Quattro buone abitudini in uso nelle chiese del “Grande Mandato” (parte 2)

Coltivare una cultura dell’evangelizzazione

 

Secondo, una chiesa del Grande Mandato coltiverà anche una cultura dell’evangelismo. I membri sanno bene che il Vangelo sarà predicato in ogni riunione settimanale, per cui sono felici d’invitare i loro amici non cristiani. Lì, il Vangelo si propaga attraverso il canto, la preghiera e ogni sermone.
Ma sei sicuro che ogni non cristiano che porti nella tua chiesa ascolterà il Vangelo? In caso contrario, cosa puoi fare al riguardo?

 

 

Una chiesa del Grande Mandato dovrebbe essere scomoda,

anche irritante, per uno che è cristiano solo di nome.

 

 

Inoltre, una chiesa del Grande Mandato lavora per formare i suoi membri per l’evangelizzazione, perché sa che essi, collettivamente, nel corso della settimana, vedranno più inconvertiti di quanti non ne entreranno mai nella chiesa. Quindi il “successo” nell’evangelismo non consiste solamente nel portare i vostri amici non cristiani in chiesa, perché ascoltino il Vangelo. Il successo consiste invece nel condividere il Vangelo con i vostri vicini e conoscenti non cristiani.

La chiesa, quindi, deve adoperarsi a equipaggiare i propri membri nell’evangelizzazione in modo che sappiano come condividere il Vangelo ad altri. La mia comunità lo fa grazie alle Scuole Domenicali degli Adulti (si tratta di incontri a gruppi che si svolgono prima del culto domenicale, n.d.e.) dedicate all’evangelizzazione. Quanto a me, nella mia predicazione cerco di seguire una linea nel dialogare con i non cristiani, specialmente nel modo in cui mi rivolgo esplicitamente ad essi.

Cerchiamo di equipaggiare biblicamente i nostri membri offrendo loro strumenti evangelistici come “Due modi di vivere” o risorse come “Il Cristianesimo spiegato” o “Il Cristianesimo esplorato”. Distribuiamo un sacco di “Chi è Gesù?” di Greg Gilbert, ai fedeli perché li donino ai loro amici non cristiani. Condividiamo anche le opportunità evangelistiche attraverso il nostro incontro della domenica sera.

Ascoltare e pregare per le opportunità evangelistiche degli altri membri incoraggia i tentativi personali dei membri di diffondere la Buona Notizia.

Quale significato assume per voi l’espressione “il Grande Mandato”? Significa che Gesù vi ha chiamati a essere discepoli. Vi chiama sia ad evangelizzare i non credenti sia a rendere discepoli i credenti. Dovete farlo personalmente, a casa, al lavoro, nel vostro quartiere, tra i vostri amici, in e attraverso la vostra chiesa.

Perciò, servitevi dei vostri compagni di chiesa per aiutarvi in questo compito. Invitate un pastore o anziano a pranzo e chiedetegli consigli. Condividete e pregate con il vostro piccolo gruppo. Uscite ed evangelizzate i vostri amici.

Per ulteriori informazioni su questo argomento, consultate un qualsiasi libro di Mack Stiles, in particolare Evangelism: How the Whole Church Speaks of Jesus, oppure il mio Guai a me se non evangelizzo.

Lavorare per raggiungere i perduti attraverso le missioni

 

In terzo luogo, una chiesa del Grande Mandato si adopera per raggiungere le zone in cui il Vangelo non è ancora pervenuto. Qual è la differenza tra le missioni, l’evangelizzazione e la fondazione di chiese in casa? In realtà, una missione è l’essenza di ciò che chiamiamo evangelizzazione, mentre la costituzione di una chiesa si ottiene quando i missionari oltrepassano i confini etnici, culturali e tipicamente geografici.

Gesù ci comanda di “andare e fare discepoli in tutte le nazioni”. Non ho detto molto su questo argomento perché ci sono tanti altri libri che trattano egregiamente questo tema, ma è difficile pensare che una chiesa possa apprendere questo comando e poi non darsi da fare per portare il Vangelo alle nazioni che non lo hanno mai ascoltato prima.

