sul serio il crescente desiderio del cuore per il lavoro delle missioni – in altre parole, il desiderio1 Timoteo 3:1 dice che gli anziani devono aspirare e desiderare l’opera del ministero.  

Lo considero un principio che Dio usa per attirarci nella sua opera: trovi che quest’opera sia desiderabile? Il tuo desiderio sta crescendo? Sta raggiungendo il punto di irresistibilità?  

Questo è quello che è successo per me il 14 ottobre 1979, quando stavo lottando se rimanere professore in un college o essere un pastore.  

Tutto quello che so, è che verso mezzanotte di quella notte, il mio desiderio è diventato irresistibile, dopo anni di fermentazione. 

 

  1. La conferma locale.

La mente rinnovata prende sul serio l’approvazione e la conferma della chiesa locale.  

È essenziale che tu faccia parte di una chiesa locale.  

Questo è il modo normale di essere un cristiano, ed è l’unico modo che conosco per cui qualcuno possa andare in campo di missione e sapere cosa deve fare una volta arrivato.  

Sono le chiese che vogliamo far crescere, in modo che i credenti abbiano l’opportunità di essere discepolati nella chiesa.  

Parte del compito della chiesa locale è confermare i nostri doni, e confermare i nostri desideri, e confermare le nostre capacità, e confermare la nostra compassione.  

Senza questa conferma, tenderemo ad essere solitari che molto facilmente devieranno dalla guida di Dio.

  1. La gloria di Dio

L’ultima cosa che vorrei dire è che la mente rinnovata vuole glorificare Dio sopra ogni altra cosa.  

Vogliamo vedere la gloria di Dio celebrata nel mondo.  

Chiediti: “In tutte queste cose, sto perseguendo la gloria di Dio?  

Vedo ciò a cui sono portato come ciò che glorificherebbe maggiormente Dio?”  

Quindi, immergiti nella parola e prega incessantemente (1 Tessalonicesi 5:17).   

Prendi sul serio questi sette punti e l’effetto sarà che avrai la risposta, alla fine. 

 

 

 

 

Tematiche: Chiedi al pastore John, Domande dei lettori al pastore John Piper, Ministero, Missione, podcast


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John Piper

John Piper

È il fondatore di Desiring God, per il quale ricopre anche il ministero di insegnante, inoltre, è il rettore del Bethlehem College & Seminary. Ha servito per trentatré anni come pastore presso la chiesa battista Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, in Minnesota e ha scritto più di cinquanta libri, tra cui e Non sprecare la tua vita (Ed Coram Deo), Rischiare è giusto (Ed Coram Deo), Coronavirus e Cristo (Ed Coram Deo), Stupefatto da Dio (Ed Coram Deo) e Desiderare Dio.