Nessuna chiesa può aspirare a raggiungere tutto il pianeta, perciò credo che le chiese manifestino saggezza concentrando i propri sforzi missionari verso determinati luoghi. La mia chiesa, per esempio, si concentra su diversi paesi nella cosiddetta finestra 10/40, ossia quella regione dell’emisfero orientale tra i 10 e i 40 gradi a nord dell’equatore. È l’area del mondo dove c’è la minore percentuale di cristiani.

Se foste un membro della nostra chiesa e mostraste un particolare interesse missionario, potremmo sovvenzionarvi per mandarvi in uno dei posti in cui investiamo le nostre risorse economiche. Non siamo in grado di sostenere cento missionari in cento posti diversi. Per questo motivo, preferiamo sostenere equamente pochi missionari piuttosto che molti missionari con poche risorse. Ciò consente ai missionari che sosteniamo di dedicare meno tempo a raccogliere fondi e più tempo a fare l’opera di costituzione di chiese. Inoltre, ci aiuta ad avere un rapporto con loro in cui dare fiducia.

La nostra chiesa lavora a stretto contatto con i missionari mediante l’organizzazione di opere missionarie come la Southern Baptist Convention’s International Mission Board. Operiamo anche con gruppi straordinari come gli Access Partners, che aiutano a collocare gli uomini d’affari in vari punti strategici del mondo, secondo le loro occupazioni commerciali, in modo che possano assistere i missionari a lungo termine sul campo.

 

Quale ruolo dovreste ricoprire, come singoli credenti, per aiutare la vostra chiesa a raggiungere i non convertiti? Certamente potreste pregare per i missionari della vostra chiesa. Frequentarli quando sono a casa. Magari valutare qualche eventuale vostro breve viaggio missionario che vi permetta di sostenere questi missionari di lunga durata. Leggere anche le biografie missionarie e chissà, prendete in considerazione l’idea di partire come missionari. Torneremo su questa domanda più avanti.

C’è un’ultima cosa che voi e la vostra chiesa potreste fare per raggiungere i perduti: cercare gli individui di altre nazionalità presenti nella vostra città. Ad esempio, la mia chiesa si dà da fare per raggiungere gli studenti di altre parti del mondo; quante persone di altre nazioni vivono nella vostra città? Se le raggiungerete, annunciando loro il messaggio dell’amore di Dio, ci sono buone probabilità che il Vangelo penetri e si diffonda nel luogo da cui provengono.

Per ulteriori informazioni su questo argomento si legga Le nazioni gioiscano di John Piper.

 

 

Lavorare per consolidare altre chiese

 

Solitamente, le chiese stabiliscono un budget a favore delle missioni. Penso che valga la pena aggiungere anche un altro settore: “Per favorire il progresso di chiese sane”.

Quella di lavorare per fortificare altre chiese è la quarta buona abitudine delle chiese del Grande Mandato. Anche la mia chiesa ha questa linea di condotta, grazie alla quale sostiene una serie di cose, come il nostro programma di tirocinio pastorale. Consiste nel pagare dodici ragazzi all’anno perché facciano uno stage con noi, la maggior parte dei quali poi finisce per andare a frequentare o a servire in altre chiese. Facciamo lo stesso anche per aiutare il ministero di 9Marks, che si occupa della fondazione di chiese sane.

Strutturiamo apposta la nostra equipe in modo che i ragazzi vengano preparati e successivamente inviati. Gli assistenti pastorali servono nella nostra comunità per 2 a 3 anni, dopodiché ci si aspetta che partano. I pastori assistenti servono dai 3 ai 5 anni e poi partono. Rimaniamo stabilmente nella nostra chiesa solo io e i pastori associati (insieme a qualche pastore o anziano non facente parte del gruppo), mentre il resto viene addestrato per andare.

La nostra comunità patrocina anche delle conferenze che si svolgono nei fine settimana, in cui pastori provenienti da ogni parte del mondo si uniscono a noi per partecipare ai nostri incontri regolarmente programmati, nonché a lezioni tenute da diversi insegnanti specializzati e a momenti dedicati a domande e risposte. Personalmente, partecipo anche a un programma di scambi telefonici settimanali con altre reti di pastori nel mondo, aventi gli stessi scopi. Ognuna di queste conversazioni mi dà l’opportunità di pregare e lavorare perché ci siano chiese sane in tutto il pianeta.

Gran parte del lavoro che facciamo per rinvigorire altre chiese, attraverso la fondazione e la rivitalizzazione della chiesa, lo facciamo nella nostra stessa zona senza tralasciare la semina della Parola e il ravvivamento di altre comunità nel resto del mondo.

 

Ad esempio, abbiamo inviato il nostro fratello John in una chiesa a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, che era alla ricerca di un conduttore da quasi 10 anni.

Dio si è servito potentemente di John per ritemperare quella chiesa. Uno dei suoi principali anziani, che ha collaborato attivamente per far venire John in quel posto, è Mack, un mio vecchio amico. Quando John e Mack portarono la chiesa al punto desiderato, Mack, insieme a un altro fratello, di nome Dave, lasciarono quella comunità per fondarne un’altra, a 30 minuti di distanza. Abbiamo inviato anche un ex assistente pastorale e un ex tirocinante per prestare aiuto a Mack e Dave in quella nuova opera. Contemporaneamente, abbiamo inviato un altro ex pastore per fondare un’altra chiesa in un’altra città degli Emirati Arabi.

Attualmente, abbiamo tre chiese sane, attive e funzionanti in un paese musulmano. Nei nostri programmi, non c’era niente di tutto ciò. In realtà, né l’opportunità rivitalizzante né le due occasioni di pianificazione sono state avviate da noi. Noi eravamo lì solo per pregare, per aiutare e per inviare sostegno finanziario e umano dove potevamo. Tra l’altro, alcuni dei nostri membri hanno trasferito la sede del loro lavoro negli Emirati Arabi Uniti per poter meglio sostenere l’opera di queste chiese. In tutto questo, la vera gioia della nostra chiesa è vedere il regno di Dio espandersi in una terra straniera.

 

Molti di questi esempi si sono concentrati su ciò che io ho fatto in qualità di pastore. E tu, come normale membro di chiesa, cosa puoi fare per aiutare a consolidare altre chiese, sia nella tua zona sia nel mondo? Naturalmente, puoi pregare per altre opere, magari insieme alla tua famiglia, a cena. Oppure, puoi farlo offrendo risorse economiche con generosità.

Chiaramente, dovrai stare attento a non cadere nella trappola del criticare le altre chiese. Certo, ci saranno punti in cui le consuetudini della tua chiesa o le dottrine complementari in essa insegnate potrebbero divergere da quelli delle altre chiese. E senz’altro avrai delle buone ragioni per essere in disaccordo. Non ti sto chiedendo di far finta che non ci siano quei contrasti, ma tieni presente che le questioni, beninteso secondarie, sulle quali la tua chiesa potrebbe non essere d’accordo con altre chiese, non sono mai tanto importanti quanto la diffusione del Vangelo.

 

Quindi, cari fratelli, scacciate lo spirito critico e cercate piuttosto di rallegrarvi nel condividere con altri credenti le collaborazioni in favore del Vangelo.

 

Traduzione a cura di Ciro Izzo

 

Per leggere la prima parte dell’articolo clicca qui

 

Discepolare

Tematiche: Budget di chiesa, Crescita spirituale, Cristianesimo, Denaro, Discepolato, Evangelizzazione, Formazione e training, Membri di chiesa, Ministero, Vita Cristiana

Mark Dever

Mark Dever 

 

E’ pastore della Capitol Hill Baptist Church a Washington, D.C. e autore di molti libri, incluso Discepolare (Ed Coram Deo) Nove segni caratteristici di una chiesa sana (Alfa Omega). Puoi saperne di più sul sito www.9marks.org o puoi seguirlo su Twitter.

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